Crema solare: cos'è e quale protezione scegliere?
30, 50 e addirittura 100+, ma qual è la protezione solare più adatta alla nostra pelle? Facciamo un po’ di chiarezza…
A dispetto delle credenze comuni, la protezione solare non va applicata solo quando ci si espone direttamente al sole o si va al mare, ma durante tutto l’anno. Questo perché i raggi del sole filtrano anche attraverso le nuvole, la pioggia, la nebbia e dalle finestre, causando seri danni alla pelle. Una raccomandazione che rende insofferenti i più pigri ma che una volta accettata nella propria routine diventa un’abitudine difficile da abbandonare.
Durante i mesi estivi l’attenzione che riserviamo alla nostra pelle dev’essere doppia, pertanto è bene non sottovalutare alcuni importanti accorgimenti, in special modo legati al tipo di protezione solare, che esula totalmente dalla scelta dei marchi in commercio.
Scopriamoli in questo articolo.
Indice
1 Che differenza c’è tra raggi UVA e UVB?
I raggi ultravioletti (UV) si dividono in due categorie: UVA e UVB.
I raggi UVA penetrano profondamente nella pelle e sono responsabili dell'invecchiamento precoce e della formazione delle rughe. Possono danneggiare il DNA delle cellule della pelle, aumentando così il rischio di melanoma.
I raggi UVB sono i principali responsabili delle scottature solari e causano danni più superficiali e sono meno subdoli dei raggi UVA.
Fototipi ed effetti dannosi dei raggi UV
Una bella tintarella dorata, si sa, è il sogno di molti. Ma i rischi di un’esposizione incauta al sole possono essere davvero elevati. Innanzitutto, prima di esporsi al sole è necessario avere una certa consapevolezza rispetto al proprio tipo di pelle. È fondamentale, infatti, conoscere il proprio fototipo, un parametro essenziale che ci permette di capire quanto la nostra pelle può abbronzarsi e soprattutto in che modo lo fa.
I fototipi sono in tutto 5, dalle carnagioni più bianche a quelle più scure. Ad esempio, per una persona con un fototipo 2 risulta molto più difficile abbronzarsi, ma molto facile scottarsi, a differenza di un fototipo 4 che si abbronza facilmente con un rischio minore di scottarsi.
Eccoli nel dettaglio:
- Fototipo 1: pelle molto chiara, spesso con lentiggini, capelli rossi o biondi, occhi chiari. Si scotta sempre e non si abbronza mai;
- Fototipo 2: pelle chiara, capelli biondi o castani chiari, occhi chiari. Si scotta facilmente e si abbronza minimamente;
- Fototipo 3: pelle chiara o leggermente scura, capelli castani, occhi castani o chiari. Si scotta moderatamente e si abbronza gradualmente;
- Fototipo 4: pelle olivastra, capelli castani o neri, occhi scuri. Si scotta raramente e si abbronza facilmente;
- Fototipo 5: pelle scura, capelli neri, occhi scuri. Si scotta molto raramente e si abbronza intensamente.
2 Quali sono i danni dei raggi solari?
Partendo dal presupposto che una scottatura non è mai piacevole, nel migliore dei casi, dopo qualche giorno lontano dal sole e con la giusta idratazione, la pelle arrossata ritorna al suo stato naturale.
Purtroppo, però, scottature più serie possono avere delle conseguenze molto più complicate: oltre a scaturire infiammazioni cutanee come l’eritema solare, possono anche causare la comparsa di macchie bianche o scure, difficili (se non impossibili) da far scomparire.
Ma il danno più grande è quello nascosto alla vista, ovvero l’azione dei già citati raggi UVA che raggiungono le profondità del derma - la seconda e più robusta delle tre principali strati della pelle.
Questi possono causare danni a lungo termine, inclusi:
- Invecchiamento precoce: i raggi UVA accelerano il processo di invecchiamento della pelle. La produzione di collagene ed elastina viene compromessa, portando alla formazione di rughe, alla perdita di elasticità e alla comparsa di macchie scure. Questo fenomeno è conosciuto come fotoinvecchiamento e può rendere la pelle visibilmente più vecchia e danneggiata;
- Cancro della pelle: i raggi UVA possono causare mutazioni nel DNA delle cellule cutanee, aumentando il rischio di sviluppare vari tipi di cancro della pelle, inclusi il melanoma, che è particolarmente aggressivo;
- Soppressione del sistema immunitario: l'esposizione ai raggi UVA può compromettere la funzione immunitaria della pelle, riducendo la capacità del corpo di difendersi dalle infezioni e dalle malattie autoimmuni. Questo rende la pelle più vulnerabile a vari problemi dermatologici;
- Fotodermatosi: alcune persone sviluppano eruzioni cutanee pruriginose e dolorose, note come fotodermatosi, a causa dell'esposizione al sole. Queste condizioni includono la dermatite polimorfa solare e l'orticaria solare, che rendono la pelle estremamente sensibile ai raggi UV;
- Problemi oculari: i raggi UV possono danneggiare gli occhi, contribuendo allo sviluppo di condizioni gravi come la cataratta e la degenerazione maculare.
