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Intervento chirurgico per il prolasso del pavimento pelvico

Scopriamo le principali tecniche chirurgiche per risolvere il prolasso del pavimento pelvico.
Dott.ssa Francesca Da Pozzo

Il prolasso degli organi pelvici è un argomento molto complesso. Può interessare la vescica, l'utero, la vagina così come il retto.

Questi organi possono essere interessati singolarmente o anche nella loro complessità. Per questo motivo esistono diverse tipologie di procedure che si possono fare, più o meno invasive: procedure riabilitative o procedure chirurgiche.

Gli interventi chirurgici possono essere suddivisi in due grandi famiglie: gli interventi sospensivi il cui obiettivo è quello di ripristinare la tenuta dei legamenti interni che è andata perdendosi nel tempo e interventi resettivi che sono quelli che vanno a eliminare fisicamente il prolasso.

Ogni paziente va studiata dal punto di vista funzionale e radiologico per poter scegliere l'intervento che risulta più adatto.


Come si eseguono gli interventi?

Gli interventi a carattere sospensivo si possono eseguire in laparoscopia o con chirurgia robotica, quindi mininvasiva, mentre gli interventi resettivi possono essere eseguiti a mezzo di anestesia spinale per via transanale o transvaginale, a seconda della tipologia di intervento scelto.


Quali sono le opzioni disponibili?

Le diverse opzioni possono essere:

  • la rettopessi ventrale, il cui obiettivo principale è quello di risollevare principalmente il retto
  • la POPS (Pelvic Organ Prolapse Suspension) che permette di risollevare il corpo uterino e la vescica
  • la prolassectomia, la resezione del retto attraverso il canale anale

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