Tiroide: l'importanza dell'esame ecografico
Per distinguere precocemente tra noduli benigni o maligni e altre problematiche tiroidee, l’ecografia della tiroide è fondamentale
L'ecografia è un'efficace metodica di imaging per la valutazione della tiroide, e consente di studiare sia le patologie focali della ghiandola (noduli) sia quelle diffuse (ad es. tiroiditi).
Qual è la patologia che si può più frequentemente riscontrare durante un'ecografia della tiroide?
La problematica più comune è sicuramente la presenza di uno o più noduli all'interno della ghiandola. Si stima che quasi il 70% della popolazione possa presentare almeno un nodulo tiroideo, e solo alcuni di essi siano palpabili all'esame obiettivo: la maggior parte dei noduli riscontrati ecograficamente presenta, infatti, un diametro massimo inferiore al centimetro.
Pericolosità dei noduli della tiroide
Il rischio che questi noduli siano maligni è molto basso, in assenza di fattori di rischio specifici. L'ecografia non consente di identificare con certezza i noduli maligni, ma il suo ruolo è quello di riconoscere segni di sospetto che indirizzino verso ulteriori accertamenti, in primis un esame citologico mediante agoaspirato.
Le caratteristiche che rendono un nodulo "sospetto"
È necessario valutare le diverse caratteristiche ecografiche di un nodulo: la sua struttura (solido, cistico, misto), la regolarità dei suoi profili, la presenza o meno di microcalcificazioni all'interno e la sua vascolarizzazione. Sono tutti parametri guida che servono, in qualche modo, a "stratificare" il rischio: un nodulo solido, molto vascolarizzato, a margini irregolari avrà più probabilità di essere maligno rispetto ad un nodulo a margini lisci, contenente liquido, non vascolarizzato.
Le tiroiditi
Le tiroiditi sono un ampio gruppo di malattie infiammatorie della tiroide, differenti per causa, insorgenza e decorso, la cui diagnosi è prevalentemente clinica. Spesso, però, l'ecografia è la prima indagine che viene richiesta nei disturbi anche poco specifici del collo, per cui potrebbe riscontrare essa stessa un quadro di patologia diffusa della ghiandola, ancora prima di effettuare gli esami di laboratorio o la visita endocrinologica; la tiroidite di Hashimoto, ad esempio, ha un quadro ecografico molto peculiare. Con il referto dell'ecografia, molto spesso il Radiologo può indirizzare il Medico curante all'esecuzione di ulteriori e più opportuni accertamenti.
Gianmarco Dazzi
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