La rinoplastica: in cosa consiste quest’intervento
Chi decide di sottoporsi a un intervento di rimodellamento del naso, lo fa in genere per ragioni estetiche o per disturbi della funzionalità respiratoria.
La rinoplastica è un intervento di Chirurgia Plastica che va a rimodellare e modificare l’aspetto del naso. Questo tipo di intervento è uno dei più richiesti nell’ambito della Medicina Estetica.
Chi decide di sottoporsi ad un intervento di rinoplastica è mosso principalmente da ragioni estetiche, soprattutto in caso di:
- naso poco armonioso,
- naso deforme;
- presenza del gibbo.
Non mancano casi in cui si ricorre alla rinoplastica per migliorare le proprie funzionalità respiratorie, magari alterate da incidenti o traumi.
L’iter verso l’intervento di rinoplastica
Decidere di sottoporsi a questo tipo di intervento comporta una visita preliminare dal medico chirurgo che valuterà insieme all’interessato le modalità dell’intervento e le strategie più consone al caso. In questa prima fase, il chirurgo punterà a conoscere il paziente e valutare la motivazione che lo spinge a sottoporsi a questo tipo di intervento. Si cercherà di instaurare un rapporto di fiducia e sincerità, fondamentale dal punto di vista psicologico.
Nel caso in cui il medico vedrà una reale volontà - e necessità – d’intervento fisserà insieme al paziente una data utile per l’operazione e si procederà con le analisi preliminari.
La rinoplastica
L’intervento non richiede il ricovero ospedaliero, tanto che in molte strutture viene effettuato in regime di Day Ospital.
La rinoplastica viene effettuata di norma in anestesia generale, non mancano però casi meno complessi e tecniche specialistiche in cui non è inconsueta l’anestesia locale.
Rispetto al passato, le tecnologie a disposizione e le procedure oggi impiegate permettono di minimizzare i rischi e gli effetti collaterali post intervento.
Durante l’operazione al naso, il chirurgo interverrà per aumentare o ridurre le dimensioni. Nel primo caso verrà sottratto del tessuto o del materiale (come nel caso del gibbo), nel secondo caso verranno impiegati degli innesti.
Le due tecniche principali sono indicate con i termini:
- Aperto: alcuni tagli vengono fatti all’esterno del naso;
- Chiuso: i tagli e le incisioni vengono praticate all’interno e non risultano visibili.
A seconda della necessità e della finalità dell’intervento, il chirurgo plastico potrà intervenire sia sulla cartilagine sia a livello di tessuto osseo.
Durante una rinoplastica di rimodellamento, ad esempio, lo specialista agirà a livello di tessuto molle, separandolo dalla parte sottostante e lasciando campo libero sull’osso e la cartilagine.
Il post intervento
Il post operatorio non prevede di norma una lunga convalescenza, i pazienti possono essere dimessi già poche ore dopo l’intervento.
Si possono verificare:
- Mal di testa
- Formazione di ematomi
- Gonfiore del viso
- Lividi intorno agli occhi
- Dolore
Il chirurgo provvederà durante la rinoplastica ad inserire all’interno delle cavità nasali degli appositi tamponi che contribuiscono a stabilizzare il setto. Esternamente viene applicata una stecca che previene deformazioni e cicatrizzazioni errate.
I soggetti sottoposti a rinoplastica possono tornare alle normali attività quotidiane dopo 1 o 2 settimane.
È importante avvalersi dei farmaci prescritti dallo specialista e di eventuali creme nasali che aiutino la cicatrizzazione.
I punti e i tamponi vengono rimossi nel giro di una settimana dall’intervento ed è consigliabile presentarsi alla visite di controllo per verificare la riuscita della rinoplastica e scongiurare eventuali effetti indesiderati (come la presenza di infezioni).
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