Doppio mento: come risolvere questo fastidioso inestetismo?
Invecchiamento della pelle, esposizione solare, postura e stili di vita scorretti possono influire sulla comparsa del doppio mento. Scopriamo i trattamenti per eliminarlo.
Il doppio mento (o pappagorgia) è un inestetismo che interessa individui di tutte le età e può essere definito come un rilassamento dei tessuti del terzo inferiore del volto associato o meno ad un eccesso di tessuto adiposo.
Questa condizione è dovuta a molteplici fattori: invecchiamento, forza di gravità, danni solari, abitudini di vita scorrette e postura errata. Può presentarsi anche in persone normopeso e giovani, specialmente in coloro che hanno la mandibola poco sviluppata. La medicina estetica e la chirurgia plastica possono adottare diverse soluzioni per ovviare a questo inestetismo.
Indice
1 Quali sono i trattamenti di medicina estetica per il doppio mento?
Gli interventi di medicina estetica minimamente invasivi che permettono di migliorare questa zona, senza lasciare cicatrici e con un recupero post operatorio assente o minimo, sono:
- I fili di trazione: in caso di cedimenti non eccessivi e non accompagnati da presenza di tessuto adiposo si può ridurre il doppio mento utilizzando i fili di trazione a effetto biostimolante sul collagene. Vengono introdotte nel sottocute delle cannule sottili attraverso un microforo cutaneo; queste contengono il filo al loro interno ed esercitano una trazione che risolleva i tessuti con un effetto lifting naturale. Questi dispositivi si riassorbono nell’arco di nove/dieci mesi, ma si possono ripetere quando necessario. Il trattamento viene eseguito con una leggera anestesia locale e non lascia gonfiore e lividi. Il numero di fili usati varia a seconda della situazione di partenza.
- La radiofrequenza: attualmente la radiofrequenza migliore per tale problematica è il Morpheus8. Si tratta di un trattamento frazionato che sfrutta le onde radio “trasmesse” da micro aghi che penetrano in profondità nel tessuto sottocutaneo e generano calore controllato che permette di stimolare la produzione di nuovo collagene. Il risultato è il rimodellamento dei tessuti, un parziale scioglimento dell’adipe nelle aree trattate e una pelle dall’aspetto liscio e compatto. Il numero dei trattamenti dipenderà dallo stato iniziale della pelle e anche dai risultati che si vogliono ottenere. La procedura non è invasiva, quindi non ci sarà bisogno di tempi di inattività o recupero. Potrebbero presentarsi arrossamenti, gonfiori, lividi temporanei, microcroste o lieve dolorabilità per 5-6 giorni.
- Il filler e il botox: il classico filler di acido ialuronico è utile per ridefinire il contorno del viso e aiutarlo a recuperare la forma a “diamante”. L’effetto di riempimento e distensione è immediato e duraturo. Ovviamente sarà necessario ripeterlo dopo 7/10 mesi. Si può effettuare un pre trattamento con il botulino a livello del muscolo mentale in modo da rilassarlo e far lavorare di più i muscoli della parte superiore del volto massimizzando il risultato.
- La mesoterapia lipolitica: in caso di un deposito adiposo non eccessivo può essere utile la lipolisi, una procedura medicale che rimuove i depositi di grasso con qualche seduta ambulatoriale di iniezioni locali di acido decossicolico. La lipolisi può anche essere fatta prima delle procedure già menzionate.
2 E per quanto riguarda le soluzioni chirurgiche?
Nonostante la medicina estetica possa fare molto, vi sono alcune situazioni che restano appannaggio della chirurgia. La buona notizia è che nella maggior parte dei casi anche la chirurgia oggi può essere eseguita con metodiche meno invasive e quindi più rispettose dei tessuti e con convalescenza molto più rapida.
- La liposuzione: nel caso in cui l’accumulo di grasso localizzato sia importante, ma i tessuti siano comunque tonici la procedura più indicata è la liposuzione. La liposuzione tradizionale viene eseguita in anestesia locale con lieve sedazione e ricovero in day surgery. Le cannule aspirano gli adipociti in eccesso e in più provocano una leggera contrazione cicatriziale interna che aiuta a rendere compatto il tessuto. La zona si presenta gonfia e con probabili lividi per 10/15 giorni ed è necessario portare una guaina per almeno 4 settimane.
- La LESC: nel caso della Lesc (Lipoemulsione sottocutanea) le indicazioni sono praticamente sovrapponibili alla liposuzione, ma si effettua in sola anestesia locale in regime ambulatoriale e con tempi di recupero più brevi. Con l’apparecchiatura Lesc si veicolano gli ultrasuoni all’interno del cuscinetto adiposo, rendendo fluido il grasso che viene eliminato aspirandolo con una siringa o attraverso un massaggio.
- Il Lifting cervico-facciale: nella metodica tradizionale le incisioni scendono dal cuoio capelluto della zona temporale al margine anteriore del padiglione auricolare circondano il lobo dell’orecchio e proseguono in alto nel solco retroauricolare e da qui scendono in basso verso i capelli della nuca. Vengono riposizionati i tessuti muscolari del volto e del collo e asportata la cute in eccesso. L’intervento viene eseguito in anestesia generale, in regime di ricovero o in day surgery. Vi sono inevitabilmente delle cicatrici e il ritorno alla normale vita di relazione richiede almeno 3 settimane; tuttavia, nelle giuste indicazioni, si tratta dell’unica metodica che permette di riposizionare i tessuti molli facciali discesi, rilassati e sovrabbondanti.
- Il FaceTite: si tratta di un trattamento chirurgico mininvasivo nato specificatamente per la ridefinizione del contorno del terzo inferiore del viso e per contrastare il cedimento della linea mandibolare e del sottomento. Viene eseguito ambulatorialmente in anestesia locale, senza punti di sutura e con una ripresa della vita sociale dopo pochi giorni. Prevede l’introduzione di una cannula molto sottile che, utilizzando la radio frequenza bipolare, eroga calore permettendo la contrazione dei setti del tessuto adiposo e, quando necessario, aspira il grasso in eccesso.
Michela Salmaso
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