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Bianca Balti: più di una top model, un simbolo di coraggio

Bianca Balti: più di una top model, un simbolo di coraggio

La top model racconta la sua decisione di partecipare alla conduzione del Festival di Sanremo per portare un messaggio di speranza.

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La top model Bianca Balti è tornata al festival di Carlo Conti (come co-conduttrice della seconda serata e ospite in quella finale) con una valore aggiunto rispetto alla bellezza statuaria che tutto il mondo ci invidia.

Non parliamo solo di grazia, quella misteriosa e innata attitudine che a un portamento elegante aggiunge semplicità e buon gusto.

E neppure della simpatia che, in questi anni, abbiamo imparato a conoscere, ma di un modo di affrontare la vita: con coraggio, pienezza, profonda umanità.

Le stesse che l’hanno portata a calcare un palco così importante senza nascondere gli effetti della terapia contro il cancro ovarico diagnosticatole lo scorso anno e dell’intervento chirurgico subìto.

Con classe e naturalezza, la modella ci ha mostrato come si possa far sognare il pubblico con abiti e gioielli mozzafiato anche senza capelli e parrucca, sdoganando i canoni della bellezza tradizionale e veicolando, senza retorica, un messaggio potente come un pugno nello stomaco: il dolore e la malattia esistono, ma non devono rappresentare un tabù.

1 “Non vengo a fare la malata, ma la top model”

Sta intraprendendo un cammino in salita, ma con forza e speranza. Ha voluto comunicare questo al pubblico sanremese? 

"Quando ho accettato di partecipare a Sanremo ho detto a Conti: non vengo a fare la malata di cancro, ma in qualità di top model. Indosserò abiti splendidi e competerò per il glamour con Cristiano Malgioglio.

Questo non significa cancellare il dolore (lo vediamo ogni giorno intorno a noi e nel mondo) o che, in questi mesi, io non abbia sofferto, ma sul palco dell' Ariston volevo essere celebrazione della vita."

Una scelta coraggiosa che le fa onore.

"Sono andata a Sanremo per divertirmi, diversamente sarei potuta stare a letto a piangermi addosso". 

Ha dichiarato che le offerte di lavoro sono diminuite da quando si è ammalata... 

"Non c'era vis polemica nella mia dichiarazione. Trovo comprensibile che alcuni brand non abbiano rinnovato il contratto, ma la convocazione al Festival è stata la prova che mi vogliono ancora. Nonostante la malattia".

2 Un messaggio di speranza, non di tristezza

Lei ha co-condotto la seconda serata... cosa ha pensato guardando la prima da casa? 

"Inviavo continui messaggi a Conti per incoraggiarlo e commentare ogni cosa. La prova di quanto mi sia divertita è l'aver resistito sveglia quasi fino alla fine dello spettacolo mentre è mia abitudine andare a dormire alle 21". 

 

3 Solidarietà tra donne e forza condivisa

Conosceva Eleonora Giorgi, paladina coraggiosa che ha portato avanti un messaggio di forza? 

"Purtoppo non ne ho avuto il tempo, ma sono in contatto con un sacco di donne che stanno vivendo la mia stessa esperienza. Le sento vicine e trovo bellissimo il fatto di sostenersi le une con le altre. Per questo non voglio trasmettere tristezza e disperazione, ma speranza". 

4 Le critiche? Solo da chi non capisce

Ha mai ricevuto delle critiche per la scelta di rendere pubblica la sua malattia e il relativo percorso terapeutico? 

"Nessun commento negativo da chi vive questa patologia, semmai da alcune persone estranee alla malattia che parlano di "gioia ostentata" non capendo che, chi si trova in tale situazione, ha bisogno solo di positività". 

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