I trattamenti per l’ingrossamento della prostata (IPB)
Scopri cos'è Rezum, la terapia a vapore acqueo per curare l’ipertrofia prostatica benigna.
L’ingrossamento della prostata, noto come iperplasia prostatica benigna (IPB), è una condizione molto frequente negli uomini dopo i 50 anni. Quando i sintomi diventano fastidiosi o limitanti, oggi è possibile contare su trattamenti moderni, mininvasivi e personalizzati, che permettono un recupero più rapido rispetto agli interventi tradizionali.
Di seguito una panoramica aggiornata dei rimedi e delle soluzioni terapeutiche più efficaci, incluse le tecniche di ultima generazione.
Indice
1 Cosa significa avere la prostata ingrossata (IPB)
La prostata tende ad aumentare di volume con l’età: un processo fisiologico che può però comprimere l’uretra e ostacolare il normale flusso urinario. L’ingrossamento può causare minzione debole, urgenza, aumento delle volte notturne in cui ci si alza per urinare e, nei casi più avanzati, ritenzione urinaria.
Per approfondire cause, sintomi e diagnosi:
leggi l’articolo dedicato sull’IPB presente nel sito di Medicina Moderna.
2 Quando è necessario ricorrere a un trattamento
Non sempre l’IPB richiede un intervento: spesso i sintomi sono lievi e gestibili, ma un trattamento diventa necessario quando:
- i sintomi urinari peggiorano o compromettono la qualità di vita
- la terapia farmacologica non è più sufficiente
- si verificano episodi ricorrenti di ritenzione urinaria
- il paziente desidera una soluzione stabile e duratura
- ci sono complicanze come infezioni frequenti o residuo vescicale elevato
L’obiettivo non è solo “svuotare meglio”, ma proteggere la vescica nel lungo periodo ed evitare danni strutturali.
3 Rimedi e terapie per l’ingrossamento della prostata
Esistono diversi approcci, da quelli conservativi alle procedure più avanzate.
Stile di vita e rimedi naturali
Cambiare alcune abitudini può alleggerire i sintomi:
- evitare l’assunzione serale di liquidi
- ridurre caffeina e alcol
- mantenere un buon peso corporeo
- favorire attività fisica regolare
Alcuni integratori possono offrire un supporto nei casi lievi, anche se non sostituiscono terapie più strutturate.
Terapia farmacologica
I farmaci più utilizzati sono:
- alfa-bloccanti, che rilassano la muscolatura della prostata
- inibitori della 5-alfa-reduttasi, che riducono il volume prostatico
- terapie combinate nei casi più complessi
Quando la risposta alla terapia è insufficiente o i sintomi peggiorano, si passa alle soluzioni mininvasive, oggi molto efficaci e ben tollerate.
4 Trattamenti mininvasivi per l’ingrossamento della prostata
Le tecniche mininvasive rappresentano oggi una delle opzioni più richieste perché consentono un recupero più veloce, un minor rischio di complicanze e, in alcuni casi, la conservazione della funzione sessuale.
Rezum: trattamento con vapore acqueo
Il Rezum è una tecnica mininvasiva che usa il vapore acqueo per ridurre l’ingrossamento della prostata. È una procedura moderna, pensata per migliorare i sintomi urinari senza ricorrere a un intervento chirurgico tradizionale.
Come funziona
Durante la procedura, un piccolo strumento viene inserito attraverso l’uretra. Al suo interno c’è una sonda molto sottile che rilascia getti di vapore per pochi secondi.
Il vapore entra nel tessuto prostatico ingrossato e, una volta condensato, libera calore in modo molto preciso: questo permette di “spegnere” le cellule in eccesso che causano l’ostruzione.
Nel giro di alcune settimane, l’organismo riassorbe naturalmente queste cellule, e la prostata si riduce di volume.
Quanto dura
La procedura è breve: circa 10–15 minuti.
Si può eseguire in ambulatorio o in day hospital, di solito con una sedazione leggera o un’anestesia locale, quindi senza necessità di ricovero.
