Morbillo: sintomi, contagio e vaccinazione
Il morbillo è una malattia non ancora debellata che colpisce bambini e adulti non vaccinati con conseguenze anche gravi.
Il morbillo è una malattia esantematica altamente contagiosa che colpisce soprattutto i bambini, ma può manifestarsi anche negli adulti. Grazie alla diffusione della vaccinazione, i casi sono diminuiti significativamente, ma il morbillo continua a rappresentare un problema di salute pubblica in alcune aree.
Scopriamo insieme cos'è il morbillo, come riconoscerlo e come prevenirlo.
Indice
1 Com’è nato il morbillo?
Il morbillo è una malattia infettiva causata da un virus a RNA appartenente alla famiglia dei Paramyxoviridae.
Le sue origini sono antiche: già nel IX secolo il medico persiano Rhazes descrisse una condizione simile, caratterizzata da febbre ed eruzioni cutanee.
Prima dell'introduzione del vaccino nel 1963, il morbillo era una delle principali cause di mortalità infantile a livello globale, specialmente nei paesi con accesso limitato alle cure mediche.
Ciò che rende il morbillo pericoloso non è solo la sua elevata contagiosità, ma anche le complicanze che può causare, come polmonite, encefalite e, nei casi più gravi, la morte, soprattutto nei neonati.
Questa pericolosità sottolinea l'importanza della prevenzione tramite la vaccinazione.
2 Quali sono i sintomi del morbillo?
Il morbillo si manifesta inizialmente con sintomi simili a quelli di un'influenza:
- febbre alta (oltre 39°)
- tosse secca
- naso che cola
- cefalea
- congiuntivite.
Dopo alcuni giorni compaiono le macchie di Koplik, queste si presentano come piccole macchie biancastre o grigiastre, circondate da un alone rossastro, posizionate all'interno della bocca, in particolare sulla mucosa delle guance, vicino ai molari.
Sono spesso descritte come simili a granelli di sale o di zucchero e rappresentano una fase precoce del morbillo, precedendo di 1-2 giorni l'apparizione dell'esantema (le macchie rosse sul corpo).
L'esantema del morbillo si presenta con macchie rosse e piatte che iniziano sul viso e dietro le orecchie, per poi diffondersi rapidamente su tutto il corpo. A differenza delle pustole della varicella, non contengono liquido e non sono pruriginose.
Rispetto alla rosolia, l'esantema del morbillo è più intenso e accompagnato da sintomi generali più gravi.
Oltre ai sintomi principali, il morbillo può portare a complicanze come:
- otite media
- diarrea
- infezioni polmonari.
Nei casi più rari, può insorgere una condizione neurologica grave chiamata panencefalite sclerosante subacuta (PESS).
Come si manifesta il morbillo negli adulti?
Negli adulti, il morbillo può manifestarsi in modo più severo rispetto ai bambini, con febbre più alta e un rischio maggiore di complicanze come polmonite o encefalite.
Le eruzioni cutanee iniziano spesso dal viso e dalla zona dietro le orecchie, diffondendosi rapidamente al resto del corpo.
3 Come avviene il contagio del morbillo?
Il morbillo si trasmette per via aerea attraverso le goccioline emesse da una persona infetta con tosse o starnuti.
La contagiosità è estremamente elevata: una persona infetta può trasmettere il virus a chiunque non sia vaccinato o non abbia già avuto la malattia. Si stima che l'incidenza del contagio superi il 90%.
Riconoscere il morbillo è fondamentale per isolare il soggetto infetto ed è necessario prestare attenzione a febbre alta, macchie di Koplik ed eruzione cutanea che si diffonde rapidamente dal viso al resto del corpo. In un caso sospetto di morbillo, è importante contattare tempestivamente un medico per confermare la diagnosi ed evitare la diffusione del virus.
4 Il vaccino per il morbillo
La vaccinazione è il modo più efficace per prevenire il morbillo. Il vaccino contro il morbillo è stato introdotto nel 1963 e successivamente combinato con quelli per parotite e rosolia nel vaccino trivalente MPR. In Italia, il vaccino è diventato obbligatorio nel 2017 per i bambini in età scolare.
Il programma vaccinale prevede la somministrazione della prima dose tra i 12 e i 15 mesi di età e un richiamo tra i 5 e i 6 anni.
La protezione offerta dal vaccino è molto alta, ma in casi rari una persona vaccinata potrebbe contrarre il morbillo in forma lieve.
Chi ha avuto il morbillo sviluppa un'immunità permanente che eviterà di contrarre nuovamente la malattia nel corso della vita.
Chi non è sicuro di averlo contratto può verificare la presenza di anticorpi specifici attraverso un semplice esame del sangue.
5 Come si cura il morbillo?
Non esiste una cura specifica o un farmaco per il morbillo.
Il trattamento serve ad alleviare i sintomi per mezzo di:
- riposo
- idratazione
- antipiretici per ridurre la febbre (paracetamolo o ibuprofene)
- decongestionanti nasali
- sedativi per la tosse
- vitamina A
In alcuni casi particolari, il morbillo può indebolire il sistema immunitario e favorire lo sviluppo di infezioni batteriche secondarie, come otite media, polmonite batterica o infezioni della pelle. Queste complicanze richiedono l'uso di antibiotici, prescritti dal medico in base alla gravità del quadro clinico.
Il morbillo, generalmente, dura 7-10 giorni. La febbre è più intensa nei primi 3-5 giorni, mentre l’esantema inizia a regredire dopo circa una settimana. Durante il decorso della malattia, è importante seguire le indicazioni del medico e limitare i contatti con altre persone per evitare il contagio.
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