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San Donà di Piave, al Centro di medicina tecnologia all'avanguardia per lo screening prenatale

San Donà di Piave, al Centro di medicina tecnologia all'avanguardia per lo screening prenatale

E' importante anche per la diagnosi precoce del tumore del corpo dell’utero, tra quelli che con più frequenza colpisce le donne in Italia

Il nuovo ecografo è già in funzione, un investimento da 200 mila euro

Viene utilizzato da una equipe di specialisti di grande esperienza e professionalità

Il Centro di Medicina San Danà di Piave di via Trasimeno 2 ha ora uno strumento in più per lo screening prenatale, un'apparecchiatura all'avanguardia fondamentale anche per la diagnosi precoce nello studio dei tumori ginecologiciSi tratta del nuovo ecografo Voluson E10, un'apparecchiatura di ultima generazione a disposizione di una equipe di ginecologi di grande professionalità ed esperienza, tra i quali la dott.ssa Natale Roberta, il Dott. Azzini Vincenzo, già Primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di San Donà di Piave, la Dott.ssa Caltarossa Elena, il Dott. Cancemi Vincenzo, già Primario presso Ospedale San Camillo di Treviso, il Dott. Di Girolamo Pasquale Roberto, il Dott. Di Lazzaro Antonino, già Primario di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale di San Donà di Piave, il Dott. Ferrara Alfonso, il Dott. Ferraroni Paolo, la Dott.ssa Guarnieri Silvia, il Dott. Marafon Giovanni, ildott. Miotto Ermes,  la dott.ssa Simionato Cristina e il Dott. Melilli Giovanni Antonio.

“Tra i tumori che ci fanno tenere alta l’attenzione per la salute della donna dopo quello al seno c’è purtroppo il tumore del corpo dell’utero, che è il quinto che con più frequente colpisce le donne in Italia – spiega l’Amministratore Delegato del Centro di Medicina, Vincenzo Papes – Per questo abbiamo deciso di investire da un lato potenziando le tecnologie al servizio della ginecologia con questo nuovo ecografo e dall’altro affidandoci ad una equipe di specialisti di elevata esperienza e professionalità”.

Il nuovo ecografo, un investimento da oltre 200 mila euro, ha un’eccellente capacità dell’elaborazione dell’immagine tridimensionale 3D e 4D (“tridimensionale in tempo reale” o “tridimensionale in movimento”) producendo immagini ad altissima risoluzione. 

“Questo apparecchio si impiega in caso di malformazioni uterine, dove l'uso del 3D/4D supera l’isterosalpingografia e permette inoltre di evitare esami più invasivi. – spiega la ginecologa, la dottoressa Roberta Natale del Centro di medicina San Donà di Piave – L'ecografia 3D/4D consente una diagnosi differenziale precisa tra utero arcuato, setto, bicorne o didelfo (due colli e due corpi uterini). L'utero arcuato è l'anomalia più frequente nella popolazione generale e in quella con aborto ricorrente. In particolare, per quanto riguarda l’utero, questo tipo di ecografia rappresenta un importantissimo strumento di analisi, nel caso vengano riscontrati polipi dell’endometrio o “inspessimento indometriale””.

Dove l'ecografia 3D/4D mostra le sue altissime potenzialità è anche nella gravidanza, permettendo la determinazione di anomalie del sistema nervoso (acrania, anencefalia, idrocefalo, encefalocele) fin dal primo trimestre, anziché dal secondo come gli ultrasuoni 2D. 

"E' proprio nel secondo trimestre che questa tecnologia esplica appieno il suo valore aggiunto, nello studio delle orbite e di eventuali anomalie delle suture craniche, di malattie toraciche, cardiache e sistema cardiovascolare e dello scheletro. – conclude la ginecologa, la dottoressa Roberta Natale  del Centro di medicina San Donà di Piave – È inoltre utile anche per identificare precocemente anomalie del tubo neurale e anomalie cerebrali da parte di ecografisti esperti". 

Tra i requisiti dell'apparecchiatura la funzione del Parental bonding, che consente la visualizzazione in 3D/4D del volto e del corpo fetale. Da parte dei futuri genitori è importante la relazione materno-fetale: sviluppa sentimenti di amore e protezione dei genitori. Le madri in attesa si sentono attaccate ed emotivamente connesse al figlio non ancora nato con ricadute fisiche e psicologiche molto positive, migliorando, in definitiva, la qualità dell'interazione materna con il neonato.

IL CENTRO DI MEDICINA SAN DONA' DI PIAVE - La struttura, situata all’interno dell’area Commerciale Piave, ha una superficie complessiva di circa 2 mila metri quadrati. Sotto la direzione sanitaria del dott. Costantin Cesare, oltre ai suoi 25 dipendenti (tra infermieri, fisioterapisti, scienze motorie e personale di segreteria), ha attive collaborazioni con oltre 120 medici specialisti in 50 diverse specialità e vede ogni anno erogare prestazioni per oltre 25 mila pazienti. Tra i punti di forza della struttura ci sono Servizi quali la Fisioterapia e riabilitazione, il Laboratorio Analisi, la Radiologia, la Medicina del lavoro e la Medicina sportiva. Tra le eccellenze della sede, il protocollo per la diagnosi precoce del tumore al seno con il nuovo mammografo 3D con tomosintesi e il Servizio di PMA Procreazione Medicalmente Assistita (PMA), sia omologa sia eterologa. Il Servizio, attivo dal 2011, vede la presenza dell’equipe medico biologica “Pro.Vitaè” diretta dal dott. Francesco Tomei e l'equipe Zerouno del Dr. Francesco Pastorella. 

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IL GRUPPO CENTRO DI MEDICINA – Il Centro di medicina (nato nel 1982) è oggi una rete di strutture sanitarie private e convenzionate unite in un unico Gruppo, con un modello distintivo e una presenza capillare sul territorio veneto, 7 province su 7, e ora anche a Pordenone e Ferrara. Una rete di sedi e servizi che può contare su 500 dipendenti, 1300 specialisti tra medici in oltre 50 branche e professionisti come infermieri, fisioterapisti, biologi e tecnici radiologi alla quale ogni anno si rivolgono oltre 1 milione di pazienti. Tra le eccellenze la Chirurgia ortopedica di alta complessità (Casa di cura Villa Maria di Padova), la Senologia Diagnostica (7 centri, oltre 25 mila mammografie l’anno), la Chirurgia oculistica e refrattiva (2 centri di eccellenza a Treviso e Padova), la Procreazione Medicalmente Assistita (PMA, 4 centri autorizzati per omologa ed eterologa a Treviso, San Donà di Piave, Mestre e Vicenza) e il Welfare aziendale, con oltre 50 mila prestazioni l’anno.

San Donà di Piave, 28 maggio 2019
COMUNICATO STAMPA
 

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