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Cellulite: perché compare e come curarla in modo efficace

Cellulite: perché compare e come curarla in modo efficace

La cellulite è un problema che colpisce molte donne e che va trattato in modo globale. Ne parliamo con la Dott.ssa Maria Rita De Faveri, dietologa, Medico Esperto e Consulente in medicina estetica.

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Pelle a buccia d’arancia, cellulite, cute a materasso sono tutti termini che si riferiscono a un inestetismo molto diffuso, che colpisce circa l’85% delle donne.
Compare principalmente dopo l’età dello sviluppo su cosce, fianchi, glutei e addome con un caratteristico aspetto composto da cavità e irregolarità della pelle che hanno dato origine ai nomi con cui è conosciuta.

Anche se in passato è stata considerata un accumulo di grasso fisiologico nella donna, in previsione di gravidanza e allattamento, gli studi degli ultimi anni l’hanno classificata come patologia.

1 Cos’è davvero la cellulite?

La PEFS, acronimo di “Pannicolopatia edemato fibro-sclerotica”, detta comunemente “Cellulite”, non è solo un inestetismo cutaneo, ma una vera e propria patologia.

Va distinta dall'adiposità localizzata in cui invece si verifica un accumulo di grasso profondo, non degenerato, che si localizza, ad esempio, nella regione dell'anca o nella regione interna delle ginocchia e che può essere presente anche in donne magre.

Va distinta, inoltre, dalla ritenzione idrica che comporta un ristagno di liquidi nel sottocute con stasi a carico degli arti inferiori, gonfiore e senso di pesantezza. Può essere associato, ad esempio, a un’alterata circolazione venosa o linfatica, ma, nella maggior parte dei casi, è determinata da uno stile di vita sbagliato (sedentarietà, dieta  non equilibrata, ecc).

In alcuni casi, tuttavia, può essere un segno di patologie importanti quali cardiopatia o insufficienza renale che necessitano di una diagnosi e di una terapia farmacologica.

2 Quali sono le cause della cellulite?

La cellulite è un segno esteriore: la tanto temuta “buccia d’arancia” o “cute a materasso” è il risultato di un'alterazione dell’ipoderma, lo strato più profondo della cute.

È la conseguenza di processi che coinvolgono:

  • il tessuto adiposo, cioè il grasso sottocutaneo superficiale
  • la microcircolazione venosa e/o linfatica
  • il tessuto di sostegno con iniziale ritenzione di liquidi, infiammazione e successiva formazione di noduli talvolta dolorosi

Può contribuire alla sua formazione anche una riduzione del tono e della vascolarizzazione muscolare sottostante.

È presente quasi esclusivamente nel sesso femminile, in genere dopo la pubertà o in gravidanza per l'azione degli estrogeni e prevalentemente nelle donne di etnia causasica.
Si sviluppa, quindi, per cause genetiche legate a caratteristiche anatomiche, ormonali e metaboliche e, per ciò, non modificabili, sulle quali agiscono fattori che favoriscono e/o scatenano la patologia.

Questi fattori, invece, sono modificabili e prevenibili, almeno in parte, soprattutto se si interviene presto, magari già in adolescenza.

I fattori favorenti possono essere:

  • squilibri ormonali, anche in assenza di vere patologie, che riguardano non solo gli estroprogestinici, ma anche l’ormone tiroideo, l’insulina e gli ormoni surrenalici
  • assunzione di estro-progestinici (anticoncezionali o altra terapia ormonale estro-progestinica o estrogeni contenuti in alimenti di origine animale)
  • abitudini alimentari scorrette che prevedono l'eccessivo consumo zuccheri, di grassi saturi o di sale (che favoriscono la deposizione di adipe localizzato e/o ritenzione di liquidi) oppure, al contrario, diete ipocaloriche eccessive o ripetute o ipoproteiche o iperproteiche
  • sedentarietà
  • difetti  posturali o una posizione corporea scorretta come quella seduta o con gambe accavallate tenuta per molte ore di seguito
  • abbigliamento costrittivo (ad esempio jeans stretti) o calzature troppo strette o con tacco oltre i 5 cm
  • muscolatura poco tonica
  • stipsi 
  • disbiosi (alterazioni della composizione della flora batterica intestinale)
  • stress 
  • riposo notturno insufficiente
  • abbassamento del tono dell'umore che può portare cambiamenti delle abitudini alimentari e dello stile di vita in generale
  • fumo, per l'azione di vasocostrizione e la riduzione dell’ossigenazione

3 La cellulite dipende dall'alimentazione?

Come abbiamo visto la cellulite non si accompagna necessariamente a sovrappeso od obesità e, pertanto, la scelta di adottare subito delle diete ipocaloriche non è sempre la strategia giusta.

È utile, invece, valutare con il Nutrizionista o il Medico Estetico il valore dell'Indice di Massa Corporea, il rapporto tra massa magra e massa grassa, sottoponendosi a una impedenziometria e le misure antropometriche (vita, fianchi, cosce, ginocchia, addome).

Sarà lo specialista a valutare la necessità o meno di una dieta personalizzata che non faccia perdere peso se non necessario. 

In caso di sovrappeso è utile una dieta che non faccia perdere massa muscolare, ma grasso.

4 Come prevenire e curare la cellulite?

Per prevenire e curare la cellulite è necessaria una dieta, adeguata al fabbisogno personale, di calorie e di nutrienti, varia e bilanciata, senza esclusione di alimenti. 

Un punto importante è distribuire le calorie nell'arco della giornata e ridurle nel pasto serale. 

È necessario rispettare il giusto equilibrio tra i macronutrienti (carboidrati, grassi e proteine) e un sufficiente apporto di micronutrienti (vitamine, sali minerali e antiossidanti), di fibra e di acqua.

