La dieta salva prostata: tanti pomodori e broccoli
Il rischio di tumore cala mangiando verdure, vitamine, pesce.
A tavola si protegge la prostata. Si riduce il rischio di ammalarsi di tumore e, nel caso in cui il cancro si sviluppi lo stesso, se ne rallenta la progressione. L’importante è mangiare gli alimenti giusti.
Quali? Soprattutto pomodori e broccoli.
E’ la conclusione di uno studio realizzato da un’équipe di ricercatori australiani, che ha passato in rassegna una serie di lavori precedenti, pubblicati dagli Anni 90 a oggi. Ne è emerso che, in generale, un´alimentazione ricca di grassi, carni lavorate e grigliate e formaggi si lega a un rischio più alto di sviluppare il cancro alla prostata. Al contrario, gli uomini che mangiano molte verdure, vitamina E, soia, pesce e acidi grassi omega 3 sembrano avere un rischio più basso di ammalarsi.
Inoltre, un´alimentazione di questo genere può aiutare a rallentare la progressione del tumore negli uomini che già hanno il cancro alla prostata.
Il ruolo della dieta nel cancro alla prostata non è pienamente compreso dai medici e gli studi condotti su singoli cibi o sostanze nutritive (latticini, calcio, pomodori, licopene) sono giunti a conclusioni contrastanti.
Tuttavia, pur mancando prove definitive, la dieta è in grado di influire sul rischio di cancro alla prostata.
Mangiare carne grigliata o lavorata o latticini più di cinque volte a settimana si associa a un rischio maggiore di cancro alla prostata, mentre il rischio diminuisce o la malattia progredisce più lentamente se l´alimentazione abbonda di pesce, acidi grassi omega 3 (che si trovano per esempio nei semi di lino), pomodori e broccoli.
Testo: Staibene.it
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