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Patologie della bocca senza sintomi: che fare?

Patologie della bocca senza sintomi: che fare?

L’assenza di sintomi può portare a trascurare alcune malattie della bocca.

Dott. Luigi Barzan

Le malattie che provocano dolore o semplice fastidio ci spingono a rivolgerci al medico di Medicina Generale o ad uno specialista, in modo da iniziare una cura. Ci sono però patologie che causano pochi o nessun disturbo, e che quindi possono essere trascurate.
 

Quali sono le malattie più comuni che possono colpire la bocca?

Sono molte, ma le più comuni sono la candidosi acuta e cronica, il lichen, la leucoplachia, l’eritroplasia ed il carcinoma iniziale.


Cos’è la candidosi?

È la forma più frequente ed è causata da un fungo microscopico (Candida Albicans). È comune nei bambini e si verifica quando le difese immunitarie sono diminuite, dopo terapie antibiotiche o cortisoniche, oppure a seguito di un uso prolungato di farmaci per via inalatoria per patologie broncopolmonari (foto 1). Nella forma cronica può portare ad atrofia delle papille della lingua con perdita del gusto ed a fissurazioni degli angoli delle labbra (foto 2). Si associa alla candida anche la glossite rombica (foto 3) e la lingua villosa (foto 4).


Da cosa è causato il lichen?

Il lichen (foto 5) non ha ancora una causa nota, non è contagioso. Il suo significato di lesione precancerosa è controverso, ma comunque in sua presenza si raccomanda di non fumare per non facilitare l’insorgenza di un tumore.


Il termine leucoplachia esattamente che cosa significa?

Vuol dire “macchia bianca” (foto 6 e 7). Ce ne sono di diverso tipo e sono causate il più spesso da un traumatismo cronico dentario, dal fumo oppure dall’associazione del fumo con l’abuso di bevande alcoliche. Vanno diagnosticate e trattate precocemente perché, se trascurate, hanno una discreta tendenza a trasformarsi in tumore.

E l’eritroplasia?

La parola significa “macchia rossa” (foto 7). Le cause sono le stesse della leucoplachia (traumatismo cronico, fumo, alcol) ma è ancora più elevata la tendenza alla degenerazione tumorale. Di qui, ovviamente, l’importanza della diagnosi e trattamento precoci.

Il carcinoma è già un tumore vero e proprio?

Proprio così: il carcinoma, nella sua fase molto iniziale, è piccolo e superficiale (foto 8) e può non dare sintomi o provocare disturbi assolutamente minimi e quindi trascurati. È ovvio che soprattutto in questi casi la diagnosi deve essere tempestiva per evitare che il carcinoma si ingrandisca e si diffonda alle ghiandole linfatiche del collo, rendendo necessarie terapie aggressive e talora invalidanti.
 

Ci sono altre “anomalie” che possiamo scoprire nella nostra bocca?

Assolutamente sì! Ne cito due frequenti, che di solito sono asintomatiche, che non sono malattie vere e proprie e che non richiedono nessun trattamento: la lingua a carta geografica (foto 9) e la presenza di ghiandole sebacee ectopiche (Fordyce) (foto 10).
 

Cosa ci consiglia per prevenirle?

Evitare qualsiasi forma di traumatismo dentario cronico, denti rotti o con cuspidi taglienti; non fumare o, se proprio non si riesce a smettere, farlo il meno possibile e farsi visitare bocca e gola da uno specialista una volta all’anno; evitare l’uso eccessivo di bevande alcoliche (vino, birra, liquori); curare l’igiene dentaria; fare, una volta al mese, un’ispezione accurata di tutta la bocca davanti allo specchio.
 

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