Disturbi dell'umore: prendersi cura della nostra sfera emotiva
Depressione e disturbo bipolare, c'è differenza?
Tristezza e gioia sono sentimenti che ognuno sperimenta. Le oscillazioni dell’umore sono normali ma quando sono sproporzionate, persistenti, inadeguate e invalidanti, dobbiamo pensare a un disturbo dell’umore.
I disturbi psichiatrici sono legati a eventi, ma anche a vulnerabilità biologica, causa di modificazioni biochimiche cerebrali.
Cosa sono i “disturbi dell'umore” e qual è la differenza tra depressione e disturbo bipolare?
I disturbi dell'umore sono alterazioni della sfera emotiva con ripercussioni sulla vita quotidiana. I disturbi dell'umore comprendono Depressione e Disturbo Bipolare.
La Depressione è caratterizzata da tristezza, perdita di piacere, insonnia, rallentamento, sentimenti di incapacità e inutilità e pensieri di morte. Non è un'emozione passeggera di tristezza a preoccupare, ma un “sentimento” che dura almeno 2 settimane.
Il Disturbo Bipolare è più complesso: presenta sia episodi di depressione che episodi di mania o elevazione dell’umore, caratterizzati da grandiosità, aumento persistente di attività e energia, ridotto bisogno di sonno, pensieri veloci e incessanti, distraibilità, esposizione a rischi senza calcolarne le conseguenze. Lo sviluppo della mania è eclatante e rapido, dura almeno una settimana e anche di più se non si interviene.
Entrambi i disturbi possono presentare episodi misti in cui sintomi depressivi e maniacali coesistono.
I sintomi a cui prestare particolare attenzione
Il sintomo comune sono le alterazioni del sonno. La fase depressiva dà ritiro sociale, disinteresse, perdita di volontà; la fase maniacale dà iperattività senza scopo, impulsività, propensione al rischio, come spese eccessive o guida spericolata o comportamenti inadeguati; l’episodio misto presenta irritabilità.
Il colloquio con lo psichiatra è necessario per giungere a diagnosi e scelta terapeutica corrette. I casi gravi possono richiedere ricoveri ospedalieri.
Come si articola la terapia?
La cura è primariamente farmacologica ma anche la psicoterapia migliora il decorso e previene ricadute. I farmaci più usati sono stabilizzatori dell’umore e antidepressivi.
L’aiuto di familiari e amici e l’individuazione precoce dei sintomi riducono aggravamento e ricadute.
Strumenti principali sono la conoscenza dei disturbi e la corretta informazione. Il cervello produce pensieri, sentimenti ed è responsabile dei comportamenti, ma risponde alle regole biologiche come ogni altro organo, esprimendo la malattia con alterazioni proprie.
Un paziente cardiopatico non ha colpa se il suo cuore è ammalato, così un paziente psichiatrico non ha “colpa” del suo disturbo. Oggi esistono cure efficaci per superare gli episodi di malattia e riuscire a mantenere un umore stabile.
Gianna Magnolfi
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