Torcicollo: la causa che non ti aspetti
E se vi dicessimo che disturbi quali torcicollo, mal di schiena o addirittura certi atteggiamenti scoliotici, che colpiscono milioni di italiani, hanno non solo una causa in comune, ma un’origine tutt’altro che scontata?
E se vi dicessimo che disturbi quali torcicollo, mal di schiena o addirittura certi atteggiamenti scoliotici, che colpiscono milioni di italiani, hanno non solo una causa in comune, ma un’origine tutt’altro che scontata?
Il torcicollo, come viene chiamato comunemente, è una mialgia cervicale (o cervicalgia) dall’esordio improvviso e la cui risoluzione avviene in genere spontaneamente nel giro di qualche giorno, nel migliore dei casi.
All’origine di questo disturbo possono esserci varie cause, anche molto diverse tra loro. Nella maggior parte dei casi la cervicalgia è di tipo transitorio e non desta particolare preoccupazione, in quanto legata a stati di affaticamento muscolare, contratture o crampi conseguenti ad attività fisica troppo intensa o protratta. Quando il dolore cervicale diventa cronico e, soprattutto, non sembra collegato ad alcun affaticamento muscolare, è bene non trascurarlo e indagare sulle reali cause. II dolore cervicale, infatti, è soltanto un sintomo. La diagnosi è quindi fondamentale per definire il tipo di terapia più adeguato. Da circa 40 anni ci sono terapie adatte e spesso risolutive dei dolori.
I muscoli del nostro corpo sono elementi strettamente correlati tra loro e connessi con i nostri organi di senso (occhi, lingua, orecchie e piedi) tanto che una loro minima alterazione funzionale può avere delle conseguenze in aree del corpo anche molto distanti tra loro. Così, se i muscoli oculomotori non funzionano correttamente, sono soprattutto i laterocervicali a pagarne le conseguenze, determinando dolori e disturbi muscolari di varia intensità. Una problematica che può perdurare tutta la vita, se non affrontata con il giusto approccio.
Se le informazioni che arrivano al cervello dai nostri organi di senso sono errate, quindi, il risultato cognitivo o posturale finirà per essere compromesso: il cervelletto invierà ai muscoli istruzioni errate e il corpo di conseguenza assumerà una postura non equilibrata con conseguenze quali torcicollo, lombalgie e, a lungo andare, anche scoliosi.
Responsabile di queste problematiche posturali è spesso la “visione” (non la vista, che è di competenza degli oculisti) che risulta scoordinata: in pratica è come vedere un film in 3D senza gli appositi occhiali. Per avere una visione corretta, fovea e nervi ottici dovrebbero essere allineati su un unico asse. Se questo non avviene gli occhi non vedono la stessa cosa nello stesso momento, costringendo il paziente ad inclinare la testa e ad assumere posture scorrette per compensare. Un problema che può essere ridotto o risolto attraverso l’uso di lenti prismatiche attive individuali. Con i PPA (prismi percettivi attivi) tutta la muscolatura posturale si rilassa e riesce ad avere una funzione muscolare meno onerosa.
Con una visita accurata da parte del dottor Carlo Perissinotto (dura 2 ore), e in un secondo momento dell’optometrista comportamentale, si potrà appurare se i prismi percettivi attivi possono agire efficacemente sui muscoli oculomotori allineando gli occhi e facendoli lavorare in perfetta sincronia.
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