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Primi sintomi dell’afasia: guida per riconoscerli

Primi sintomi dell’afasia: guida per riconoscerli

La perdita della capacità di comunicare può essere una conseguenza delle demenze. Vediamo i primi segnali.

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L’afasia è un disturbo del linguaggio che può manifestarsi all’improvviso o in modo graduale, compromettendo la capacità di parlare, comprendere le parole degli altri, di leggere o scrivere. 

Non si manifesta sempre con segni chiari e, per formulare una diagnosi precoce, è importante riconoscerla, soprattutto quando l’afasia è il sintomo di condizioni neurologiche gravi come l’ictus cerebrale o una demenza neurodegenerativa.

Abbiamo chiesto al dott. Maurizio Gallucci, geriatra, quali sono i primi sintomi e com'è possibile riconoscerli.

1 Cos’è l’afasia e quando può comparire

L’afasia si verifica quando vengono danneggiate le aree del cervello responsabili del linguaggio, in particolare l’area di Broca (coinvolta nella pianificazione e nell'esecuzione dei movimenti necessari per articolare le parole) e l’area di Wernicke (coinvolta nell'elaborazione del significato ndelle parole, sia che si tratti di linguaggio parlato sia scritto).
L'afasia può insorgere in seguito a:

  • Ictus cerebrale
  • Trauma cranico
  • Tumori cerebrali
  • Un'infezione cerebrale
  • Malattie neurodegenerative, come le afasie primarie progressive (PPA), caratterizzate da una graduale dissoluzione del linguaggio, ma con un relativo risparmio di altri domini cognitivi durante le fasi iniziali della malattia.

2 Afasia e disartria: due disturbi diversi

È importante distinguere l’afasia dalla disartria. Mentre l’afasia riguarda la capacità di formulare e comprendere parole, la disartria coinvolge la difficoltà nei movimenti muscolari necessari per articolare suoni e parole. 

I due disturbi possono coesistere ma hanno origini e trattamenti differenti.

3 I segnali iniziali da non ignorare

I primi sintomi dell’afasia possono essere sfumati e facilmente attribuiti a stanchezza, stress o invecchiamento. 

Possono comparire come:

  • Difficoltà nel trovare le parole: la persona conosce il concetto che desidera esprimere, ma non riesce a pronunciare la parola corretta (anomìa).
  • Frasi incomplete o sconnesse: il linguaggio risulta telegrafico o senza senso.
  • Errori fonetici o semantici: vengono usate parole simili nel suono o nel significato, ma errate nel contesto.
  • Compromissione della comprensione: la persona fatica a seguire una conversazione o risponde in modo incoerente.
  • Difficoltà nella lettura o scrittura: alterazioni improvvise nella capacità di leggere o scrivere.

Questi segnali possono manifestarsi in modo lieve e peggiorare progressivamente nel tempo come nelle forme neurodegenerative, oppure insorgere improvvisamente, ad esempio in caso di ictus nel quale a perfusione arteriosa risulta deficitaria in qualche area cerebrale a causa di arterioslerosi e/o tromboembolismo..

4 Come capire se si soffre di afasia

Chi sospetta di avere difficoltà legate al linguaggio dovrebbe porsi alcune domande chiave:

  • Mi capita spesso di “avere le parole sulla punta della lingua” e di non riuscire a pronunciarle?
  • Le altre persone faticano a comprendere ciò che dico?
  • Leggere un testo semplice mi richiede più tempo del solito?
  • Ho difficoltà a seguire dialoghi di altre persone in presenza o guardando la televisione?

Se le risposte sono affermative e i sintomi persistono, è consigliabile rivolgersi a uno specialista esperto in disturbi cognitivi per un approfondimento diagnostico. Nelle afasie primerie progressive, spesso l'insorgenza è giovanile, cioè prima dei 65 anni di età.

5 Afasia e neurodegenerazione

Uno dei quadri clinici più delicati e insidiosi è il disturbo del linguaggio dovuto a un processo neurodegenerativo (PPA) che energe in modo relativamente isolato ed è il principale fattore di limitazione delle attività della vita quotidiana. La mempria e le altre funzioni cognitive sono relativamente conservate durante i primi 1-2 anni.

Le caratteristiche principali di queste forme sono:

  • Esordio insidioso e progressione graduale
  • Insorgenza precoce del disturbo afasico (ad esempio pause nella ricerca delle parole, deficit di comprensione delle parole, disturbi della denominazione, circonlocuzioni, disturbi della grammatica e della sintassi, deficit di comprensione, errori di ortografia).

Aspetti afasici possono riguardare varie forme di  decadimento cognitivo ma sono caratteristici soprattutto delle PPA che rientrano nelle spettro delle demenze fronto-temporali (FTLD).

Le PPA si distinguono in 3 forme e la loro distinzione richiede competenze e diagnostica fine:

  • la variante semantica che interessa il polo del lobo temporale
  • la viarante non fluente (agrammatica) dove sono compromesse alcune zone del lobo frontale e, infine
  • la variante logopenica, che coincide con una variante della malattia di Alzheimer nella quale è compromessa parte della corteccia temporo-parietale.

6 Diagnosi e test neurologici

Per individuare correttamente un’afasia, lo specialista effettua:

  • Colloquio clinico: valutazione del linguaggio spontaneo, denominazione, ripetizione, comprensione
  • Esame obiettivo (visita medica)
  • Test neuropsicologici: per misurare le capacità verbali e cognitive.
  • Risonanza magnetica o TAC cerebrali: per identificare lesioni cerebrali.
  • PET cerebrale: per cogliere l'ipometabolismo asimmetrico nell'emisfero a dominanza linguistica (di solito il sinistro).

7 Cosa fare se si sospetta un’afasia

Il primo passo è rivolgersi a uno specialista esperto in disturbi cognitivi.
In base al quadro clinico si può intraprendere:

  • Percorso logopedico: per recuperare o compensare le funzioni linguistiche
  • Supporto al paziente e alla famiglia per la migliore gestione delle difficoltà, anche psicologiche e del rischio di depressione che queste forme comportano. Il coinvolgimento della famiglia e un ambiente comunicativo e dia aiuto sono fondamentali per la gestione di questi disturbi
  • Terapie riabilitative digitali: app e strumenti tecnologici per l’allenamento del linguaggio.

8 Domande frequenti

Come si manifesta l’afasia?
Con difficoltà nel parlare, comprendere, leggere o scrivere, che possono comparire improvvisamente o in modo lento e graduale.

Come distinguere afasia e disartria?
L’afasia riguarda la capacità cognitiva di produzione del linguaggio; la disartria è una difficoltà di articolazione delle parole a causa di problemi motori nei muscoli coinvolti nel linguaggio. La disartria riguarda l'aspetto motoria, l'afasia l'aspetto cognitivo.

Che cosa provoca l’afasia?
Ictus, traumi cranici, tumori, malattie infettive o neurodegenerative come le afasie primarie progressive.

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