Ritorna l'ora solare. Quali ripercussioni può avere sulla qualità del sonno?
Il Dr. Roberto Serra, specialista in Medicina Interna, ci spiega come affrontare il cambio dell'ora
Ad ogni cambio dell'ora ci ritroviamo a porci la stessa domanda: le lancette vanno spostate in avanti o indietro? Fortunatamente, almeno in questi casi, la tecnologia ci è venuta in aiuto e la maggior parte dei dispositivi si sincronizza automaticamente. Sarà comunque utile sapere che fra la notte di sabato 26 ottobre e la mattina di domenica 27 ottobre 2024 si dovranno spostare le lancette - almeno metaforicamente - indietro di un'ora, dalle 03:00 alle 02:00 del mattino, passando dall'ora legale a quella solare.
Quali effetti ha il cambio dell'ora?
Oltre al sopracitato dubbio amletico, a destabilizzarci sono anche, e soprattutto, gli effetti che questo cambiamento comporta sulla qualità del nostro sonno. Il cambio dell'ora, infatti, “è legato ai meccanismi della melatonina, che risultano essere più lenti, quindi per la prima settimana avremo questo tipo di scompenso, perché ci si sentirà più assonnati al mattino", spiega il Dr. Roberto Serra, specialista in Medicina Interna.
Per non cominciare stanchi o addirittura esausti la nuova settimana, è pertanto utile seguire dei piccoli accorgimenti, ma senza fretta, perché per ottenere una risincronizzazione ottimale, prosegue il medico, “ci vuole tanta pazienza, e comunque si tratta pur sempre del cambio di un'ora, e non di un cambiamento radicale come capita a un viaggiatore con molte ore di jet lag sulle spalle”.
Cosa fare per riprendersi dal cambio dell'ora?
Quello che può davvero fare la differenza in questi casi è resettare la propria routine partendo proprio dall'orario in cui ci si corica. "Obbligarsi ad andare a letto a un orario il più possibile consono - anche se non si ha sonno - e mettersi a letto e provare a dormire", spiega Serra, "è il primo passo per affrontare questo cambiamento". Se però questo risultasse complicato, soprattutto in quegli individui che soffrono già di insonnia, così come le persone anziane, è possibile optare per l'assunzione della melatonina e, in quei casi più complessi, dei farmaci ipnoinducenti, ma sempre sotto il consiglio e la prescrizione del medico.
Dei benefici si possono riscontrare anche in attività come lo yoga e la meditazione, veri toccasana per conciliare il sonno: “queste attività sono utili sempre, indipendentemente dal cambio dell'ora; inoltre, un'attività un po' più consistente come la camminata o la camminata alternata alla corsa, attività che quindi vanno a stancare un po' di più il corpo, possono aiutare davvero molto le persone che accusano questo brusco cambiamento (e maggiormente gli insonni)" sottolinea il medico.
Ultimo fattore, ma non meno importante da tenere in considerazione, è l'alimentazione. Secondo lo specialista, infatti, "è importantissimo cenare a un orario regolare e possibilmente presto", in particolar modo in questi giorni, questo perché cenare con regolarità e non a tarda ora permette alla digestione di avere il tempo di attivarsi e, gradualmente, verso le ore notturne, di ridurre la sua attività, favorendo così un sonno migliore.
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