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Tiroide e gravidanza: guida completa per future mamme

Tiroide e gravidanza: guida completa per future mamme

Una piccola ghiandola con un grande ruolo, soprattutto in gravidanza. Vediamo quali sono i valori ottimali e i rischi a cui prestare attenzione.

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Durante la gravidanza, il corpo della donna si adatta per sostenere la crescita e lo sviluppo del feto. In questo delicato equilibrio, la tiroide gioca un ruolo fondamentale. Anche lievi disfunzioni tiroidee possono avere ripercussioni sulla salute materna e fetale, rendendo essenziale un monitoraggio accurato sin dalle prime settimane.

In questo articolo approfondiamo come cambia la funzione tiroidea in gravidanza, quali sono i sintomi da non sottovalutare, quali patologie possono insorgere e in che modo diagnosticarle e trattarle in sicurezza.

1 Perché è importante monitorare la tiroide in gravidanza?

La tiroide è una ghiandola endocrina situata alla base del collo, responsabile della produzione di ormoni (T3 e T4) che regolano il metabolismo cellulare, il consumo energetico, il battito cardiaco, la temperatura corporea e, in particolare durante la gestazione, lo sviluppo neurologico del feto.

Nel primo trimestre di gravidanza, il feto non ha ancora sviluppato la propria tiroide: dipende quindi completamente dagli ormoni tiroidei materni. Un'alterazione anche minima nella funzione tiroidea può ostacolare il corretto sviluppo del sistema nervoso fetale, influenzare il decorso della gravidanza e aumentare il rischio di complicanze.

Monitorare la funzione tiroidea è particolarmente importante se:

  • Esiste una familiarità per patologie autoimmuni o tiroidee
  • La donna ha avuto difficoltà di concepimento
  • Sono presenti sintomi compatibili con disfunzione tiroidea
  • Si sono verificate complicanze in gravidanze precedenti.

2 TSH in gravidanza: cosa succede ai valori?

Il TSH (ormone tireostimolante) è prodotto dall’ipofisi e rappresenta il principale indicatore per valutare la funzionalità della tiroide. Durante la gravidanza, il TSH subisce modificazioni fisiologiche legate all’aumento dell’hCG (gonadotropina corionica umana), che può stimolare la tiroide direttamente, causando un abbassamento temporaneo del TSH.


Valori TSH raccomandati in gravidanza:

Infografica che mostra i valori di riferimento del TSH durante la gravidanza. Una donna incinta è illustrata accanto a tre barre che indicano: primo trimestre 0,1–2,5 mIU/L, secondo trimestre 0,2–3,0 mIU/L, terzo trimestre 0,3–3,0 mIU/L.
 

È importante sottolineare che i valori di riferimento possono variare leggermente in base ai laboratori e alla popolazione di riferimento. L’interpretazione va sempre effettuata da un medico esperto, che consideri anche i livelli di FT4 (tiroxina libera) e, se necessario, FT3.


TSH alto o basso: cosa significa?

  • TSH elevato (> 2.5 mIU/L nel primo trimestre) può indicare un ipotiroidismo subclinico o clinico, cioè una produzione insufficiente di ormoni tiroidei.
  • TSH molto basso (< 0.1 mIU/L) può essere indice di ipertiroidismo, con eccesso di ormoni tiroidei nel circolo sanguigno.

Un TSH alterato non sempre è sintomo di patologia, ma deve essere valutato in relazione ai livelli ormonali e alla storia clinica della paziente.

3 Sintomi della tiroide in gravidanza

I sintomi di una disfunzione tiroidea in gravidanza non sono sempre facili da individuare perché molti segnali possono sovrapporsi ai disturbi tipici della gestazione, ma alcuni segnali meritano attenzione:


Ipotiroidismo: sintomi da tenere sotto controllo

  • Aumento anomalo di peso non giustificato dall’alimentazione
  • Estrema stanchezza o affaticamento
  • Sensazione di freddo anche in ambienti temperati
  • Stitichezza persistente
  • Pelle secca, capelli fragili
  • Depressione o apatia
  • Rallentamento dei riflessi


Ipertiroidismo: segnali di allerta

  • Perdita di peso non intenzionale
  • Intolleranza al caldo
  • Aumento della sudorazione
  • Nervosismo, insonnia, tachicardia
  • Debolezza muscolare
  • Mani tremanti

La comparsa di questi sintomi, soprattutto se persistenti, deve essere segnalata al ginecologo o al medico di base, che potrà indicare eventuali accertamenti endocrinologici.

4 Le principali patologie tiroidee in gravidanza

La gravidanza può causare l’emergere o l’aggravamento di patologie tiroidee preesistenti.

