Loading...
Ecografia delle ghiandole salivari: a cosa serve e come si svolge

Ecografia delle ghiandole salivari: a cosa serve e come si svolge

L'ecografia della ghiandole salivari è un esame di primo livello per individuare le cause di gonfiore e dolore.

Ascolta l'audio dell'articolo Ecografia delle ghiandole salivari: a cosa serve e come si svolge
0:00:00

L’ecografia delle ghiandole salivari è una tecnica diagnostica, inserita nell’esame del capo-collo, in cui si analizzano la tiroide, i linfonodi laterocervicali e anche le ghiandole salivari maggiori.

Questo esame può essere utilizzato per studiare la presenza di malattie infiammatorie, neoplasie e calcoli delle ghiandole salivari.

Ne parliamo con la Dott.ssa Carla Scottà specialista in diagnostica per immagini.

1 Cosa sono le ghiandole salivari?

Le ghiandole salivari maggiori sono le ghiandole parotidi, le sottomandibolari e le sottolinguali, una per lato, simmetriche, con dei dotti (dotto di Stenone per la ghiandola parotide e dotto di Wharton per la sottomandibolare) che trasportano la saliva dalle ghiandole, che la producono, e la fanno arrivare nella bocca.

Le parotidi si localizzano all’angolo mandibolare e sotto l’orecchio, le ghiandole sottomandibolari sotto la branca mandibolare e le sottolinguali alla base della lingua.

Esistono anche altre ghiandole salivari, ghiandole minori, ma le loro dimensioni non ne permettono la visualizzazione ecografica.

2 Quali sono le patologie delle ghiandole salivari?

Come ogni organo anche le ghiandole salivari sono soggette a diverse patologie:

  • Infiammatorie acute (virali e/o batteriche) o croniche (autoimmuni od ostruttive)
  • Calcoli salivari per una alterazione del PH salivare, anche post infiammatoria, con conseguente precipitazione e agglomerato di strutture calcaree dentro i dotti salivari, più frequenti alle ghiandole sottomandibolari per il particolare decorso del dotto
  • Patologie nodulari neoplastiche benigne e maligne

Il sintomo più frequente è l’ingrossamento di una o più di tali ghiandole, associato a volte a dolore.

Altri sintomi frequenti possono essere la secchezza della bocca, una sensazione di amaro o di salato in bocca, tumefazione dei linfonodi locali.

3 A cosa serve l’Ecografia delle ghiandole salivari?

L’ecografia è un esame che usa ultrasuoni per studiare i vari tessuti corporei ed analizza anche le ghiandole salivari e le strutture limitrofe ad esse.

Serve per valutare:

  • la dimensione e la struttura delle ghiandole
  • la simmetria tra quelle dei due lati
  • le alterazioni che le possono coinvolgere
  •  l’analisi delle tumefazioni palpabili

E’ un esame che non richiede alcuna preparazione ed è rapido e indolore. 

Il paziente si stende sul lettino con il capo esteso e gira la testa a destra e a sinistra per permettere lo studio di tutte le strutture sui vari piani, usando sonde lineari ad alta frequenza con scansioni sui vari piani anatomici.


Cosa mostra l’ecografia?

L’esame analizza forma, dimensioni e struttura delle ghiandole salivari e, con l’ausilio del colore, anche la sua vascolarizzazione. Con questo esame si valuta anche se ci sono dilatazioni dei dotti e se il loro contenuto è limpido oppure è sede di alterazioni, come fluido corpuscolato o immagini dense, da calcoli.

Si valuta la presenza di nodi e le loro caratteristiche, se liquidi, solidi, regolari o meno e la presenza di eventuali tumefazioni dei linfonodi regionali.

L’utilizzo del colore o del color-Power Doppler ci aiuta a studiare la vascolarizzazione delle lesioni in esame, per migliorare la diagnosi. Diagnosi che può essere perfezionata anche con la biopsia, sotto controllo ecografico, per essere più mirata.

Spesso, se non siamo in presenza di una formazione nodulare e non ci sono grossolane alterazioni ecografiche, la diagnosi si basa su modeste alterazioni tra la ghiandola di un lato rispetto alla controlaterale, per una maggiore ecogenicità o per volumi alterati.

Per esempio, nella Sindrome di Sjögren (patologia autoimmunitaria che progressivamente distrugge una o più ghiandole salivari, con riduzione e scomparsa della secrezione di saliva), nei primi stadi di malattia possiamo non avere alterazioni; nel tempo possono comparire riduzione di volume ed aree di disomogeneità progressive, fino alla atrofia ghiandolare negli stadi avanzati. 

L’ecografia quindi è l’esame di primo livello per aiutare a fare diagnosi o per escludere patologie più complesse e pericolose; è un valido supporto nei controlli periodici, non essendo un esame che usa radiazioni ionizzanti.
Con questo esame possiamo anche valutare l’efficacia delle terapie che vengono instaurate per la cura delle patologie infiammatorie, e serve per il monitoraggio post operatorio, per controllare linfonodi o eventuali sospetti di recidive.

Leggi altri articoli con gli stessi TAG
patologie delle ghiandole salivari
Dott.ssa Carla Scottà Dott.ssa Carla Scottà
Dott.ssa

Carla Scottà

Hai bisogno di un consulto medico in Diagnostica per immagini?

Verifica la disponibilità di una visita medica, in video o in un centro medico a te vicino, con uno dei nostri specialisti selezionati

Verifica disponibilità

Newsletter

Inserisci la tua mail per rimanere sempre aggiornato sulle ultime novità, webinar e iniziative di Medicina Moderna

Iscriviti alla newsletter

Scarica l'ultimo numero della rivista Medicina Moderna e rimani sempre aggiornato sui webinar e tutte le iniziative in tema di salute

Top