Massimiliano Ossini: il sorriso gentile della RAI
Massimiliano Ossini, presentatore televisivo, marito e papà, è famoso al grande pubblico per trasmissioni rivolte ai ragazzi ed alla famiglia. Il suo modo estremamente gentile, empatico e professionale, gli permette di “bucare lo schermo” ed essere apprez
Nell’ultimo anno la pandemia da Covid-19 ha profondamente cambiato le abitudini di ciascuno di noi. Purtroppo anche tu e la tua famiglia ne siete stati affetti. Come avete vissuto quei momenti?
Sia io che mia moglie ed i miei figli abbiamo contratto il Covid-19. Non abbiamo avuto tutti gli stessi sintomi e fortunatamente sono siamo stati ricoverati: io, ad esempio, ho avuto forti dolori muscolari. Pur non avendo mai preso sotto gamba il virus ed essendo giovane, in buona salute, conducendo una vita sana e facendo sport, sono stato male. Non credevo fosse così aggressivo, non è quindi da sottovalutare. Purtroppo ci sono luoghi che sono ancora affollati... in questo modo dimostriamo che non siamo capaci di essere responsabili.
Come stanno vivendo i tuoi figli questo periodo particolare anche da un punto di vista scolastico?
All’inizio era bello perché sembrava una vacanza. Poi, con il passare del tempo, hanno iniziato a sentire la mancanza dei compagni e degli amici. Da papà, quello che mi preoccupa è che i ragazzi riescono ad ottenere risultati senza impegnarsi, come la promozione. In questo modo, però, sembra che non sia necessario apprendere le nozioni che poi serviranno da adulti. Sono pochi i ragazzi che sanno gestire bene la DAD (didattica a distanza), la maggior parte non sono attenti, si distraggono facilmente e sarà complicato recuperare il deficit creato in questi 2 anni scolastici, sia per i ragazzi che per noi genitori e lo Stato. I ragazzi dovranno inoltre ritrovare la voglia di stare insieme.
Come riesci a conciliare la vita privata di marito e padre con quella di personaggio pubblico?
I programmi che conduco non portano tantissimo sotto i riflettori perché non mi occupo di gossip. Fortunatamente, riesco a vivere la famiglia. Prima li portavo con me durante i miei viaggi, ora è più complicato. Sicuramente viaggiare tanto è un sacrificio, allo stesso tempo però è anche molto bello.
Qual è per te l’aspetto più bello di essere papà?
Oggi il padre ha un ruolo diverso rispetto ad una volta, è più coinvolto e svolge alcuni compiti, come cambiare il pannolino, che una volta erano di prerogativa della mamma. È una grande emozione che si condivide con la mamma. Hai la responsabilità di un esserino che dipende totalmente da te, hai un’immensa responsabilità. Per la maggior parte delle persone cambia lo stile di vita, non si è più egoista e si fa qualcosa per il bambino e la mamma, e questo è molto bello. Però, sino a quando non si diventa padre, non si può capire sino in fondo cosa si prova.
Parlando della tua carriera, i programmi dedicati ai giovani, le famiglie e la natura ti contraddistinguono. Qual è l’aspetto che più apprezzi del tuo lavoro?
Poter conoscere tante persone e le loro storie. Quando si va a rivisitare lo stesso posto, non è mai uguale, è come se fosse una prima volta perché la natura è sempre diversa ed è una continua scoperta. Uno studio, invece, è un contenitore che rimane uguale. Sono molto curioso e mi ritengo fortunato a lavorare all’aperto, perché in città non si vive ma si sopravvive.
La natura e la montagna sono protagoniste anche dei tuoi libri, infatti la tua ultima fatica editoriale si intitola proprio “Le montagne rosa”. Quando è nata questa tua passione?
Nasce da piccolo. È fondamentale far vivere le esperienze ai ragazzi sin da giovani, piantare il seme, e per questo sono importanti i genitori e gli istruttori. Il mio ultimo libro è un inno alla montagna, che ti insegna a vivere e detta il tuo tempo. Quando sei lassù, sei tu responsabile di te stesso. In montagna riesco a percepire suoni dimenticati, che abbiamo messo da parte, e che poi nella vita si ricercano.
Ci sono stati dei momenti della tua carriera che ricordi con particolare piacere ed emozione?
Il giorno che mi hanno chiamato per Disney Channel, ricordo che ero a casa dei miei nonni a Napoli e dopo un mese ho iniziato la mia carriera televisiva. Da lì è cambiato tutto. Poi ogni volta che si rinnova un programma, è sempre un’emozione. Da bambino avrei voluto indossare una divisa ed oggi collaboro con la Polizia di Stato ed il Corpo Forestale, di cui sono stato nominato Forestale ad Honorem. Io sono stato fortunato ma, anche se fai qualcosa che non ti soddisfa a pieno, se ti impegni e lo fai con passione e con il sorriso, può migliorare. Bisogna coltivare passioni ed essere curiosi, è quello che cerco di trasmettere anche ai miei figli.
Il Presidente Mattarella ti ha nominato Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Come hai reagito alla notizia?
È stata la ciliegina sulla torta, che ha ulteriormente arricchito di maggiore importanza il mio lavoro.
Ci sono dei sogni nel cassetto che vorresti realizzare?
Vorrei portare gli eventi sulla montagna in prima serata, farne spettacolo, e renderli fruibili a tutti, anche a chi non la conosce. Poi mi piacerebbe fare una spedizione in Argentina, salire su un settemila o sull’Himalaya, che erano in programma lo scorso anno ma che non sono stati possibili a causa della pandemia.
Quali sono i tuoi programmi per il futuro?
Un’altra edizione del programma Campioni di Domani, è una richiesta che ci arriva direttamente dai centri sportivi. Siamo riusciti a raccontare lo sport nel suo essere più vero e reale. Poi sto lavorando ad un mio progetto con cui vorrei esordire ma, per ora e per scaramanzia, non voglio anticipare troppo.
Bisogna coltivare passioni ed essere curiosi,èquellochecerco di trasmettere anche ai miei figli.
IL PROTAGONISTA
Massimiliano Ossini (Napoli, 22 dicembre 1978) vanta una lunga carriera iniziata vent’anni fa quando debutta con Disney Channel. Da allora è stato un susseguirsi di nuovi progetti e successi televisivi, che lo vede da 7 anni saldamente alla guida di Linea Bianca in onda su Rai1. Nel mese di gennaio e febbraio ha inoltre presentato su RAI2 un programma tutto nuovo: “Campioni di domani”, che unisce giovani, sport ed ambiente. Profondo conoscitore ed amante della natura e della montagna, ha dedicato loro i tre libri che ha pubblicato (Kalipè - Lo spirito della montagna, Rai Libri 2018; Kalipè - Il cammino della semplicità, Rai Libri 2020; Le Montagne Rosa - Viaggio alla scoperta delle Dolomiti, Rizzoli 2020), che lo hanno fatto balzare tra i primi posti delle classifiche di vendita. Marito e padre di 3 meravigliosi figli, è una persona curiosa che lavora con molta passione ed affronta la vita con un sorriso.
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