Loading...
Sintomi della carenza di ferro: come riconoscerli

Sintomi della carenza di ferro: come riconoscerli

Riconoscere i segnali di un abbassamento delle riserve di ferro è importante per eseguire i corretti esami e iniziare subito una terapia.

Ascolta l'audio dell'articolo Sintomi della carenza di ferro: come riconoscerli
0:00:00

La carenza di ferro è una delle condizioni nutrizionali più diffuse al mondo, ma spesso viene sottovalutata perché i suoi sintomi possono essere generici o confusi con altre problematiche. 

Stanchezza persistente, pallore, fiato corto e difficoltà di concentrazione sono solo alcuni dei segnali che il nostro corpo può inviare quando le riserve di ferro iniziano a scarseggiare. 

In questo articolo, approfondiamo quali sono i sintomi più comuni della carenza di ferro, come riconoscerli tempestivamente, quali esami del sangue eseguire e quali soluzioni adottare per tornare in salute.

1 Cos'è la carenza di ferro

La carenza di ferro è una condizione nutrizionale in cui l'organismo presenta una quantità insufficiente di ferro per soddisfare le proprie necessità fisiologiche. 

Il ferro è un elemento essenziale per la sintesi dell'emoglobina, una proteina contenuta nei globuli rossi, responsabile del trasporto dell'ossigeno dai polmoni ai tessuti. 

Quando le riserve di ferro si esauriscono, il corpo inizia a mostrare segni e sintomi correlati a una ridotta ossigenazione, compromettendo molteplici funzioni vitali.

La carenza di ferro può essere classificata in tre stadi: 

  • esaurimento delle riserve di ferro (ferritina bassa)
  • eritropoiesi marziale (produzione di globuli rossi con ferro insufficiente)
  • anemia sideropenica (ridotto numero di globuli rossi e/o emoglobina). 

Intervenire precocemente, già al primo stadio, consente di evitare complicanze più gravi.


Perché il ferro è importante per l’organismo

Oltre al ruolo importante nella produzione dell'emoglobina, il ferro è coinvolto in numerose reazioni enzimatiche e metaboliche:

  • partecipa alla sintesi del DNA
  • è fondamentale per il corretto funzionamento dei mitocondri (le "centrali energetiche" delle cellule)
  • interviene nella regolazione del sistema immunitario

La sua carenza può ridurre la resistenza alle infezioni, causare alterazioni cognitive, influire sul rendimento fisico e mentale e, nei bambini, compromettere lo sviluppo neuropsicomotorio.

2 I principali sintomi della carenza di ferro

I sintomi della carenza di ferro non sono sempre specifici e possono essere confusi con altre condizioni. 

Ad ogni modo, è importante considerarli nel loro insieme e contestualizzarli in base alla storia clinica del paziente. 

In ambito medico, si presta particolare attenzione ai soggetti più vulnerabili: donne in età fertile, bambini, anziani, pazienti con patologie croniche o con diete squilibrate.


Stanchezza cronica e debolezza

Il sintomo più comune, e spesso sottovalutato, è la stanchezza. Non si tratta solo di un senso di affaticamento dopo uno sforzo, ma di una fatica persistente, presente anche al risveglio o dopo periodi di riposo. 

La debolezza muscolare può rendere difficili anche le attività quotidiane più semplici. Questa condizione è il risultato di un apporto insufficiente di ossigeno ai muscoli e agli organi.


Pallore e colorito spento

Il pallore, osservabile sul volto, sulle mucose orali, nella congiuntiva o sotto le unghie, è un altro segno caratteristico. 

Esso riflette la ridotta concentrazione di emoglobina nel sangue. 

In presenza di anemia, la pelle può assumere un aspetto cereo, meno vascolarizzato, a volte accompagnato da unghie fragili o concave (coilonichia).


Fiato corto e tachicardia

Quando il sangue trasporta meno ossigeno, il cuore è costretto ad aumentare la frequenza cardiaca per compensare. 

Questo si traduce in:

  • palpitazioni
  • tachicardia
  • respiro affannoso anche a riposo o durante sforzi minimi. 

Nei pazienti più fragili, questa condizione può predisporre a complicanze cardiovascolari, soprattutto se già presenti patologie sottostanti.


Mal di testa e difficoltà di concentrazione

Il sistema nervoso centrale è particolarmente sensibile alle variazioni di ossigenazione. La carenza di ferro può indurre: 

  • cefalee
  • sensazione di "mente annebbiata”
  • difficoltà nella concentrazione e nella memoria a breve termine. 

Nei bambini e negli adolescenti, questi sintomi possono tradursi in calo del rendimento scolastico e irritabilità.


Unghie fragili, capelli che cadono, pelle secca

Il ferro è essenziale anche per la salute di pelle, capelli e unghie. La sua carenza può manifestarsi con: 

  • capelli opachi, tendenti alla caduta
  • unghie fragili o con striature
  • pelle disidratata. 

Nei casi più severi, possono comparire fissurazioni agli angoli della bocca (cheilite angolare) e glossite (lingua liscia, dolente).

3 Quando i sintomi possono indicare anemia

La carenza di ferro non comporta necessariamente la presenza di anemia, ma se non trattata può evolvere verso questa condizione clinica più severa. 

L'anemia sideropenica è la forma più comune di anemia nel mondo e rappresenta una conseguenza diretta della deplezione prolungata delle riserve di ferro.


Anemia sideropenica: che cos'è

L'anemia sideropenica si caratterizza per la produzione di globuli rossi più piccoli (microcitici) e più pallidi (ipocromici) del normale. 

