Anche se non può e non deve sostituire una dieta equilibrata e l’esercizio fisico, tuttavia l’addominoplastica è la soluzione ideale per quei pazienti in cui il grasso in eccesso a livello addominale non diminuisce nonostante uno stile di vita sano.

Oltre a rimuovere gli eccessi di grasso e cute, con questo intervento chirurgico si vanno anche a tonificare i muscoli addominali.

Scendiamo ora più nel dettaglio per capire cos’è, come si svolge e a cosa serve l’intervento di chirurgia plastica dell’addome.

Definizione

1 Cos’è l’addominoplastica?

Intervento chirurgico attraverso il quale si va a rimuovere l’eccesso di tessuto adiposo e di pelle presente nell’addome di donne e uomini, l’addominoplastica nella fase preliminare, prevede una visita specialistica presso un chirurgo plastico ed estetico il quale:

  • Darà corrette informazioni sull’intervento
  • Valuterà l’elasticità cutanea dell’addome del paziente
  • Illustrerà come si svolge l’operazione
  • Spiegherà il tipo di anestesia che verrà effettuata
  • Prescriverà le analisi pre-operatorie necessarie

Durante l’intervento di addominoplastica il medico chirurgo interviene effettuando dapprima un’incisione appena sopra il pube, poi, solleva dai piani sottostanti la pelle ed il grasso che, successivamente, saranno stirati verso il basso. A questo punto il chirurgo riposiziona l’ombelico nella nuova posizione e la pelle ed il tessuto adiposo in eccesso vengono asportati. Nella fase successiva il medico provvede a riavvicinare ed ancorare la muscolatura.

Nel caso in cui il medico decida di optare per una mini-addominoplastica, ovvero un intervento in cui il grasso si è accumulato solo sotto la zona ombelicale, l’ombelico non viene riposizionato.

L’intervento chirurgico dell’addome si esegue in anestesia generale oppure in anestesia spinale con sedazione profonda (solo nei casi di mini-addominoplastica).

La ripresa dall’intervento, per il paziente, è abbastanza veloce. Dopo un paio d’ore può camminare; deve poi osservare riposo, effettuando attività domestiche leggere, per la prima settimana. Solo in seguito il paziente può iniziare ad effettuare attività più pesanti e riprendere anche la propria socialità. La ripresa dell’attività fisica, invece,  va concordata con il chirurgo.

I punti di sutura vengono rimossi dopo 15 giorni e si raccomanda l’assunzione di antibiotici ed antidolorifici secondo le indicazioni date dal chirurgo al momento delle dimissioni. Il paziente deve indossare una fascia contenitiva addominale per circa venti giorni e sottoporsi a controlli successivi.

Il risultato dell’intervento è permanente e subito visibile. Il massimo risultato si raggiunge dopo alcuni mesi quando il gonfiore si sarà riassorbito. Tuttavia, il passare degli anni, l’invecchiamento della pelle, una gravidanza e uno stile di vita non corretto possono portare al formarsi di nuovi strati di grasso nella parete addominale.

Approfondisci
Vuoi approfondire questo argomento?
Contatta lo specialista

Dott.ssa Rossella Sferrazza

Altro

2 A cosa serve l’addominoplastica?

Questo intervento di chirurgia plastica serve a rimodellare l’addome e a restituirgli la tonicità perduta nel tempo a causa di obesità, sovrappeso, gravidanze e o il semplice passare del tempo.

Consente, infatti, di appiattire un addome prominente eliminando il tessuto adiposo e la cute in eccesso, tonificando anche la muscolatura. 

È un’operazione che si effettua quando dieta ed esercizio fisico non hanno portato ad una completa riduzione del grasso in eccesso a livello addominale; consente di risolvere problematiche quali l’allontanamento dei muscoli addominali tra di loro e di combattere l’indebolimento della parte addominale stessa.


Perché il risultato dell’intervento di chirurgia dell’addome sia ottimale si deve instaurare un rapporto di piena fiducia tra paziente e medico; il paziente deve dimostrarsi collaborativo e portare avanti, dopo l’operazione, uno stile di vita sano, con esercizio fisico e corretta alimentazione, stando attendo a non ingrassare.

Altro

3 Chirurgia plastica addominale: rischi e complicanze

Così come in tutti gli interventi chirurgici anche nella procedura di addominoplastica esistono potenziali rischi. Ecco perché, prima di sottoporsi all’intervento, il paziente deve ricevere tutte le informazioni necessarie, comprese quelle relative alle complicanze di rilievo e al loro grado d’incidenza.

