Torcicollo miogeno, la terapia
La terapia dipende dallo stadio della patologia
Alla luce di quanto detto nel precedente post "Cos'è il torcicollo miogeno", la Terapia va iniziata il più precocemente possibile per prevenire danni secondari su elencati.
La Fisioterapia: l’intervento terapeutico dovrà comunque tenere sempre in considerazione l’attività motoria spontanea del neonato. Partendo da questo presupposto, i trattamenti si avvalgono di tecniche globali sec. Bobath e Voyta. La terapia manuale e di rilasciamento mio-fasciale e la terapia cranio-sacrale.
Ma l’eccellenza è la Idroterapia.
L’Idroterapia è mirata a dare elasticità alle strutture muscolari settoriali e globali in particolare in lattanti dopo il terzo mese di vita e, secondo esperienze professionali dei casi seguiti e degli operatori esperti di fisioterapia infantile, ha evidenziato il successo con ottimi risultati ottenuti presso il Centro di Medicina di S. Donà di Piave, di cui sono grato. Quando si è nella fase di retrazione cicatriziale persistente e senza recupero funzionale del muscolo interessato, il trattamento elettivo è chirurgico, da attuarsi dopo i primi 2 – 3 anni.
L’intervento chirurgico consiste nella tenotomia inserzionale del muscolo interessato (ovvero sezione dei tre tendini inserzionali). In sintesi, è consigliabile che il TMC venga diagnosticato il più precocemente possibile e che il trattamento fisioterapico venga prolungato mediante controlli periodici annuali fino al completo sviluppo della struttura muscolo-scheletrica.
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©Foto: hostiliamedica
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