Sofferenza neuromuscolare: la tecnica Strain Counterstrain
Questa terapia combina approccio farmacologico e trattamento fisioterapico-osteopatico per risolvere dolori di tipo neuromuscolare.
Dolori cervicali irradiati al braccio e dolori alla zona inferiore della schiena che si propagano alla gamba sono espressioni di una sofferenza di origine radicolare. L'elettromiografia degli arti superiori e inferiori è utile per una diagnosi efficace e, di conseguenza, una terapia idonea.
I sintomi più frequenti di una sofferenza a livello neuromuscolare
Generalmente si presenta con cervicobrachialgia agli arti superiori, e lombosciatalgia agli arti inferiori. Spesso, il paziente si rivolge al medico per un dolore localizzato al rachide cervicale o lombare, che si irradia attraverso le radici spinali fino agli arti con un dolore nevralgico simile a una scossa, di durata variabile e accentuato da pressione, piegamenti o stiramento con manovre specifiche.
Possono presentarsi anche alterazioni della sensibilità lungo gli arti, o difficoltà nei movimenti di flessione, estensione, rotazione, inclinazione del rachide cervicale (collo) o lombare (bassa schiena).
La diagnosi
Si integrano i dati clinici con la risonanza magnetica o imaging mirato della colonna cervicale e/o lombosacrale, e con lo studio elettromiografico degli arti.
L'elettromiografia si svolge attraverso due step: analisi neurografica con elettrodi di superficie per la valutazione dei tronchi nervosi sensitivi e motori e miografia propriamente detta con aghi elettrodi posizionati nel ventre muscolare per l'analisi della funzione muscolare. Viene valutata l'attività a riposo e sotto sforzo dei muscoli indicatori di segmento, in modo da stabilire con sufficiente precisione l'area di lesione e se la sofferenza è in fase acuta, subacuta o cronica.
L'approccio alla terapia
La terapia può essere di tipo chirurgico, in caso di deficit neurologici invalidanti o dolore che non si risolve, o medico-fisiatrico in tutti gli altri casi. La terapia medica si avvale di farmaci analgesici e antinfiammatori associati a miorilassanti, per interrompere il circolo vizioso dolore-contrattura-dolore.
Dopo la fase dolorosa acuta, consiglio al paziente un approccio integrato con fisioterapia, agopuntura somatica-auricoloterapia e un metodo osteopatico di grande efficacia: Strain Counterstrain.
Cos'è la tecnica Strain Counterstrain e quali sono i suoi benefici
È una tecnica manipolativa che si avvale di un approccio neurologico, indiretto, passivo, che non comporta la classica messa in tensione e trust articolare.
Questo metodo si concentra su punti tesi e dolenti chiamati Tender Points che permettono di effettuare una scansione rapida delle disfunzioni somato-viscerali del paziente. Facendosi guidare dalla risposta di rilassamento di questi punti, si ottiene il risultato terapeutico voluto, ossia normalizzazione del tono muscolare e risoluzione del dolore.
Tale metodica è entrata in Europa attraverso il lavoro e la diffusione della Jones Institute (California – San Diego) che ha una sede in Europa e una Scuola accreditata in Italia. È assolutamente priva di effetti collaterali, rapida, efficace e indolore per il paziente. In 90 secondi, questa tecnica permette di riportare il muscolo alla tensione normale, liberando fasce, muscoli e segmenti articolari. In genere, sono sufficienti 3-5 sedute a distanza di 5 giorni per risolvere il problema.
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