Paradenti e sport: come evitare i traumi ai denti
Accessorio di protezione inutile e ingombrante, oppure funzionale e personalizzato?
I traumi facciali sono sempre più frequenti, anche in sport considerati non pericolosi, ed interessano prevalentemente le strutture masticatorie. Secondo l’ISTAT, in Italia circa 34 milioni praticano un’attività sportiva. Il 20% di tutti i traumi che interessano il cavo orale sono associati ad eventi sportivi. Tra i fattori di rischio si hanno le malocclusioni dentali, infatti si è osservato che maggiore è il disallineamento dentale peggiore è il danno in caso di trauma accidentale.
In cosa consiste esattamente un paradenti?
Il paradenti è un dispositivo di protezione per labbra, denti, gengive e le strutture circostanti. In commercio si trovano 3 tipi diversi di paradenti:
· Di dimensioni standard e poco adattabili;
· In materiale termoplastico che, una volta riscaldati in acqua bollente, si adattano inserendoli in bocca;
· Prodotti in base alla conformazione delle arcate dentarie da parte di un professionista abilitato: l’Odontoiatra.
Quindi un qualsiasi paradenti può andare bene, purché dia protezione ai denti?
I paradenti commerciali non presentano una buona adattabilità alle arcate dentarie: essendo forniti in misure standard (adulto e bambino), la protezione dei denti è praticamente inesistente. Creano problemi di respirazione e concentrazione per l’atleta perché non stabilizzati nel cavo orale. Non presentano contatti uniformi con l’arcata dentale antagonista a quella in cui sono applicati: in caso di trauma, potrebbero causare problematiche ancor maggiori, legate alle basi ossee e all’articolazione temporo-mandibolare. Questo genere di dispositivi, che creano dei precontatti dentali, se utilizzati tutti i giorni possono portare a dei movimenti indesiderati degli elementi dentari. Per concludere, i paradenti commerciali, non essendo congrui rispetto alle arcate dentarie, possono creare traumi a livello dei tessuti molli.
I paradenti preformati termoplastici possono essere una buona alternativa?
Permettendo la creazione di uno stampo delle arcate dentarie potrebbero sembrare una buona soluzione. Però, obbligando l’atleta a creare in maniera autonoma il proprio morso si possono creare dei malposizionamenti della mandibola rispetto alla posizione corretta. Possono richiedere dei ritocchi in alcune parti che dessero eccessivo ingombro: le zone posteriori tendono ad appiattirsi non dando più alcuna ritenzione del paradenti ed un’usura precoce. Valutato il rapporto costo-beneficio, non li riteniamo una soluzione valida.
Il paradenti è un manufatto con importanti ripercussioni sulla salute delle strutture oro-facciali. In quanto tale, deve essere progettato e costruito da un professionista sanitario: nella fattispecie un Odontoiatra in collaborazione con un odontotecnico.
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