Loading...
Trombosi venosa degli arti inferiori: come riconoscerla e cosa fare

Trombosi venosa degli arti inferiori: come riconoscerla e cosa fare

La formazione di un trombo può portare alla tromboflebite superficiale o alla trombosi venosa profonda. Vediamo cosa sono.

Ascolta l'audio dell'articolo Trombosi venosa degli arti inferiori: come riconoscerla e cosa fare
0:00:00

La trombosi venosa è una condizione patologica in cui si forma un coagulo di sangue (dal Greco thrómbos = grumo di sangue) in una qualsiasi vena del nostro corpo. 

Questa condizione può causare una serie di sintomi generalmente legati all’interruzione del drenaggio del sangue venoso a seconda di dove si forma il coagulo. 

Il sistema venoso del nostro corpo presenta una rete superficiale (visibile perché decorre sotto la pelle) e una profonda addetta a veicolare il sangue dagli organi verso il cuore. Volendo fare un focus sulla trombosi degli arti (superiori o inferiori) potremo fare una netta suddivisione: trombosi venosa superficiale e trombosi venosa profonda che si caratterizzano con sintomi abbastanza differenti. Prima di parlare dei sintomi cerchiamo di capire per quale motivo posso avere una trombosi.

1 Cosa può provocare una trombosi venosa?

Esistono dei fattori di rischio che suddividiamo come intrinseci:

  • predisposizione genetica con disturbi della coagulazione
  • età maggiore dei 60 anni
  • obesità
  • malattie ematologiche 

ed estrinseci come:

  • l’immobilizzazione prolungata
  • traumi
  • interventi chirurgici importanti
  • uso di contraccettivi orali
  • fumo di sigaretta
  • scarsa idratazione giornaliera. 

A questi fattori esterni possiamo anche aggiungere la presenza di varici degli arti inferiori, le malattie cardiovascolari con ipertensione arteriosa, apnea notturna e frequenti lunghi viaggi in aereo.

2 Quali sono i sintomi della trombosi venosa?

Per il sistema superficiale rappresentato dalle vene grande e piccola safena ed i loro rami parleremo di tromboflebite superficiale che si presenta con: 

  • arrossamento cutaneo lungo il decorso di una vena
  • aumento della temperatura cutanea
  • dolore alla palpazione 
  • talvolta gonfiore del piede e della caviglia.

Normalmente se presente una vena varicosa sottostante si presenterà come un cordone indurito.

Nella Trombosi Venosa Profonda (trombo che occlude le vene profonde della gamba o dell’addome) si avrà un rapido gonfiore dell’arto anche con volumi doppi del normale accompagnato da:

  • forte dolore
  • alterazione della sensibilità cutanea
  • cambiamenti del colore (violaceo)
  • aumento della temperatura cutanea con importanti difficoltà nella deambulazione.

3 Cosa fare in caso di trombosi venosa?

Sicuramente sarà opportuna una valutazione urgente da parte del proprio medico di base ma, in sua assenza, se l’arto tende a gonfiarsi in maniera importante bisognerà recarsi presso il Pronto Soccorso dove verranno fatti principalmente due esami: il D-Dimero (esame del sangue) e l’Ecocolordoppler venoso (ecografia che vede se esiste una trombosi e la sua estensione). 

Con questi due esami, effettuati per il forte sospetto di trombosi venosa basato sull’anamnesi e l’esame obiettivo, si potrà avere la massima certezza di una corretta diagnosi.

4 Come si cura la trombosi venosa?

Il trattamento consigliato si differenzia in base alla localizzazione e lunghezza della trombosi. 

Per la tromboflebite superficiale dipenderà se coinvolta o meno la vena grande safena e se il trombo si estende per più di 10 cm: in questo caso si prescriverà:

  • eparina a basso peso molecolare
  • antinfiammatori
  • compressione elastica. 

Nel caso della trombosi venosa profonda per evitare la progressione verso l’alto con possibili rischi di embolia polmonare sarà necessaria la terapia anticoagulante.
La terapia anticoagulante per via orale dovrà essere continuativa e prolungata nel tempo anche in relazione alla causa che l’ha provocata. In questo caso sarà indispensabile impiegare una calza elastica per evitare l’insorgenza della sindrome post-trombotica o possibili recidive. 

Non di secondaria importanza apportare modifiche dello stile di vita: 

  • aumentare con regolarità l’attività fisica
  • ridurre il peso corporeo
  • interrompere il fumo di sigaretta.

Leggi altri articoli con gli stessi TAG
trombosiTromboflebite
Dott. Vittorio Dorrucci Dott. Vittorio Dorrucci
Dott.

Vittorio Dorrucci

Hai bisogno di un consulto medico in Chirurgia Vascolare?

Verifica la disponibilità di una visita medica, in video o in un centro medico a te vicino, con uno dei nostri specialisti selezionati

Verifica disponibilità
Richiedi videoconsulto

Newsletter

Inserisci la tua mail per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità, webinar e iniziative di Medicina Moderna

Iscriviti alla newsletter

Scarica l'ultimo numero della rivista Medicina Moderna e rimani sempre aggiornato sui webinar e tutte le iniziative in tema di salute

Top