Può derivare da: 

  • perdite ematiche croniche (come nel caso di mestruazioni abbondanti, ulcere gastriche, patologie intestinali)
  • malassorbimento (celiachia, gastrite atrofica)
  • aumentato fabbisogno (gravidanza, adolescenza)
  • diete povere di ferro. 

La diagnosi è laboratoristica, ma deve sempre essere accompagnata da una valutazione clinica per risalire alla causa primaria.

4 Come confermare la carenza: gli esami del sangue da fare

Per diagnosticare una carenza di ferro è necessario eseguire un pannello ematochimico mirato, che includa la valutazione della ferritina, della sideremia, della transferrina e dell'emoglobina.


Ferritina bassa

La ferritina è una proteina che riflette le riserve di ferro nell'organismo. 

Valori inferiori a 30 ng/mL (con variazioni a seconda del laboratorio) indicano una carenza. 

In presenza di infiammazioni o infezioni, i livelli di ferritina possono risultare falsamente elevati, rendendo necessaria una valutazione contestuale degli indici di flogosi.


Emoglobina bassa

L'emoglobina è il parametro chiave per la diagnosi di anemia. 

Valori inferiori a 12 g/dL nella donna e 13 g/dL nell'uomo sono indicativi. 

Contestualmente, è fondamentale valutare anche il numero dei globuli rossi, l'ematocrito e gli indici corpuscolari (MCV, MCH, MCHC) per identificare la tipologia di anemia.


Transferrina e sideremia

La sideremia misura il ferro circolante legato alla transferrina. 

In corso di carenza, i valori di sideremia risultano ridotti, mentre la transferrina (capacità di trasporto del ferro) aumenta, come meccanismo compensatorio. 

Il coefficiente di saturazione della transferrina è spesso inferiore al 16% nei soggetti carenti.

5 Cosa fare in caso di carenza di ferro

Il trattamento della carenza di ferro dipende dall'entità del deficit e dalla sua causa. 

Dopo aver identificato l'origine del problema, è possibile intervenire con modifiche dietetiche, supplementazione e, nei casi più complessi, terapie infusionali.


Alimentazione ricca di ferro

Una dieta bilanciata è fondamentale per prevenire e correggere le forme lievi di carenza. Gli alimenti ricchi di ferro eme (di origine animale) come: 

  • carne rossa
  • fegato
  • pollo
  • pesce

sono più facilmente assorbiti rispetto al ferro non-eme (vegetale), presente in:

  • legumi
  • verdure a foglia verde
  • frutta secca
  • cereali integrali.

Assumere vitamina C (es. agrumi, kiwi, peperoni) durante i pasti migliora l'assorbimento del ferro non-eme, ad esempio con l’abitudine utilizzare succo di limone nel condimento.
Al contrario, i tannini (tè, caffè) e il calcio lo inibiscono.


Integrazione e trattamento medico

In presenza di carenze moderate o severe, si ricorre alla supplementazione farmacologica

I sali ferrosi orali (come il solfato ferroso) sono i più usati, ma possono causare effetti collaterali gastrointestinali (nausea, stipsi).
In alternativa, si può optare per formulazioni a rilascio controllato o, se necessario, ferro per via endovenosa. 

Nei casi cronici è indispensabile identificare la causa sottostante e trattarla: un sanguinamento occulto, ad esempio, può nascondere una patologia intestinale rilevante.

6 Quando rivolgersi al medico

Non tutti i sintomi sono riconducibili con certezza a una carenza di ferro. Tuttavia, se si manifestano segni persistenti di:

  • affaticamento
  • pallore
  • dispnea
  • calo della concentrazione 

o se si è a rischio (ad esempio donne con cicli abbondanti, vegetariani, atleti, pazienti con patologie croniche), è consigliabile parlarne con il medico. 

Solo una valutazione accurata può confermare la diagnosi e indicare il trattamento più adeguato.

7 Domande frequenti (FAQ)

Quanto è comune la carenza di ferro?

La carenza di ferro è la carenza nutrizionale più diffusa al mondo. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità, colpisce circa un quarto della popolazione globale.
Nei paesi industrializzati, la prevalenza è più elevata tra le donne in età fertile, i bambini e gli anziani.

La carenza di ferro può portare a complicanze?

Sì. Oltre all'evoluzione verso l'anemia, la carenza di ferro può compromettere il rendimento fisico e mentale, aumentare la sensibilità alle infezioni, peggiorare patologie croniche preesistenti e ridurre la qualità della vita.
Nei bambini, può influenzare negativamente la crescita e lo sviluppo cognitivo.

Quali sono i sintomi nei bambini o nelle donne in gravidanza?

Nei bambini la carenza di ferro può manifestarsi con scarso appetito, sonnolenza, ritardo nello sviluppo motorio e linguistico, irritabilità e ridotta interazione.
Nelle donne in gravidanza, oltre a stanchezza e pallore, si osserva un aumentato rischio di parto prematuro, basso peso alla nascita e difficoltà nella ripresa post-partum. Per questo motivo è raccomandato uno screening ematologico durante la gestazione.

Leggi altri articoli con gli stessi TAG
analisi del sangue

Newsletter

Inserisci la tua mail per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità, webinar e iniziative di Medicina Moderna

Sei uno specialista e vuoi entrare a far parte del nostro network?

Iscriviti alla newsletter

Scarica l'ultimo numero della rivista Medicina Moderna e rimani sempre aggiornato sui webinar e tutte le iniziative in tema di salute

Top