Capelli, la prevenzione dimenticata
Oggi, purtroppo, la trichiatria, la scienza che si occupa di prevenzione e cura delle malattie di capelli e cuoio capelluto, non è ancora riconosciuta a livello medicale.
Ancora oggi purtroppo nel campo della medicina la trichiatria, la scienza che studia il capello ed il cuoio capelluto, viene affrontata con superficialità, mentre è un vero problema sociale: ne soffrono infatti il 55% degli uomini adulti e il 40 % delle donne dopo i 40 anni, e ben il 30% ignora di avere questo problema.
Quali sono le principali patologie dei capelli?
Innanzitutto vanno distinte le varie patologie che riguardano i capelli: alopecia androgenetica, alopecia diffusa, riduzione del diametro dello stelo, effluvio anagen, defluvio telogen, etc.
I capelli sono la cornice del quadro del nostro volto, un elemento importantissimo dal punto di vista estetico, ma soprattutto funzionale, poiché proteggono il cuoio capelluto da traumi e aggressioni esterne (vento, sole, umidità).
Nonostante questo però, la prevenzione della loro salute e quindi anche della loro caduta è ancora molto sottovalutata in una società come la nostra in cui l’estetica è predominante certo stupisce che al capello non vengano riservate le cure che meriterebbe salvo poi che correre ai ripari quando la situazione è già critica.
In genere si pensa che il capello, essendo annesso al cuoio capelluto e quindi alla pelle, sia di pertinenza solo del dermatologo non considerando che invece è una spia dello stato di salute di tutto il corpo e richiede quindi un approccio più globale olistico che tenga in considerazione diversi aspetti.
E’ normale che i capelli cadano tutti i giorni, è il ciclo biologico funzionale della vita del capello (anagen, catagen, telogen), quando però la caduta diventa abbondante deve essere controllata, che non vuol dire impedirla, ma riportarla a livelli fisiologici.
Quali terapie per la caduta dei capelli?
L’equilibrio ottimale si può raggiungere solo con una sinergia di terapie mirate: non solo quella topica, locale al capello con la detergenza mirata per ciascuna fascia di età in rapporto alle stagioni, e per le esigenze di ciascuno e in base alle caratteristiche del film idrolipidico cutaneo, il sottile strato che ricopre e protegge la cute, ma anche quella endogena con il supporto di nutraceutici specifici per ogni singolo caso e paziente, oltre che fondamentale e quella medica.
Numerose sono le terapie proponibili (PRP, PDNR, polinucleotidi, etc.) in grado di nutrire il capello in profondità e favorirne il fisiologico ciclo vitale. Ho studiato e messo a punto insieme alla cosmetologa un protocollo trichiatrico per l’A.A (Alopecia Androgenetica ) attraverso l’utilizzo di MD Guna. Lo studio è stato condotto nell’A.A studio Hamilton nel maschio e A.A. studio Ludwig nella femmina, nell’Alopecia Diffusa con riduzione del diametro dello stelo, nell’Alopecia Circoscritta.
Dopo indagini strumentali quali check up cutaneo con idratometro, sebometro, pHmetro, elastometro, videoscopia, ed indagini ematologiche lo studio è stato condotto con il reclutamento di 20 pazienti 13 maschi e 7 femmine con età compresa fra i 14 e 62 aa.
Lo studio iniziato nel settembre del 2011 si è concluso da circa 6 mesi, prevede una applicazione per settimana per 6 settimane una applicazione ogni 15 gg per 3/v, una applicazione ogni 21 gg per 3/v, una applicazione/ mese per 6 mesi.
Gli MD utilizzati sono gli stessi per entrambi i sessi, una fl di MD Matrix (Matrice Extracellulare) e una fl di MD Tissue ( Tessuti Molli). Gli MD vengono aspirati in una siringa da 2 ml dinamizzati insieme e infiltrati nel cuoio capelluto con la tecnica di intradermoterapia distrettuale a microponfi retrogradi con ago 0,6 per 4mm 27G.
Lo scopo dell’inoculo in loco di questo biomateriale ha le funzioni: rimpiazzare, rinforzare, strutturare, proteggere l’apparato tegumentario del capillizio in toto al fine di migliorare l’assetto anatomico e funzionale di tutti gli annessi.
Non vi sono stati effetti collaterali degni di nota, se non la dolenzia momentanea al cuoio capelluto dovuta all’inoculo con l’ago.
Prima, durante e dopo la terapia infiltrante gli MD, sono stati effettuati trattamenti con apparecchiature elettromedicali quali: ossigenoterapia iperbarica, RF e veicolazione transdermica a rilascio rapido.
Sono state escluse dallo studio donne in gestazione per una scelta prettamente deontologica.
I risultati dal punto di vista del paziente e dal punto di vista clinico, si possono definire da “ buoni” a “ottimi”.
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