La disfunzione erettile è la ricorrente o persistente incapacità di ottenere e/o mantenere un’erezione tale da consentire rapporti sessuali soddisfacenti.
L’incidenza di questa patologia aumenta con l’età, passando da poco meno del 2% nei pazienti con meno di 50 anni a circa il 50% nei pazienti di età maggiore di 70 anni. Il dott. Massimo Capone, in questa intervista, ci illustra le possibilità per risolverla.
Più aumenta l'età del paziente più incidono i fattori di rischio nella terapia farmacologica orale. Ad esempio la diffusione degli interventi per la rimozione del carcinoma prostatico, nonostante l'utilizzo di tecniche di risparmio dei nervi per l'erezione, ha fatto aumentare drammaticamente il numero di pazienti, relativamente giovani, affetti da una disfunzione erettile grave e non responsiva alla terapia orale o locale.
La riabilitazione sessuale del paziente può essere ottenuta facendo ricorso al posizionamento di un impianto protesico penieno.
Le protesi peniene al momento disponibili possono essere ridotte a due principali modelli:
Il vantaggio delle protesi idrauliche è che la condizione del pene in flaccidità e in erezione è perfettamente sovrapponibile e identica a quella dell'organo normale.
L'intervento ha una durata di 30/70 minuti, viene realizzato tramite una piccola incisione sotto il pube o nell'angolo compreso tra il pene e lo scroto. Il giorno dopo l'intervento il paziente torna a casa e la ripresa dell'attività sessuale avviene dopo circa 5 settimane.