La colposcopia come supporto per la salute femminile
Un esame diagnostico spesso indicato in seguito a un Pap test dubbio ma non solo.
La colposcopia è l’esame di secondo livello nella diagnosi precoce della neoplasia cervicale, essendo il pap-test l’esame di primo livello, ma viene altresì impiegata per l’accertamento diagnostico su pazienti sintomatiche e asintomatiche quale necessario complemento all’esame ginecologico e nella diagnostica delle infezioni a trasmissione sessuale.
Quali son i casi, oltre a un Pap test dubbio, in cui è utile sottoporsi alla colposcopia?
- iter diagnostico di un pap test anormale
- terapia chirurgica cervicale conservativa
- follow-up della neoplasia cervicale (CIN) trattata
- condilomatosi del tratto genitale inferiore, cervice “sospetta” (stillicidio di ndd, area cervicale sospetta)
- patologia vulvare e vaginale.
Quali donne dovrebbero sottoporsi alla colposcopia?
Nelle donne di ogni età che abbiano anche solo una di queste problematiche:
- incontinenza urinaria (perdita involontaria di urina) a seguito o meno di uno sforzo
- urgenza minzionale (di urinare)
- necessità di urinare spesso (più di 8 volte nelle 24 ore) in assenza di infezioni urinarie
- difficoltà a svuotare completamente la vescica
- senso di peso vescicale
- infezioni urinarie ricorrenti
- prolasso vescicale, rettale e/o uterino
- incontinenza urinaria nel post-partum
Il corretto inquadramento del disturbo di incontinenza urinaria è essenziale per l’impostazione dell’iter terapeutico. In questa ottica viene eseguita un’anamnesi approfondita della paziente con particolare riferimento alla sfera ginecologica, vengono inoltre eseguiti esami diagnostici a conferma del disturbo lamentato dalla donna e dell’anamnesi raccolta.
In relazione alla diagnosi, quali sono le possibilità terapeutiche?
In genere sono due: la riabilitazione del pavimento pelvico e la terapia chirurgica ricostruttiva
La Riabilitazione del Pavimento Pelvico è una terapia che ha l’obiettivo di guarire o ridurre i sintomi riferiti dalla paziente e può risolvere solo i casi di incontinenza urinaria di grado lieve. La Terapia chirurgica ricostruttiva ha quale scopo il trattamento chirurgico del prolasso vaginale e serve a migliorare la qualità di vita della donna ed è necessaria nei casi di più gravi.
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