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Diagnosi e cura dell'alopecia: rivitalizzare i capelli

Diagnosi e cura dell'alopecia: rivitalizzare i capelli

Le affezioni del cuoio capelluto generano disagi fisici ma anche psicologici, sia nell'uomo che nella donna. Una diagnosi corretta e una terapia adeguata possono venire in soccorso.

Dott.ssa Monica Gallo

Sono diverse le affezioni del cuoio capelluto che possono generare fastidio e disagio nel paziente, sia esso uomo o donna. Alcune possono presentare inizialmente sintomatologia comune, in altri casi la diagnosi è più complessa. In ogni caso, individuare le cause è fondamentale per curare le patologie tricologiche.
 

Quali sono le possibili cause della perdita di capelli?

Qualsiasi tipo di squilibrio (nutrizionale, per carenze vitaminiche o di minerali, diete squilibrate, anemia, patologie tiroidee, alterazione delle difese immunitarie, stati stressanti, eventi traumatici, interventi chirurgici, chemioterapici...) che porta a una sofferenza acuta o cronica del follicolo pilifero può causare una caduta prematura del capello, possibili alterazioni della qualità (colore, spessore) e del numero dei capelli stessi, contribuendo all’evidenza del diradamento della zona. L'alopecia, ossia perdita totale o parziale dei peli/capelli può anche associarsi o essere spia di malattie infiammatorie croniche, oppure presentarsi sotto forma di alopecia androgenetica (calvizie) anche dalla giovane età sia nell'uomo (70% della popolazione nazionale) che nella donna (40%) con componente spesso ereditaria dovuta a fattori ormonali.
 

Qual è il ruolo della diagnosi precoce?

La precocità della diagnosi è fondamentale al fine di intervenire specificatamente prima che il processo di atrofizzazione del follicolo porti alla sua morte definitiva, consentendo pertanto di limitare i danni sia sull'aspetto fisico del paziente che nel suo vissuto individuale e relazionale. Inoltre, consente di intervenire tempestivamente sulla sintomatologia che in molti casi si presenta con prurito, forfora e seborrea.


 

Di quali strumenti si avvale il dermatologo durante la visita tricologica?

Lo specialista utilizza la videodermatoscopia, un sistema digitalizzato non invasivo che permette di condurre un'analisi dettagliata sia del capello che del cuoio capelluto. La videodermatoscopia ha il vantaggio, inoltre, di poter monitorare nel tempo l’efficacia della terapia stessa e di eventuali trattamenti ambulatoriali eseguiti dal dermatologo oltreché l’andamento della calvizie o delle varie patologie infiammatorie, infettive o neoformazioni pigmentate. L'esito della videodermatoscopia va naturalmente incrociato con i dati anamnestici, clinici, l'esame obiettivo e la lampada di Wood, più eventuali esami di laboratorio.
 

Che terapie vengono indicate, contro l'alopecia?

In base all'inquadramento diagnostico della patologia, lo specialista può prescrivere una terapia topica, sistemica con farmaci, ormoni, integratori nutrizionali e dieta adeguata, sempre tenendo in considerazione anche l'aspetto cosmetologico di complemento. Una nuova possibilità terapeutica è rappresentata dalla biorivitalizzazione, utile sia nella caduta stagionale che nelle forme croniche. Si tratta di una tecnica eseguita dal dermatologo in ambulatorio senza anestesia, e consiste nell'infiltrazione di piccole quantità di specifiche sostanze in grado di ristrutturare e nutrire il capello, ristimolare il microcircolo e riattivare la crescita.

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