Influenza, attenzione alla nuova variante Covid KP.2
Una nuova variante di coronavirus sta dilagando in questo periodo.
Dopo aver colpito pesantemente la popolazione statunitense, la variante Covid KP.2, molto simile alla variante Delta, è arrivata anche in Italia. Ma quali sono i sintomi e quanto è pericolosa?
Nello specifico, la KP.2 è una discendente della sottovariante NJ.1, comparsa lo scorso inverno e che ha costretto a letto moltissimi italiani con febbre e sintomi influenzali più o meno acuti. La variante KP.2, per sintomatologia, è molto simile alla variante Delta; infatti, i sintomi includono tosse, naso che gocciola, gola infiammata, emicrania, anosmia e ageusia.
A destare preoccupazione, però, non sono i sintomi tipicamente influenzali, ma la sua resistenza ai vaccini attuali. Sembra infatti che riesca a eludere le difese immunitarie sviluppate tramite i vaccini e le precedenti infezioni da Covid-19.
Secondo gli esperti, la variante KP.2 presenta mutazioni nella proteina Spike che le permettono di aggirare la risposta immunitaria generata dai vaccini a mRNA e dai vaccini tradizionali. Ciò significa che anche le persone completamente vaccinate potrebbero essere suscettibili all’infezione.
Fortunatamente, in Italia la variante KP.2 non è ancora così diffusa, ma la soglia d’attenzione dell’OMS rimane comunque alta per monitorarne lo sviluppo e la propagazione.
Le autorità sanitarie pertanto consigliano di prestare molta attenzione a quelli che possono essere scambiati per banali sintomi da raffreddamento. In questi casi, rispolverare, seppur in misura minore, le precauzioni osservate durante la pandemia può risultare senz’altro utile per proteggere e rinforzare il sistema immunitario.
Sintomi e Pericolosità
I sintomi della variante KP.2 sono sostanzialmente gli stessi della variante Delta, quindi:
- Tosse
- Naso che gocciola
- Gola infiammata
- Emicrania
- Anosmia (perdita dell'olfatto)
- Ageusia (perdita del gusto)
Chi è più a rischio
La variante KP.2 sembra essere particolarmente pericolosa per le persone con condizioni preesistenti, gli anziani e coloro che hanno un sistema immunitario compromesso. È essenziale che queste categorie di persone adottino misure preventive aggiuntive e si consultino con i loro medici riguardo alle migliori pratiche per ridurre il rischio di infezione.
Trattamento
Attualmente, il trattamento per la variante KP.2 non differisce significativamente da quello per altre varianti di Covid-19. È fondamentale seguire le indicazioni mediche e utilizzare farmaci solo sotto prescrizione medica.
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