L'ecografia della caviglia: cos'è e quando è necessario farla
Il trauma principale alla caviglia è la distorsione: l’ecografia può essere impiegata per valutare la presenza di versamenti ed eventuali lesioni dei legamenti.
La caviglia è un’articolazione complessa e fondamentale perché, con il piede, regge tutto il corpo e, oltre a sostenerci, permette di svolgere molteplici attività come camminare, correre, stare sulle punte dei piedi o sul tallone. La sua stabilità influenza l’equilibrio e la nostra postura.
Indice
1 Qual è la struttura anatomica della caviglia?
È costituita dal rapporto tra le estremità finali di tibia e perone che poggiano e si articolano con l’astragalo e il sottostante calcagno. Queste ossa sono collegate tra loro e tenute assieme da fasci fibrosi che costituiscono le capsule articolari, rinforzate esternamente da numerosi legamenti, su cui scorrono tendini e muscoli che collegano la gamba con il piede.
Le strutture più importanti della caviglia, che sono quelle più frequentemente coinvolte nei traumi e nelle patologie, sono i legamenti collaterali e i tendini (mediali e laterali), spesso, sede d’infiammazioni, sia post-traumatiche che da attrito.
Il legamento mediale è costituito da 4 elementi, con inserzione prossimale al malleolo tibiale, che si inseriscono distalmente in 2 punti diversi dell’astragalo (talo), al calcagno ed all’osso navicolare. È un complesso molto solido e sono rare le patologie traumatiche.
Più fragile appare il legamento laterale, spesso coinvolto nelle distorsioni, a volte associate a frattura del malleolo peroneale. Questo legamento è costituito da 3 branche che dal perone (fibula) si dirigono: uno anteriore al talo, uno intermedio-inferiore al calcagno, ed un terzo posteriore, sempre al talo.
Esistono anche dei legamenti, anteriore e posteriore, che collegano tibia e perone per permettere la stabilità in torsione.
I tendini sono le estensioni dei muscoli e permettono il collegamento tra muscolo e osso; i tendini della caviglia più importanti sono il tendine di Achille, tendine che collega i muscoli del polpaccio al calcagno. Il tendine tibiale anteriore che si inserisce al tarso medialmente al piede; il tendine tibiale posteriore anche questo si inserisce al dorso del tarso; i tendini peronieri che decorrono posteriormente al malleolo peroneale e si inseriscono lateralmente al tarso. Anteriormente decorrono i tendini estensori delle dita e del pollice.
Tutte queste strutture ci permettono di flettere, piegare, torcere sia il piede che la caviglia, oltre a camminare e correre in stabilità.
2 Quali sono le patologie della caviglia?
Le malattie che più frequentemente interessano la caviglia sono conseguenza di traumi, i più frequenti sono le distorsioni, in cui sono lesi i legamenti, per stiramento o rottura, con o senza associazione a fratture ossee.
3 Cosa si dovrebbe fare dopo una distorsione?
Per prima cosa poniamo a riposo l’articolazione e usiamo il ghiaccio per bloccare l’eventuale sanguinamento, e usiamo le stampelle.
Eseguiamo una RX per escludere fratture o interessamenti ossei e consultiamo un ortopedico per una valutazione clinica. Se il dolore, la tumefazione o la motilità non vengono recuperate in almeno 7-10 giorni, allora è possibile una valutazione ecografica, per analizzare la presenza di versamenti, intra o extra articolari e peri-tendinei, per controllare le strutture legamentose e valutare se sono presenti rotture, complete o meno, delle inserzioni legamentose e se sono valutabili allargamenti o asimmetrie delle articolazioni.
Ricordandoci che durante l’esame ecografico si possono valutare le strutture simmetriche controlaterali, e si possono analizzare le strutture anche con scansioni in diversi atteggiamenti dell’articolazione: in flesso-estensione o rotazione interna del piede.
Tutto questo per orientare le successive scelte specialistiche o avviare il paziente ad un approfondimento con RM.
Carla Scottà
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