Tra le più diffuse ultimamente c’è senza dubbio quella con il laser che può essere richiesta esclusivamente al dentista di fiducia.
In sostanza funziona con l’applicazione di un gel il quale con l’attivazione del laser rilascia radicali liberi che penetrano nello smalto dei denti raggiungendo le molecole responsabili delle macchie sui denti, e neutralizzandole.
L’effetto di questo sbiancamento s’inizia a notare immediatamente dopo la prima seduta e migliora con il passare dei giorni.
Questo tipo di trattamento è efficace contro qualsiasi macchia o ingiallimento, soprattutto quelle causate da sostanze quali fumo, caffè, tè, liquirizia etc.
Lo sbiancamento laser in quanto a risultati può essere messo senza dubbio allo stesso livello di altre tecniche di sbiancamento professionale.
Ma come si svolge lo sbiancamento dentale con il laser?
Prima di tutto viene determinato il colore dei denti e spesso fotografati prima del trattamento proprio per poter vedere la differenza dopo.
La prima cosa da fare è applicare un divaricatore alla bocca, dopodichè viene applicato il gel sbiancante di cui sopra, fatto per lo più di perossido di idrogeno.
Una volta applicato il gel si punta il laser sui denti il quale “attiva il gel” che inizia a distruggere le molecole iperpigmentate ovvero quelle responsabili dell’ingiallimento e delle macchie ai denti.
Una volta spento il laser, è necessario restare in posa per un tot di tempo indicato dal dentista in modo da permettere al prodotto di agire a fondo.
Trascorso tale tempo si procede con la rimozione del gel. Come suddetto l’effetto si nota subito, ma per raggiungere il top dell’efficacia è necessario attendere qualche giorno.
E’ quasi inutile dire che nei giorni successivi allo sbiancamento bisognerebbe evitare di assumere le suddette sostanze che macchiano i denti.
Fonte: www.donnee.it