Le possibili complicanze sono, in genere, costituite da infezioni, ematomi, sieromi, tromboflebiti degli arti inferiori. Talvolta, può manifestarsi anche una cattiva guarigione che può portare ad importanti cicatrici che richiedono un intervento correttivo. 

Come sempre, se l'intervento è eseguito da un chirurgo plastico esperto, le complicanze sono molto rare e normalmente di ridotta entità. I fumatori hanno un rischio notevolmente superiore di ritardo di guarigione e di insorgenza di complicanze

Approfondisci
Vuoi approfondire questo argomento?
Contatta lo specialista

Dott. Nicola Balestrieri

Cure alternative

4 Altre tecniche per ridurre il grasso addominale

Naturalmente esistono anche altre tecniche di chirurgia plastica che consentono di rimuovere il grasso in eccesso a livello dell’addome: la più praticata è la liposuzione (o lipoaspirazione).

Con questo intervento si possono rimuovere, sia nell’uomo che nella donna, i cuscinetti di grasso corporeo localizzati nell’addome e in altre zone del corpo come: interno ed esterno cosce, glutei, ginocchia, caviglie coulotte de cheval, fianchi, schiena, petto, braccia e sottomento.

Anche la liposuzione, come l’addominoplastica, non si esegue su pazienti con obesità o situazioni di sovrappeso, ma solo su individui che, nonostante una corretta alimentazione ed esercizio fisico costante, non riescono a rimodellare alcune parti del corpo.

Il medico chirurgo interviene solo dopo una visita preliminare in cui effettua l’anamnesi del paziente, la consulenza sulla tonicità della pelle e fa vedere gli ipotetici risultati del prima e dopo l’intervento.

Durante l’intervento di lipoaspirazione il chirurgo pratica delle piccole incisioni in prossimità delle zone da trattare ed inserisce delle cannule. Con appositi movimenti delle cannule il grasso in eccesso viene frantumato e aspirato. A fine intervento le incisioni vengono chiuse con punti di sutura ed una particolare medicazione che verranno rimossi dopo alcuni giorni.

Le indicazioni per il post operatorio prevedono:

  • Riposo nei primi giorni
  • Guaina elastocompressa da indossare per almeno 4 settimane
  • Attività fisica non prima di 10 giorni dall’intervento
  • Mantenimento del proprio peso corporeo per non compromettere il risultato estetico
  • In caso di esposizione al sole delle zone trattate, applicazione di crema solare a protezione totale.


La liposuzione si esegue in regime di day surgery, ossia con dimissione nel pomeriggio dell’intervento.


Il risultato finale diventa visibile dopo alcuni mesi dall’intervento; nel frattempo il paziente può sottoporsi a linfodrenaggi per eliminare più velocemente i liquidi in eccesso.

Altro

5 L’addominoplastica per correggere la diastasi addominale

In tutti i casi di diastasi addominale, ossia in quei pazienti in cui si sia verificato l’allontanamento dei due ventri muscolari dell’addome rispetto alla linea mediana centrale (dove in genere si uniscono) è possibile intervenire con l’addominoplastica.

La diastasi addominale si verifica quasi sempre dopo una gravidanza, in genere gemellare, e causa progressivo indebolimento della parete addominale, prominenza della pancia, problemi posturali, rachialgie, lombalgie e compromissione del transito intestinale.

Si riconosce valutando l’ombelico: se è mal definito e pronunciato verso l’esterno si può trattare proprio di una diastasi addominale.

Prima di intervenire si effettua una visita presso un medico specializzato in chirurgia plastica che, tramite un’ecografia, valuta la presenza e la gravità della diastasi. È bene sottolineare che la diastasi non si risolve né con l’alimentazione né con l’esercizio fisico.

Nel post operatorio si devono osservare 10-15 giorni di riposo, si deve portare una ventriera elasto-compressiva per 30 giorni e si possono fissare degli incontri con fisiatra e posturologo per ripristinare la corretta postura.

Si possono verificare recidive nel caso di una nuova gravidanza in quanto potrebbe ripresentarsi questo difetto di parete. Per questo motivo il chirurgo plastico consiglia sempre di eseguire l’intervento una volta che si è stabilito di non voler più avere figli.

L’addominoplastica correttiva della diastasi addominale lascia una cicatrice nella zona sovra pubica che si può tranquillamente coprire con gli slip.