Giornata Mondiale dell'Ictus 2024
Ogni anno le conseguenze di un ictus causano 7 milioni di decessi nel mondo.
Il 29 ottobre ricorre la Giornata mondiale dell’ictus (World Stroke Day), grave patologia cerebrovascolare tra le prime cause di morte.
L’ictus (che in latino significa “colpo”; stroke in inglese), come ci spiega il Dr. Maurizio Gallucci, specialista in geriatria, “è un'improvvisa interruzione del flusso sanguigno al cervello, che può causare danni permanenti. Esistono due tipi principali di ictus: l'ictus ischemico, causato da una ostruzione di un vaso sanguigno cerebrale, e l'ictus emorragico, dovuto alla rottura del vaso sanguigno”.
Ogni anno 7 milioni di persone nel mondo perdono la vita a causa dell’ictus, altri cinque milioni sopravvivono, il 75% con danni permanenti.
Il sito del Ministero della Salute riporta che “la mortalità per ictus è del 20-30% a 30 giorni dall’evento e del 40-50% a distanza di un anno, mentre il 75% dei pazienti sopravvissuti presenta qualche forma di disabilità che nella metà dei casi comporta perdita dell’autosufficienza.”. Gravità e incidenza che aumentano con l’avanzare dell’età, particolarmente dopo i 65 anni.
Scopriamo come si può prevenire.
1 Ictus: quanto incide la familiarità?
“La familiarità conta ma non è una condanna certa: molti fattori legati allo stile di vita come fumo, alimentazione e attività fisica possono modificare significativamente il rischio afferma il Dr. Gallucci.
Anche se esiste una predisposizione familiare è importante mantenere un buon controllo di:
- pressione arteriosa
- glicemia
- colesterolo
evitare il fumo e adottare una dieta sana possono ridurre il rischio di ictus.
Secondo i dati riportati dall’ISS (Istituto Superiore di Sanità) “in Italia il 49% degli uomini e il 39% delle donne ha la pressione arteriosa alta, e il livello medio di sale consumato ogni giorno è 9,2 g negli uomini e 7,1 g nelle donne contro i 5 g indicati dall’Oms” dati che evidenziano l’importanza di una corretta alimentazione e, per l’appunto, di un consumo equilibrato di sale.
2 Si può evitare un ictus?
Si stima che fino al 90% dei casi di ictus si potrebbero evitare intervenendo su quelli che sono i principali fattori di rischio modificabili.
Tra questi anche la sedentarietà. Insieme a una dieta equilibrata, anche l'attività fisica gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione dell’ictus. A sottolinearlo anche il focus scelto quest’anno dalla campagna della World Stroke Organization, promosso attraverso il motto “Greater Than Stroke” (Più forte dell’ictus), per sensibilizzare le persone alla prevenzione e a non sottovalutare i benefici del movimento.
“Per ridurre il rischio di ictus è bene:
- controllare la pressione arteriosa (PAO) con una certa regolarità, almeno una volta al mese
- monitorare i livelli di colesterolo e glucosio almeno una volta all'anno, ma può essere necessario più frequentemente in base ai risultati
- evitare il sovrappeso e perticare attività fisica”.
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