Per le coppie che si sottopongono a trattamenti per la fertilità l’insuccesso, inteso come mancato impianto dell’embrione dopo il trasferimento nell’utero, è sempre causa di dubbi ed incertezze.
I fattori che possono concorrere al mancato impianto uterino di un embrione sono diversi e tra questi è stato individuato lo stato di infiammazione cronica dell’endometrio che prende il nome di “Endometrite cronica”.
Indice
1 Cos’è l’endometrite cronica?
L’endometrite cronica è un’infiammazione persistente dell’endometrio, cioè del tessuto che riveste internamente la cavità uterina, spesso causata da infezioni batteriche (come Mycoplasma, Chlamydia, E. coli) o dalla presenza di corpi estranei (come dispositivi intrauterini o residui placentari).
Questa è stata descritta in pazienti con ripetuti fallimenti di impianto dell’embrione e che quindi riduce le possibilità di gravidanza.
I principali meccanismi con cui l’endometrite cronica compromette la fertilità sono:
- Alterazione della recettività endometriale
L’infiammazione modifica la produzione di citochine, fattori di crescita e molecole di adesione, fondamentali per l’impianto dell’embrione.
- Aumento di cellule immunitarie anomale
Si riscontra un’infiltrazione di plasmacellule (cellule immunitarie), che creano un ambiente ostile per l’embrione.
- Disturbi della vascolarizzazione
L’endometrio infiammato può presentare alterazioni microvascolari, rendendo più difficile la nutrizione dell’embrione.
L’endometrite cronica è responsabile anche di aborto e parto pretermine.
2 Ci sono sintomi?
L’endometrite cronica non comporta sintomi per la donna. Normalmente è descritta in donne con colonizzazione batterica dell’utero ma anche in donne senza segni clinici di infezione in atto.
3 Diagnosi dell’endometrite cronica
L’endometrite cronica dovrebbe essere presa in considerazione in caso di:
- Infertilità inspiegata
- Fallimenti ripetuti di impianto in PMA (fecondazione assistita)
- Aborti ricorrenti
- Dolori pelvici cronici, perdite anomale o spotting persistente
La diagnosi di endometrite cronica si basa, sull’isteroscopia, che valuta l’aspetto dell’endometrio, e sulla diagnosi istologica della biopsia endometriale, dove deve essere sempre eseguita la ricerca delle plasmacellule con indagine immunoistochimica CD-138: la diagnosi è positiva quando si identificano almeno 5 plasmacellule su 10 campi microscopici ad alto ingrandimento.
La possibilità che vi sia una diagnosi di endometrite cronica anche in assenza di colonizzazione batterica rende inutili i costosi test genetici, sempre su biopsia endometriale, finalizzati all’identificazione dei ceppi batterici intrauterini.
4 Terapia dell’endometrite cronica
La terapia è antibiotica, con vari antibiotici associati o in sequenza, e dura circa tre settimane.
Alla fine della terapia è opportuna una terapia con lattobacilli per ripristinare la normale flora batterica.
Il buon esito della terapia deve sempre essere confermato con l’esecuzione di una biopsia di controllo post terapia, che deve risultare negativa.


Roberto Laganara
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