Esiste una dieta per prevenire i tumori?
Facciamo chiarezza sulle notizie false relative alla correlazione tra alimentazione ed insorgenza di tumori.
Si sente spesso parlare di alimentazione per la prevenzione dei tumori, ma la disinformazione al riguardo, complice la sovrabbondanza di fake news nel web, è tanta.
Gli studi dimostrano che c’è una correlazione tra alimentazione e tumori?
Qualche anno fa il China Study di Campbell è diventato un riferimento per la popolazione in materia di tumori, pur non avendo alla base un metodo scientifico. L’autore sosteneva che la caseina, la proteina del latte, fosse “il più importante promotore di cancro mai scoperto” e in tantissimi l’hanno eliminata dalla propria alimentazione.
Tuttavia gli studi scientifici e le metanalisi più aggiornate non solo non rilevano questa evidenza, ma mostrano un ruolo protettivo di latte e derivati per alcuni tumori ed una riduzione della mortalità nel caso di una moderata assunzione giornaliera. Questo è un chiaro esempio di come le fake news possano arrecare danno alla salute.
La quantità di cibo, oltre che la qualità, ha importanza nella prevenzione dei tumori?
Sì, è di fondamentale importanza visto che l’eccesso calorico e la sua più diretta conseguenza, ovvero l’aumento di grasso corporeo, sono un fattore di rischio certo per molti tipi di tumori. Un diffuso fenomeno culturale, che può risultare più fuorviante, è il proliferare di programmi e blog di cucina in cui si disquisisce anche di corretta alimentazione, dimenticando che quest’ultima non si ottiene dall’accumulo di cibi con presunte proprietà benefiche, ma dall’assunzione equilibrata di nutrienti essenziali e di sostanze protettive. Nel concetto di equilibrio è inclusa la misura delle quantità.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha inserito la carne rossa tra le sostanze cancerogene. Bisogna evitarla?
È meglio informarsi: l’assunzione di 100 g di carne rossa al giorno aumenta del 17% il rischio di tumore al colon retto. Il rischio c’è, ma se facciamo il paragone con un altro fattore di rischio noto, il fumo, che per 20 sigarette al giorno aumenta del 250% il rischio di tumore al polmone, capiamo che quella percentuale non è così spaventosa. Se poi assumiamo la carne rossa una volta alla settimana, marinandola con olio, spezie e limone, cucinandola con pentole e metodi di cottura che ne impediscano la bruciatura e assumendola insieme a frutta e verdura, la percentuale di rischio può ridursi ulteriormente.
Cosa consiglierebbe a chi vuole informarsi correttamente?
Anche se esiste la convinzione che i riferimenti istituzionali non siano al passo con le scoperte scientifiche, le Linee Guida per una Sana Alimentazione (CREA) contengono attualmente tutte le indicazioni aggiornate e necessarie alla prevenzione dei tumori.
Maria Isabella Mabelle Zuccalà
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