Protesi peniene: cosa sono, come funzionano e quanto costano
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Massimo Capone
Richiedi visitaIl Dott. Massimo Capone, Specialista in Urologia e Andrologia, risponde in questo video alle domande più frequenti relative alle protesi peniene.
L'efficacia delle protesi peniene
È opinione diffusa che l’impianto di una protesi peniena rappresenti l’ultima spiaggia nella terapia della disfunzione erettile ma, nei fatti, questa è una verità solo parziale. Le evidenze scientifiche confermano che l’impianto di una protesi peniena soddisfa le aspettative di riabilitazione sessuale in più del 90% dei pazienti.
Per questa sua peculiare caratteristica, nettamente superiore a quella di ogni altra terapia per la disfunzione erettile, l’impianto di una protesi peniena è indicato non soltanto nel caso di pazienti non responsivi alla terapia medica ma anche quando esista una risposta parziale, cioè una erezione non completamente rigida e durevole per supportare qualsiasi tipo di rapporto sessuale oppure, nel caso di pazienti non soddisfatti, per la necessità di una programmazione del rapporto o quando esista una richiesta di elevata frequenza di rapporti.
Le tecniche di impianto mini-invasivo hanno notevolmente ridotto il tempo chirurgico e reso pertanto minore il rischio d’infezione, che adesso può essere stimato inferiore all’1%, e hanno di conseguenza reso più confortevole anche il periodo successivo all’intervento in attesa della ripresa dell’attività sessuale.
Anche l’affidabilità meccanica è notevolmente migliorata e possiamo ritenere che circa il 90% dei pazienti sottoposti attualmente ad un impianto protesico continuerà ad utilizzare la sua protesi per più di 10 anni. Sotto il profilo estetico e funzionale i materiali attualmente utilizzati consentono uno stato di flaccidità identico a quello naturale e quindi la protesi non è riconoscibile dall’esterno. La rigidità ottenibile è idonea a qualsiasi rapporto sessuale.
Il costo elevato di un impianto protesico può sembrare un punto a sfavore ma lo è soltanto apparentemente, nel lungo termine il costo di una terapia farmacologica, che ha una probabilità di successo non superiore nei migliori casi al 70%, è sovrapponibile a quello di un impianto di una protesi peniena che consente una probabilità di successo e soddisfazione superiore al 90%.
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