Antonio Tony Cairoli: la mia vita tra gare e pannolini
La sua carriera è costellata da grandi successi, come i 9 titoli di Campione del Mondo di Motocross, ma la vittoria più bella sta per arrivare: la futura nascita di suo figlio!
Sei uno dei più grandi piloti di motocross di tutti i tempi. era questo il tuo sogno sin da bambino?
Si, sin da piccolo sognavo di fare del motocross il mio lavoro. Magari nei primi anni non sognavo proprio di vincere un mondiale, ma di diventare un professionista, quello si. La Sicilia degli anni '80 era un realtà molto distante da quella degli scenari iridati ma papà, che era un grande appassionato di moto e avrebbe voluto fare il pilota se la sua famiglia se lo fosse potuto permettere, promise a se stesso che se avesse avuto un figlio maschio lo avrebbe fatto avvicinare alle corse in moto....e così è stato! Un mio cugino praticava motocross e la cosa mi piacque moltissimo così, quando papà venne a casa con una mini moto per me, iniziai subito a correre....e non mi sono ancora fermato!
Qual è l’aspetto del tuo lavoro che più ti piace ed il momento che rimane indelebile nella tua memoria?
Risposta scontata forse, ma la cosa che mi piace di più al monto è andare in moto e, fino a quando mi divertirò a gareggiare, non mi fermerò. Di momenti memorabili ne ho vissuti molti per fortuna, ma se dovessi sceglierne uno...direi la futura nascita di mio figlio. Mia moglie Jill è incinta e a fine stagione arriverà il nostroprimogenito...non so come sarà, faccio fatica ad immaginarmelo ma, di fronte all’arrivo di un figlio, non mi vengono in mente momenti più indimenticabili!
Se non fossi diventato pilota, come sarebbe oggi la tua vita?
Sicuramente molto diversa, non saprei come sarebbe ma credo avrebbe comunque a che fare con lo sport. Mi piacciono un po’ tutte le discipline e ne pratico molte con un discreto successo. Forse avrei tentato la strada del calcio, che è uno di quelli che amo di più praticare.
Sulle pagine della nostra rivista trattiamo di salute e benessere. Che rapporto hai con i medici che ti hanno seguito durante gli infortuni?
Difficile rispondere! Ovviamente sono profondamente grato loro per il lavoro che hanno fatto con me, ma cerco di frequentarli il meno possibile visto che, per uno sportivo, un infortunio rappresenta una sconfitta. Purtroppo questa è una domanda piuttosto attuale, visto che mi sono lussato una spalla in Lettonia durante il nono Gran Premio dell’anno. Questo infortunio mi terrà lontano dalle gare sino a fine stagione.
Per la tipologia di lavoro che svolgi, segui uno stile di vita rigoroso oppure sei “genio e sregolatezza”?
Sono una via di mezzo tra rigore e “genio e sregolatezza”. Ovviamente non faccio i salti mortali prima di una gara o durante una stagione di Mondiale, ma sono piuttosto rilassato, lo sono sempre stato, anche se con l’avanzare dell’età tendo ad essere un po' più rigoroso. Non ho mai avuto un nutrizionista o un preparatore atletico e posso dire di essere sempre stato in grado di capire cosa servisse al mio corpo per rendere al meglio.
Cosa consiglieresti ad un giovane che approccia per la prima volta il motocross?
Di farlo solo per puro divertimento, perché è tutto nello sport. Mai iniziare a praticarne uno pensando di arrivare chissà dove: seguire i sogni va bene ma i giovani dovrebbero fare sport soprattutto per stare bene e divertirsi. Il Motocross è meraviglioso, ma richiede tanta preparazione fisica e un equipaggiamento completo per guidare sempre in massima sicurezza: con la moto non si scherza!
Smessi i panni da pilota, come passi il tuo tempo libero?
Faccio molte cose e ho molte altre passioni. Essendo nato davanti alle isole Eolie, mi piace molto il mare, ed io e mia moglie abbiamo scelto la nostra casa proprio davanti al mare, così appena posso scappo a pescare o a fare un bagno. Lì mi riconcilio con la vita e ritrovo silenzio e calma. Poi amo molto giocare a calcio con gli amici e allenarmi a fare il deejay mettendo su buona musica. Non ultimo, mi diletto con discreto successo ai fornelli.
Pensi mai alla tua carriera dopo le gare? Vorresti rimanere in questo mondo?
Ancora non ho iniziato a pensarci seriamente, anche se un’idea me la sono fatta e credo resterò nell’ambiente al quale ho dato tutto e al quale devo molto. Magari mi occuperò di far crescere i giovani, o lavorerò nel team nel quale corro da sedici anni.
ANTONIO “TONY” CAIROLI
Nato a Patti (ME) il 23 settembre del 1985, muove i primi passi nel minicross alla tenera età di 4 anni, e già a 7 vince i suoi primi titoli regionali. Dopo oltre 20 anni, e con all’attivo ben 9 Campionati del Mondo, oggi è uno dei più grandi piloti di motocross di tutti i tempi. Sposato con Jill Cox, tra qualche mese diventeranno genitori del loro primo genito, sicuramente la vittoria più bella della coppia.
Foto credits: Stefano Taglioni
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