Sempre più uomini soffrono di varicocele

Il varicocele è la patologia che riguarda la dilatazione varicosa delle vene nello scroto, con una caratterizzazione associata all’incontinenza e la dilatazione delle vene testicolari che svolgono la funzione di drenare il sangue dai testicoli. Quando questo accade, con le vene sono dilatate, si genera un reflusso di sangue dall’alto verso il testicolo, che porta ad un aumento della temperatura, scatenando una condizione non favorevole ad una normale spermatogenesi.

Il varicocele può colpire anche le donne

Anche se in maniera decisamente più rara, questa patologia non interessa solo gli uomini ma anche le donne, dando origine ad una incontinenza congenita delle vene ovariche, definita in gergo medico Varicocele pelvico, causa per le donne di dolore pelvico cronico.

Il varicocele interessa una buona fetta di popolazione maschile

Purtroppo può manifestarsi già in età preadolescenziale, ma si presenta di solito nel processo della maturazione sessuale, in base anche ad elementi quali la costituzione corporea, in particolare i fisici dalla statura elevata e longilinei.

Sembra incredibile, la patologia risulta più diffusa di quanto non si possa immaginare, ed gli uomini più “colpiti”, sono in genere di età compresa tra i 15 e 30 anni.

Parlando di statistiche, il testicolo più soggetto è quello sinistro, più di rado quello destro, con un’incidenza pari più o meno al 5%. Questo calcolo, va ricercato nelle differenti caratteristiche anatomiche tra le due vie vascolari. Così come in tutti i campi della medicina, la prevenzione sarebbe opportuna, effettuando dei controlli già precedentemente all’età adolescenziale, quando si sarebbe certamente in tempo per determinare un eventuale danno riproduttivo.

A cosa è dovuto il Varicocele?

Ancora non si è riuscito a mettere il punto esclamativo a questa domanda, ma certamente le teorie si sprecano.

La risposta più accreditata, resta certamente quella secondo la quale la patologia sia provocata da una congenita debolezza delle pareti venose, contestualmente ad una incontinenza delle valvole. La pressione sanguigna, dovuta alla posizione eretta, alla lunga determina la dilatazione delle vene.

Il varicocele è in grado di portare ad alterazioni della spermatogenesi con vari meccanismi, quali effetto tossico di radicali liberi, alterazioni termiche del testicolo e stasi venosa, che portano nel tempo ad una diminuzione della fertilità, causando alterazioni del numero di spermatozoi. Il numero stesso degli spermatozoi, solo in seguito ad intervento radiologico, con scleroembolizzazione percutanea, o chirurgico, riesce ad essere portato ad un netto miglioramento.

Il controllo dei parametri seminali andrebbe fatto non prima di 3/4 mesi dall’intervento.

Attenzione a prevenzione e diagnosi precoce del varicocele

Fortunatamente questa patologia non si frequenta sempre, ma la diagnosi precoce resta fondamentale per non far calare l’attenzione sul controllo della funzione riproduttiva.

La prevenzione è fondamentale. Uno dei aspetti da non sottovalutare è legato al fatto che le persone ammalate di varicocele, non accusano sintomi che possano far sospettare qualcosa. Il passaggio successivo, porta direttamente a dolore del testicolo e ad una sensazione di pesantezza dello scroto.

I sintomi del varicocele

I segnali più frequenti appaiono alla vista. Quando lo scroto assume un aspetto definito come “sacchetto vermiforme”, vuol dire che la contrazione addominale ha già fatto aumentare il volume delle vene. Infatti, il dolore che ne consegue è associabile all’eccessiva pressione del sangue all’interno delle vene stesse, perché dilatate.

Il dolore aumenta in particolar modo quando la persona è in posizione eretta per un lungo periodo, alla fine di un rapporto sessuale o durante l’attività sportiva.