Di seguito le principali:


Ipotiroidismo in gravidanza

È la condizione in cui la tiroide non produce una quantità sufficiente di ormoni. Può essere:

  • Clinico: TSH elevato e FT4 basso
  • Subclinico: TSH elevato ma FT4 nella norma.

Conseguenze non trattate:

  • Rischio aumentato di aborto spontaneo
  • Parto prematuro
  • Ipertensione gestazionale
  • Deficit neurocognitivi nel neonato.


Ipertiroidismo in gravidanza

Raro ma potenzialmente pericoloso, l’ipertiroidismo è spesso causato dalla malattia di Basedow-Graves, patologia autoimmune in cui anticorpi stimolano la tiroide a produrre troppi ormoni.

Conseguenze non trattate:

  • Parto pretermine
  • Preeclampsia
  • Basso peso alla nascita
  • Crisi tireotossica (evento grave ma raro).


Tiroidite autoimmune

La tiroidite di Hashimoto è la causa più frequente di ipotiroidismo e può insorgere o peggiorare in gravidanza. La presenza di anticorpi anti-TPO o anti-Tg aumenta il rischio di disfunzione tiroidea anche se i valori ormonali sono ancora nella norma.

5 Esami per la tiroide durante la gravidanza

Il monitoraggio della funzione tiroidea in gravidanza è semplice e non invasivo. Gli esami consigliati includono:

  • TSH (ormone tireostimolante): primo indicatore di screening
  • FT4 e FT3: livelli degli ormoni tiroidei liberi
  • Anticorpi anti-TPO e anti-Tg: indicativi di malattie autoimmuni
  • Ecografia tiroidea: utile in caso di sospetta tiroidite o noduli.


Quando fare gli esami?

  • Idealmente: prima del concepimento o alla conferma della gravidanza
  • In donne a rischio: familiarità, sintomi, malattie autoimmuni, pregressi ostetrici negativi
  • Follow-up: ogni 4-6 settimane in caso di terapia tiroidea.

Il dosaggio degli ormoni deve essere interpretato da uno specialista, soprattutto nei casi di valori borderline o in presenza di anticorpi.

6 Trattamenti e monitoraggio

Il trattamento delle disfunzioni tiroidee in gravidanza è possibile e sicuro, purché gestito da uno specialista.


Ipotiroidismo: trattamento con levotiroxina

  • È un ormone sintetico identico a quello prodotto naturalmente dalla tiroide
  • Non ha effetti collaterali sul feto
  • Il dosaggio viene aggiustato nel tempo in base a TSH e FT4.

In caso di ipotiroidismo subclinico, il trattamento può comunque essere indicato per prevenzione, soprattutto in presenza di anticorpi o infertilità.


Ipertiroidismo: gestione con antitiroidei

  • I farmaci di scelta sono il propiltiouracile (PTU) nel primo trimestre e il metimazolo nei successivi
  • Necessario un controllo frequente per evitare ipotiroidismo iatrogeno
  • In casi severi, può essere indicato il parto anticipato o la chirurgia tiroidea (rara).

Il trattamento si adatta sempre all’evoluzione della gravidanza e alle condizioni cliniche della paziente.

7 Tiroide e gravidanza: rischi per mamma e bambino

Una tiroide non controllata in gravidanza può aumentare la probabilità di complicazioni, tra cui:


Rischi materni

 

  • Aborto spontaneo
  • Ipertensione gestazionale
  • Preeclampsia
  • Distacco di placenta
  • Anemia resistente al ferro
  • Depressione post-partum.


Rischi fetali e neonatali

  • Ritardo dello sviluppo neuropsicologico
  • Disturbi comportamentali e dell’apprendimento
  • Basso peso alla nascita
  • Parto prematuro
  • Ipertiroidismo neonatale (se la madre ha Basedow-Graves)

Tutti questi rischi sono riducibili con una diagnosi precoce e un’adeguata presa in carico multidisciplinare.

8 Domande frequenti

Che problemi può dare la tiroide in gravidanza?

Una tiroide disfunzionale può causare aborto spontaneo, parto pretermine, ipertensione, sviluppo neurologico anomalo del feto e complicanze neonatali.

Come cambia la tiroide in gravidanza?

La tiroide aumenta leggermente di volume e la produzione di T4 cresce per soddisfare i bisogni del feto. Il TSH può abbassarsi nel primo trimestre a causa dell’aumento dell’hCG.

Cosa fare se ho la tiroide in gravidanza?

Effettua esami del sangue (TSH, FT4, anticorpi), consulta un endocrinologo e, se necessario, avvia una terapia personalizzata con monitoraggi regolari.

Quali esami fare in gravidanza per la tiroide?

TSH, FT4, FT3, anticorpi anti-TPO e anti-Tg. In alcuni casi, anche ecografia tiroidea.

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