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L'acne non è una malattia solo dei giovani

L'acne non è una malattia solo dei giovani

I tanto odiati brufoli possono comparire anche in età adulta.

Dott. Arturo Galvan

L’acne è una delle malattie più diffuse nella specie umana, arrivando ad interessare la quasi totalità della popolazione, soprattutto, ma non esclusivamente, in età adolescenziale. Oggigiorno viene infatti posta grande attenzione nei confronti dell’acne tardiva dell’adulto, spesso insidiosa ma facilmente curabile.
 

Il termine acne viene spesso utilizzato anche in modo improprio. Come si può definire?

Si tratta di una malattia complessa e multifattoriale che vede, accanto ad alcune componenti genetiche, fattori ambientali che possono peggiorarla. La sua complessità può quindi richiedere “un lavoro in team” con altri specialisti, come il ginecologo, il nutrizionista e lo psicologo.
 

Come può essere curata?

Deve essere efficacemente trattata in modo tempestivo perché, nel caso duri da più di due anni, espone la maggior parte dei pazienti ad un elevato rischio di cicatrici, talora sfiguranti. Appare quindi evidente come in caso di acne, anche apparentemente lieve, sia buona norma interpellare un dermatologo. Spesso i pazienti si rivolgono a figure non mediche che possono provocare effetti disastrosi, ritardando l’inizio di una terapia efficace.
 

La pulizia del visto può essere d’aiuto?

Non sempre. Si effettua in precisi casi di acne comedogenica e solo dietro specifica indicazione del dermatologo, in quanto traumatizzare le forme infiammatorie può spesso peggiorare la patologia provocando esiti pigmentari o cicatriziali.
 

I cibi che consumiamo possono favorire l’insorgere dell’acne?

In parte sì. Suggerisco sempre ai miei pazienti uno stile di vita sano, e spiego loro quali alimenti possono portare ad un peggioramento della patologia.

Potrebbe farci qualche esempio? Il cioccolato è veramente causa di “ciccia e brufoli”?

Studi recenti sembrerebbero confermare le credenze popolari sul ciccolato, tuttavia è possibile consumarne piccole quantità, specialmente se fondente. Ad essere davvero insidioso è il latte.
 

Per il suo trattamento, quali sono i farmaci da assumere?

Fondamentale è la classe farmacologica degli analoghi della vitamina A, noti anche come retinoidi. Si tratta di sostanze estremamente efficaci e disponibili sia come creme topiche che come farmaci sistemici. La loro straordinaria efficacia è dovuta al fatto che agiscono a diversi livelli sull’acne, permettendo di ridurne drasticamente il rischio di complicanze cicatriziali e rendendo molto meno rilevanti le recidive.
 

E gli antibiotici?

Studi recenti hanno portato a ridurne l’utilizzo, perché l’emergere dell’antibiotico-resistenza ha reso la maggior parte degli stessi poco efficaci ed obsoleti. Nuovi studi inoltre hanno dimostrato come l’effetto innegabile degli antibiotici sull’acne sia dovuto in gran parte alle loro proprietà antinfiammatorie. Sono state quindi sviluppate sostanze che sfruttino questo effetto senza indurre resistenze.
 

La pillola anticoncezionale è veramente efficace?

Occorre sfatare un mito: gli estroprogestinici sono assolutamente efficaci laddove vi siano chiari rilievi clinici ed ematochimici di una disfunzione ovarica, ma non bisogna farne uso in modo indiscriminato perché, anche se c’è un iniziale beneficio, spesso mascherano il problema che poi si ripresenta alla loro sospensione.

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