Il lifting del viso: cos’è e quali sono i vantaggi
Un intervento che può riportare freschezza e tonicità ai tratti del volto. Ne parliamo con il Dott. Alessandro Gatti, specializzato in chirurgia estetica.
Intervento d’elite negli anni 80 il lifting del volto ha continuato una crescita costante nel tempo, tanto da diventare negli ultimi 5 anni uno degli interventi chirurgici che eseguiamo settimanalmente.
Questo costante incremento è soprattutto legato all’evoluzione chirurgica ed estetica del lifting, che consente risultati inequivocabili e duraturi nel tempo, caratterizzati da armonia ed eleganza con un ringiovanimento del volto che non altera le linee fisiognomiche originarie, mantenendo espressività proprie e peculiari tipiche di ogni singolo soggetto femminile o maschile che sia.
Indice
1 In cosa consiste il lifting chirurgico del volto?
Molti di fronte a risultati correttivi di un volto che non siano armonici, ma gretti e decisamente deformanti, pensano di trovarsi di fronte a un lifting mal riuscito se non pessimo: ma attenzione, il face lifting, soprattutto nella sua versione vera, cioè con Smas o in Deep Plane è una tecnica chirurgica molto raffinata e di non facile esecuzione, con una curva di apprendimento molto lunga.
Sono pochi, quindi, i chirurghi che eseguono non una semplice asportazione di un po’ di pelle in eccesso, ma un’attenta ridistribuzione del piano muscolare più superficiale del volto con trasposizione e fissaggio dello stesso verso l’alto, cui consegue una ridistribuzione della pelle in armonia con la nuova e ritrovata tonicità muscolare.
Quindi il lifting rappresenta un lavoro sartoriale che adatta i tessuti invecchiati e scivolati verso il basso alla struttura scheletrica originaria. Da qui è facilmente intuibile come, se eseguito correttamente, non può assolutamente alterare proporzioni e fisiognomica di ogni singolo viso.
2 I vantaggi rispetto alla medicina estetica
I tentativi di distensione di una cute lassa, svuotata e scivolata, attraverso una dissennata medicina estetica di riempimento che altera i volumi, l’armonia e le proporzioni dei visi, determinano un allargamento del volto che nella maggioranza dei casi, invece, in origine era un triangolo con l’apice verso il basso (mento).
I tessuti sottoposti a questi tentativi di distensione con introduzione di sostanze che richiamano i liquidi si gonfiano in modo quasi sempre esagerato soprattutto nella zona sottozigomatica.
Si deve cercare di capire che ogni indicazione di trattamento è sostenuta dalle condizioni specifiche dei tessuti che definiscono un viso in tutte le sue peculiarità e che le indicazioni legate all’utilizzo della medicina estetica non sono sovrapponibili a quelle legate alla chirurgia e viceversa.
Ogni tipologia di correzione è conseguenza dell’obiettività clinica analizzata in assoluto rigore scientifico, le forzature non produrranno mai risultati armonici ed eleganti.
Per quanto riguarda i fili di trazione, ricordate che questi danno risultati accettabili solo in quei visi in cui vi sia un lievissimo rilassamento dermo cutaneo.
3 Come si esegue il face lifting?
Noi eseguiamo il face-lifting in anestesia locale assistita, il che significa che il paziente dorme tranquillamente, ma senza essere intubato. Con l’infiltrazione di anestetico locale il dolore praticamente è assente per tutto l’intervento e nel postoperatorio si può identificare nella maggior parte dei casi come un fastidio.
Alla fine medichiamo il paziente con un caschetto di morbidi pad, tale caschetto viene rimosso l’indomani, nell’occasione si effettua uno shampoo ai capelli, si deterge il viso e si dimette il paziente senza alcuna medicazione.
Il post-operatorio
A distanza di 6-7 giorni rimuoviamo i punti di sutura della blefaroplastica che nel 90% dei casi accompagna sempre il face-lifting e dopo 10 giorni rimuoviamo completamente le altre suture, per cui il paziente può iniziare la sua vita di relazione camuffando il rossore iniziale delle cicatrici. Queste, nel giro di 2-3 settimane, diventano poco visibili e nel giro di due mesi appena percettibili, anche perché in parte nascoste tra i capelli e dietro l’orecchio.
Il risultato ottenuto continua a migliorarsi per 6-8 mesi dopo l’intervento per la retrazione cutanea spontanea che si verifica dopo lo scollamento cutaneo.
4 Quanto dura l’effetto dell’intervento?
La durata nel tempo, quindi il mantenimento dei risultati ottenuti, consente 10-12 anni di stabilità dello stesso e l’eventuale correzione poi si basa semplicemente in un leggero lifting superficiale in quanto la stabilità del riposizionamento muscolare è pressoché inalterata nel tempo.
In sintesi, possiamo definire il face-lifting come il miglior contrasto agli effetti della forza di gravità e dell’invecchiamento dei tessuti molli del volto.
Attraverso la riverticalizzazione dei tessuti, soprattutto quelli componenti il Sistema Muscolo Aponeurotico Superficiale (SMAS) e comunque anche lo strato dermocutaneo, si riporta il viso ai rapporti strutturali che lo stesso aveva nel passato.
È chiaro che comunque la pelle non può esser quella dei 30 anni, in quanto ad elasticità e compattezza, ma per quanto riguarda posizione e definizione delle linee fisiognomiche, assolutamente sì.
Ad ogni singolo paziente viene comunque accuratamente spiegato l’iter chirurgico e postchirurgico derivante dalle sue caratteristiche morfologiche e allo stato trofico dei suoi tessuti, consigliando anche quei trattamenti di medicina estetica che possono amplificare i risultati ottenuti dall’aspetto chirurgico.
Questi trattamenti puntano soprattutto al miglioramento della texture della cute ed al compattamento della stessa, per un risultato complessivo di grande livello.
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