Qual è il regime alimentare che un diabetico può seguire per dimagrire
La dieta chetogenica ipocalorica (VLCKD) è indicata per persone in sovrappeso e diabetici.
Una persona in sovrappeso ed un diabetico possono seguire la stessa dieta? La risposta è sì! Approfondiamo il tema con il Dott. Scaldaferri.
La Dieta Chetogenica Ipocalorica (VLCKD) può essere seguita anche da chi ha il diabete?
Sì, è una novità che scardina il timore dei diabetici per i cosiddetti “corpi chetonici” (CC): l’innovazione ci viene da fonti autorevoli come l’ADA (American Diabetes Association) e la SIE, Società Italiana Endocrinologia, che con un documento ne regolano l’utilizzo.
In che cosa consiste la dieta?
Sfrutta i meccanismi fisiologici che si attivano nel nostro corpo per rifornirlo di energia durante un digiuno prolungato, fra cui bruciare grassi ed i loro residui metabolici, cioè i CC. Il digiuno, però, è problematico per il rischio di consumare anche le proprie proteine, con grave danno, e di non riuscire a bruciare i CC., rischio scongiurato dalla VLKCD.
In particolare, come si attua?
Con la VLKCD, il pasto comune è sostituito da alimenti ricchissimi in proteine ad alto valore biologico, ma ipoglucidici, ipolipidici ed ipocalorici (meno di 800 calorie). L’organismo è così spinto a bruciare i grassi “interni” producendo gran quantità di CC, ottima fonte di energia alternativa, non inquinante e gradita al nostro cervello (dà senso di sazietà ed euforia)!
Dove possono essere acquistati questi alimenti?
È un punto decisivo: i prodotti sostitutivi non sono “da banco”, ma si prendono solo con specifica prescrizione medica.
Quali sono i benefici che possiamo aspettarci?
Per i diabetici: riduce l’insulino-resistenza, la dose dei farmaci ed il livello glicemico. Per tutti un marcato calo di peso. Inoltre, migliorano lo stress ossidativo, l’infiammazione, l’assetto lipidico, la pressione, il “fegato grasso” (Steatosi Epatica), la libido nel maschio (per aumento del testosterone) ed i fattori di rischio cardiovascolare. Si registrano poi buoni effetti metabolici in menopausa.
Possiamo quindi considerarla una dieta miracolosa?
No. È da considerare un programma educazionale che si propone dimagramento e acquisizione di corretti stili di vita per mantenere i risultati raggiunti: il percorso è articolato in più tappe di durata differente fino all’autonomia ed equilibrio alimentare: utile per chi si proponga di perdere 5 o 15 kg o anche più, e non riprenderli più.
Ennio Scaldaferri
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