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Prevenire la perdita dei denti

Prevenire la perdita dei denti

I risultati dipendono dalla precocità dell'intervento, quando si presentano sanguinamento e mobilità dei denti

La malattia parodontale è una malattia batterica cronica del cavo orale che non guarisce spontaneamente e provoca la distruzione dell’osso alveolare, che è il tessuto di supporto dei denti, compromettendone la stabilità. È molto diffusa, tanto da essere una delle malattie batteriche più diffuse al mondo.
 

Le cause della malattia parodontale

La causa è rappresentata dai batteri presenti nel cavo orale e la predisposizione ad ammalarsi si trasmette geneticamente.


Diagnosi

La diagnosi si basa su un attento sondaggio della profondità dei difetti attorno ai denti, associato ad un'analisi radiografica da eseguirsi anche in assenza di sintomi.


Come prevenire questa malattia

La prevenzione consiste nell’allontanare quotidianamente la placca attorno ai denti, utilizzando correttamente lo spazzolino e il filo interdentale, consapevoli che sono sufficienti circa 36 ore di non corretto allontanamento della placca attorno ai denti per avere lo sviluppo di colonie batteriche in grado di provocare la patologia. I controlli in studio hanno la funzione di istruire e motivare il paziente per una maggiore efficacia nella pulizia.
 

La malattia parodontale può essere curata

La malattia parodontale è curabile ma la predicibilità dei risultati e la percentuale dei successi dipendono dalla precocità della diagnosi e da un corretto protocollo terapeutico. La diagnosi non è sempre precoce perché la malattia è quasi sempre asintomatica, se si esclude il sanguinamento delle gengive. Il vero sintomo è la mobilità dei denti, ma quando si manifesta il più delle volte l’unica terapia può essere l’estrazione. La terapia di questa malattia è essenzialmente chirurgica: con vari tipi di interventi, si riescono a riparare i danni subiti dall’osso attorno ai denti. Ciò avviene in due modi: rimodellando l’osso eliminando quindi il difetto (tecnica resettiva), oppure riempiendo il difetto attraverso una stimolazione cellulare (tecnica rigenerativa).

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