Il modello di dieta raccomandabile è senz'altro quello della dieta mediterranea, basata su alimenti vegetali quali:

  • cereali
  • frutta
  • verdura
  • legumi
  • frutta secca
  • olio extravergine di oliva
  • pesce e sul moderato consumo di pollame, uova, latticini

Una dieta ricca, quindi, di carboidrati complessi e integrali e povera di grassi saturi e di zuccheri.

Preferire i cereali integrali che, se abbinati ai legumi, rappresentano una buona sostituzione di carne o pesce. Preferire le carni bianche, scegliere il pesce 2-3 volte alla settimana (specie il pesce azzurro ricco di Omega 3), consumare ogni giorno 2 porzioni di verdura e 3 porzioni di frutta (ricca di vitamina A, C e antiossidanti) alternando la scelta secondo la stagionalità e alternando i colori. 

È importante anche il consumo di frutti rossi che aiutano il microcircolo, il consumo  moderato, anche giornaliero, di frutta secca, di semi oleosi e di olio extravergine di oliva (ricchi in acidi grassi polinsaturi e di antiossidanti quali la vitamina E).

Evitare i cibi processati o ricchi di additivi chimici.

5 L’attività fisica aiuta a eliminare la cellulite?

E' importante svolgere un'attività fisica aerobica regolare ed esercizi finalizzati al rinforzo muscolare e al drenaggio venoso e linfatico delle regioni interessate dalla cellulite, magari con l'aiuto di un personal trainer.

È importante:

  • adottare uno stile di vita attivo
  • evitare la sedentarietà
  • inserire nella propria giornata lavorativa alla scrivania, qualche esercizio fisico (deskercise).

6 I trattamenti di medicina estetica per la cellulite

Attualmente esistono molti trattamenti per la cura della cellulite, con finalità lipolitica o sul microcircolo, anche combinati in protocolli personalizzati.

Sarà lo specialista dopo un’accurata anamnesi e un esame obiettivo a diagnosticare il tipo, lo stadio della cellulite e a suggerire il trattamento più indicato illustrandone le modalità.

In questa relazione ne prenderò in considerazione solo alcuni tra quelli impiegati più frequentemente in molti studi medici.

La mesoterapia (intradermoterapia)

È una metodica che consiste nella somministrazione mediante microiniezioni nel derma (strato intermedio della cute) con aghi di 4 o 6 mm, nell’area interessata, di piccole dosi di uno o più farmaci ad azione lipolitica, vasoattiva, drenante o tonificante.
Questa via di somministrazione riduce al massimo la diffusione sistemica del farmaco che si concentra dove è necessario. 

Il numero e la frequenza delle sedute sono variabili in rapporto all’entità del problema. Dopo un ciclo iniziale (di solito con sedute settimanali) si possono effettuare sedute di mantenimento più distanziate.

La carbossiterapia

È una metodica terapeutica che consiste nell'iniezione sottocutanea di anidride carbonica medicale a scopo terapeutico mediante degli aghi sottili. È molto efficace soprattutto se associata alla mesoterapia.

La carbossiterapia agisce sul microcircolo riattivando i capillari malfunzionanti e aumentando in questo modo la percentuale di ossigeno negli stessi. Ha, inoltre, un’azione sui lipociti:

  • riduce gli accumuli di grasso
  • migliora l’elasticità cutanea
  • favorisce un ringiovanimento del derma 

Produce, inoltre, un beneficio sulla sintomatologia riducendo il senso di gonfiore e di pesantezza.

Sono necessarie diverse sedute, di solito con frequenza settimanale.

La massoterapia e il linfodrenaggio manuale

Il massaggio anti-adipe e anti-cellulite, eseguito da mani esperte, stimola la circolazione sanguigna migliorando l'ossigenazione cellulare e il trofismo della cute.

Il linfodrenaggio manuale (metodo originale del dr. Vodder) è un trattamento molto utile in Medicina Estetica. Agisce sulla componente liquida della cellulite e ha anche un’azione antalgica in caso di dolore.
Se associato a mesoterapia va effettuato prima della seduta mesoterapica o dopo alcuni giorni, per non eliminare i farmaci somministrati in loco. 

La seduta richiede  molto tempo e deve essere eseguita da personale preparato. Può essere associato alla massoterapia.

I trattamenti termali

Possono essere utili, meglio ancora se eseguiti durante un soggiorno presso un centro di talassoterapia. Comprendono: 

  • la ginnastica e i percorsi vascolari
  • la balneoterapia
  • l’idromassaggio
  • la fangoterapia
  • la terapia idropinica

Possono essere anche complementari ad altri trattamenti medico-estetici e molto efficaci nel programma di mantenimento.

7 Quali integratori e rimedi naturali per la cellulite?

Qualora la dieta sia equilibrata e varia non è necessario integrarla con preparati a base di vitamine o antiossidanti, tuttavia può essere d'aiuto l'utilizzo di estratti vegetali sotto forma di tisane o di compresse con proprietà:

  • drenanti (tarassaco, pilosella, betulla)
  • depurative (tarassaco e bardana, carciofo)
  • stimolanti il metabolismo tessutale (alghe)
  • con azione sul microcircolo (mirtillo nero, centella, vite rossa).

Anche per questi prodotti, come per i farmaci è necessario valutare le eventuali controindicazioni.

8 Le creme anticellulite funzionano?

Le creme anti-cellulite, formulate con complessi di principi attivi drenanti o con azione lipolitica (caffeina e L-carnitina) non fanno miracoli, ma, se applicati con regolarità, possono apportare beneficio sull'aspetto della cute che può risultare più idratata, liscia ed elastica, ma questo effetto si riduce alla loro sospensione.

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