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Coliche renali, il rischio aumenta in estate

Coliche renali, il rischio aumenta in estate

L'elevata sudorazione e un apporto insufficiente di liquidi sono responsabili di un aumentato rischio di disturbi renali

Un fortissimo dolore alla schiena e al fianco destro o sinistro, che si irradia ai genitali e fino all'inguine e si manifesta generalmente di notte: è una colica renale. Abbiamo chiesto alla Dott.ssa Paolillo se è vero che l'estate è una stagione delicata per i nostri reni, e quali sono le precauzioni da adottare.
 

Dottoressa Paolillo, perché le coliche renali sono più frequenti in estate?

In questo periodo può effettivamente accadere anche a soggetti che generalmente non soffrono di calcoli renali. Le cause sono la sudorazione profusa e l'insufficiente introito di liquidi, che possono agevolare una maggiore concentrazione di sostanze presenti nelle urine, e di conseguenza precipitare e portare alla formazione dei calcoli nelle vie urinarie, con una grandezza variabile da un granello di sabbia a qualche centimetro.


Come si verifica la colica renale?


La colica renale generalmente è conseguente alla mobilizzazione del calcolo e solitamente si manifesta con un intenso dolore alla regione lombare destra o sinistra
con irradiazione al fianco e ai genitali, accompagnato spesso anche da nausea e vomito, urine di colore anomalo e maleodorante. Il momento più favorevole per il manifestarsi della colica è la notte ed in particolare le prime ore del mattino perché l’urina è più concentrata di sostanze che possono precipitare.


Quali sono le indagini a cui è necessario sottoporsi?


Un semplice esame delle urine può fornire indicazioni utili per la prevenzione dell’insorgenza o dell’evoluzione della calcolosi urinaria. Il medico, aiutato da
un’ecografia e dagli esami del sangue sarà in grado di centrare la diagnosi e stabilire se i calcoli stanno creando un danno all’organismo. In caso di colica limitare l’apporto di acqua, cioè bere soltanto quando se ne sente la necessità in quanto prima, se possibile, bisognerebbe escludere ecograficamente una dilatazione delle vie urinarie; non assumere antispastici ma antidolorifici, antinausea e se occorre antibiotici; posizionare una borsa d’acqua calda sul lato interessato.


Quali terapie e raccomandazioni consiglia, generalmente?


Effettuata la diagnosi di calcolosi, le strategie di cura sono molteplici e l’urologo valuterà il trattamento più appropriato. Importante la prevenzione: l’idratazione
dev’essere adeguata alla perdita di liquidi. La raccomandazione è quella di bere un litro e mezzo o due di acqua al giorno, meglio se oligominerale che è povera di sali.
Attenzione agli sbalzi di temperatura evitando gli orari più caldi: molto frequente l’insorgenza di coliche renali alla guida d’estate con l’aria condizionata in funzione!
Cercare di mangiare un po’ di tutto in dosi moderate, prediligendo frutta e verdura, limitare l’apporto di sale da tavola, bibite gassate, alcool, cibi conservati e alimenti ricchi di proteine come carne, formaggi stagionati e salumi, ricchi di acido urico e ossalato.

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