Mangiarsi le unghie: cos'è l'onicofagia
L'onicofagia consiste nell'abitudine di rosicchiarsi le unghie in momenti di stress o di eccitazione oppure, all'opposto, nei momenti di noia o d'inattività.
Questo vizio è considerato un "disturbo del controllo degli impulsi" e appartiene ai tipici comportamenti nervosi e compulsivi che comprendono abitudini come la suzione del pollice, strapparsi le pellicine intorno alle unghie o mordicchiarsi le labbra.
I danni del mangiarsi le unghie
L'onicofagia è correlata anche alla patologia dentale e può portare a lesioni gengivali, usura degli incisivi, riassorbimento radicolare apicale e malocclusione dei denti anteriori, oltre a facilitare la diffusione d'infezioni alla bocca.
In particolare, durante e soprattutto dopo la Terapia Ortodontica la forza incongrua esercitata è in grado di influenzare negativamente lo spostamento dei denti. Ultimo danno ai denti, non trascurabile, che può conseguire dall'abitudine di mangiarsi le unghie è la carie, poiché viene intaccata la sostanza adamantina. L'ingestione dei residui ungueali può provocare anche problemi allo stomaco.
Diverse sono le misure di trattamento che possono aiutare a smettere di mangiarsi le unghie: alcune persone possono risolvere il disturbo spontaneamente per la paura di sviluppare infezioni o per la volontà di avere un aspetto più curato, mentre altri soggetti si concentrano sul cambiamento dei comportamenti. Come regola, nessun trattamento è necessario per i casi lievi di onicofagia.
Il trattamento più comune, economico e ampiamente disponibile, prevede l'applicazione di uno smalto di sapore amaro, che scoraggia l'abitudine di mangiarsi le unghie. Il gusto sgradevole ricorderà di fermarsi ogni volta che si portano le mani alla bocca.
Mantenere le unghie tagliate è un'altra misura utile, in modo tale che gli angoli che sporgono o le cuticole non rappresentino una tentazione. La cosmesi (trattamento di ricostruzione delle unghie) può aiutare a superare gli effetti sociali dell'onicofagia. Iniziare a praticare una costante attività sportiva può contribuire a scaricare rabbia e tensione, così come provare le tecniche di gestione dello stress.
Una valida alternativa per risolvere il problema dell'onicofagia consiste nel chiedere al paziente di masticare un chewingum senza zucchero, oppure un bastoncino di liquirizia, quando sente la necessità di mordere le unghie o si trova in una condizione di particolare tensione. Questo rimedio consente di tenere la bocca occupata e rende l'abitudine difficile da praticare.
Altri articoli di Odontoiatria
Newsletter
Iscriviti alla newsletter
Scarica l'ultimo numero della rivista Medicina Moderna e rimani sempre aggiornato sui webinar e tutte le iniziative in tema di salute