3 Cosa significa SPF?
Quando acquistiamo un solare siamo abituati a leggere la dicitura “SPF” accanto al numero che si riferisce alla protezione. SPF non è altro che l’acronimo di "Sun Protection Factor” tradotto: fattore di protezione solare, il quale indica il livello di protezione offerto da una crema solare contro i raggi UV.
4 Come scegliere la protezione solare?
Ma qual è la differenza tra protezione 15, 30, 50 e 100?
Il fattore di protezione solare (SPF) agisce grazie agli ingredienti attivi presenti nelle creme solari. Questi proteggono la pelle riflettendoli - nel caso dei filtri fisici - e assorbendoli - nel caso di quelli chimici. La quantità dei raggi UV che filtrano dipende quindi dal fattore di protezione applicato. Ecco le percentuali nel dettaglio:
- SPF15 blocca il 93% dei raggi UVB
- SPF30 blocca il 96,7% dei raggi UVB
- SPF50 blocca il 98% dei raggi UVB
- SPF100 blocca il 99% dei raggi UVB.
La differenza in termini di percentuale di protezione sembra minima, ma per chi ha la pelle molto sensibile, o un alto rischio di cancro della pelle, ogni piccola percentuale di protezione aggiuntiva può essere importante.
Inoltre, va ricordato che la crema solare deve essere riapplicata ogni due ore, o più frequentemente se si nuota o si suda molto, per mantenere un livello adeguato di protezione.
Protezione totale: vero o falso?
Ebbene, la protezione al 100% dai raggi solari non esiste. Nessuna crema solare offre una protezione totale contro i raggi UV. Anche le creme solari con SPF molto alto lasciano passare una piccola quantità di raggi. Per questo è estremamente necessario utilizzare altre misure di protezione come cappelli, occhiali da sole e indumenti protettivi, oltre ovviamente a evitare l'esposizione al sole nelle ore di punta, ovvero tra le 10:00 del mattino alle 16:00 del pomeriggio.
5 Quanta protezione solare applicare?
Bando al risparmio! Per garantire una protezione solare adeguata è fondamentale applicare la giusta quantità di crema solare e, quasi sempre, quella che crediamo adeguata non lo è affatto. Basti pensare che una confezione di crema solare da 200 ml corrisponde a 6/7 applicazioni circa. In pratica, per coprire tutto il corpo, sono necessari almeno 30 ml di prodotto.
Ecco alcune linee guida su quanta crema solare utilizzare:
- Viso e collo: circa mezzo cucchiaino (2,5 ml).
- Corpo: circa 30 ml, ovvero l'equivalente di una tazzina da caffè o due cucchiai da tavola pieni.
Applicare almeno 15-30 minuti prima dell'esposizione al sole e riapplicare ogni due ore, o più frequentemente se si nuota, si fa esercizio fisico o si suda molto.
6 La protezione solare degli adulti va bene anche per i bambini?
La pelle dei bambini è particolarmente sensibile e richiede attenzione speciale. Le creme solari per bambini sono formulate per essere più delicate, spesso utilizzando filtri fisici come ossido di zinco o biossido di titanio, che sono meno irritanti rispetto ai filtri chimici presenti in molte creme solari per adulti.
7 Quale protezione solare scegliere?
La scelta del tipo di protezione solare dipende dalle esigenze specifiche di ognuno ma sicuramente ci sono delle peculiarità di applicazione che le differenziano. Eccone alcune:
- Crema: ideale per il viso e le pelli secche o sensibili.
- Latte: buona per l'uso quotidiano su tutto il corpo, con una consistenza leggera.
- Spray: ottimo per un'applicazione rapida, soprattutto su grandi superfici o aree difficili da raggiungere.
- Stick: perfetto per piccole aree del corpo che necessitano di protezione extra, come labbra, naso e orecchie.
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