Per chi è indicato
Il Rezum è adatto agli uomini con un ingrossamento prostatico da lieve a moderato, soprattutto quando:
- i farmaci non fanno più effetto
- i sintomi sono fastidiosi
- si desidera un trattamento rapido, senza interventi invasivi
I principali vantaggi
- mininvasivo
- recupero rapido, con rientro alle attività in pochi giorni
- preserva la funzione sessuale, compresa l’eiaculazione
- non richiede tagli né incisioni
- migliora i sintomi in modo progressivo nelle settimane successive
Gli studi hanno mostrato una riduzione del volume della prostata di quasi il 30% a 6 mesi e un netto miglioramento del flusso urinario.
Possibili effetti temporanei
Nei primi giorni può comparire:
- bruciore urinario
- bisogno di urinare più spesso
- lieve fastidio pelvico
Si tratta di disturbi transitori, che tendono a risolversi spontaneamente.
Quando potrebbe non essere adatto
Il Rezum non è ideale in caso di prostate molto grandi oppure in presenza di condizioni anatomiche particolari: la decisione va sempre valutata con lo specialista.
Termoterapia prostatica (TUMT) e altre tecniche termiche
La termoterapia utilizza il calore (microonde o radiofrequenza) per ridurre una porzione di tessuto prostatico.
Come funziona
Un catetere introdotto nell’uretra applica calore controllato che provoca l’ablazione delle cellule responsabili dell’ostruzione.
Indicazioni
- casi di IPB da lieve a moderata
- pazienti che desiderano evitare interventi più invasivi
Vantaggi
- procedura breve
- ridotto rischio di sanguinamento
- alternativa valida in pazienti non idonei alla chirurgia tradizionale
Limiti
- efficacia variabile nei volumi prostatici molto grandi
- possibilità di dover ripetere la procedura a distanza di anni.
Intervento disostruttivo: quando è necessario
L’intervento disostruttivo comprende tutte le procedure che rimuovono l’ostruzione prostatica in modo più radicale.
Cos’è
È un insieme di interventi finalizzati a “sgomberare il passaggio” urinario eliminando il tessuto prostatico responsabile dell’ostruzione.
Tecniche più comuni
- resezione transuretrale della prostata (TURP)
- vaporizzazione
- enucleazione endoscopica
Per chi è indicato
- prostate molto grandi
- sintomi severi
- presenza di complicanze (calcoli vescicali, ritenzioni ricorrenti)
Recupero
Il recupero è generalmente rapido, anche se più lungo rispetto alle tecniche mininvasive.
Laser e tecniche alternative
Tra le metodiche più moderne:
- Laser GreenLight: vaporizza selettivamente il tessuto prostatico con sanguinamento minimo.
- HoLEP: enuclea l’intera parte ingrossata della prostata tramite laser ad olmio. Indicata per prostate molto voluminose.
Sono procedure sicure e molto efficaci, scelte in base all’anatomia prostatica e all'esperienza del centro urologico.
5 Come scegliere il trattamento più adatto
La scelta dipende da diversi fattori:
- volume della prostata
- severità dei sintomi
- età del paziente
- presenza di patologie associate
- desiderio di preservare la funzione sessuale
- risposta alla terapia farmacologica
- aspettative e stile di vita.
È fondamentale una valutazione urologica completa, comprensiva di esami come ecografia prostatica, uroflussimetria e valutazione del residuo post-minzionale.
6 Domande frequenti sui trattamenti per l’ingrossamento della prostata
Il trattamento Rezum è doloroso?
Di norma no. Il fastidio è minimo grazie all’anestesia locale.
Quanto dura il recupero dopo Rezum?
In media 2–3 giorni per riprendere le normali attività. Il miglioramento dei sintomi è graduale.
Il Rezum preserva la funzione sessuale?
Sì, è una delle sue principali caratteristiche.
La termoablazione prostatica è efficace?
È efficace nei casi di IPB lieve-moderata, con un profilo di invasività molto ridotto.
Quando è necessario un intervento disostruttivo?
Quando il volume prostatico è elevato, i sintomi sono gravi o sono presenti complicanze.
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