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La disfunzione erettile del paziente diabetico

La disfunzione erettile del paziente diabetico

Il diabete mellito è strettamente correlato alla disfunzione erettile, una complicanza che interessa gli uomini affetti da questa condizione metabolica.

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Il diabete mellito, caratterizzato da un alterato metabolismo degli zuccheri, è una malattia cronica molto frequente della quale la disfunzione erettile è una della più importanti complicanze a lungo termine. L’incidenza della DE nei diabetici è più alta rispetto ai non diabetici e aumenta in funzione del tipo e della durata della malattia e delle eventuali malattie concomitanti coinvolgendo fino al 66% degli uomini ammalati.

1 Quali sono le cause della disfunzione erettile?

La DE è una condizione riconducibile a numerose cause (età, ipertensione, obesità, cardiopatie, sindrome metabolica, scarsa attività fisica, fumo e, ovviamente, diabete) che agiscono sul pene con meccanismi vascolari (riduzione dell’afflusso arterioso, alterazione del deflusso venoso), ormonali (basso livello di testosterone), neurologici o collegati all’assunzione di farmaci o come conseguenza di interventi chirurgici.

Molti di questi fattori sono caratteristici anche della malattia diabetica e il loro concorso contribuisce a rendere quella dei diabetici quasi una forma peculiare di DE.

Tra le principali cause, e concause, riscontriamo:

  • Le cardiopatie, la prima causa di morte nei pazienti diabetici, e la malattia aterosclerotica anch’essa causa della DE; in questi pazienti la DE spesso anticipa la comparsa della cardiopatia e, se non può essere ricondotta ad altre cause, soprattutto nel giovane deve essere considerata come un segnale d’allarme di una malattia cardiovascolare silente rendendo necessarie ulteriori indagini in quest’ambito.
  • La nefropatia interessa fino al 40% dei diabetici e concorre alla DE con meccanismi vascolari, neurologici e con un danno testicolare responsabile di diminuzione del testosterone.
  • La neuropatia diabetica disturba la conduzione dei segnali nervosi e provoca la disfunzione erettile alterando la sensibilità, l’afflusso di sangue al pene e la contrazione della muscolatura del pavimento pelvico utile a ridurre il deflusso di sangue dall’organo.
  • L’ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia provocano aterosclerosi a sua volta responsabile di DE e più probabili nei pa- zienti diabetici con DE.
  • L’obesità è frequentemente associata al diabete, soprattutto di tipo 2 e, in questo caso, è all’origine della cascata di eventi che conduce sia alla DE che alla malattia cardiovascolare. Quando l’obesità si associa alla sindrome metabolica esse provocano un abbassamento del livello di testosterone che a sua volta provoca DE e aggrava l’obesità, la sindrome metabolica e il diabete.
  • Infezioni urinarie, ipertrofia prostatica benigna, iperattività vescicale, balanopostiti sono spesso associate al diabete concorrendo alla genesi della DE.
  • La depressione è due volte più frequente nei pazienti diabetici e, a sua volta, causa e conseguenza della DE; quest’ultima può essere ulteriormente aggravata dalla terapia con antidepressivi e il suo impatto sulla sessualità non deve mai essere sottovalutato.

2 Quali sono i principali tipi di trattamento?

La terapia della DE diabetica è incentrata sui farmaci orali ad azione diretta sull’erezione (sildenafil, tadalafil vardenafil e avanafil). La loro efficacia nei pazienti diabetici è ridotta a causa del danno indotto dalla malattia sul tessuto cavernoso, della concomitanza di altre terapie, della possibile riduzione del testosterone e oscilla tra il 41 e il 57% a seconda del tipo di farmaco e regime terapeutico utilizzato.

La terapia sostitutiva con testosterone ha finora dimostrato efficacia solo nei pazienti con bassi livelli di ormone, inferiori a 3 ng/mL. L’efficacia dei farmaci orali può essere potenziata dall’uso concomitante del vacuum device.

È evidente che il trattamento della DE nel Paziente diabetico non può avvenire senza la cooperazione dell’andrologo, dell’endocrinologo, del cardiologo, del neurologo, dello psichiatra, del sessuologo. Il controllo metabolico della malattia e il miglioramento dello stile di vita (dieta, esercizio fisico, calo ponderale) rappresentano il punto di partenza di ogni terapia.

Per alcuni farmaci antidiabetici è ipotizzata un'azione indiretta sulla DE:

  • la metformina sembra indurre vasodilatazione del pene e contrasto del sistema simpatico che regola la vasocostrizione; meno comprovata è la possibile azione favorente l’aumento del testosterone
  • il pioglitazone sembra esercitare un’azione inducente la riduzione del deflusso venoso dal pene e un aumento dell’efficacia di sildenafil (viagra)
  • per la glibenclamide è ipotizzata un’azione favorente l’afflusso di sangue al pene
  • l’insulina ha dimostrato effetti positivi sulla funzione erettile del ratto diabetico.


Se la terapia non funziona?

Nei pazienti senza risposta alla terapia orale sarà necessario prendere in considerazione l’iniezione endocavernosa di prostaglandina E1, più efficace della terapia orale ma di gran lunga più disagevole, o l’impianto di protesi peniena che rappresenta la soluzione definitiva alla DE.

Dott. Massimo Capone Dott. Massimo Capone
Dott.

Massimo Capone

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