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Fecondazione eterologa a S. Donà di Piave

Fecondazione eterologa a S. Donà di Piave

Già punto riferimento per la procreazione assistita omologa nel territorio veneziano, l'unità operativa del Dott. Tomei permette ora l'accesso alla fecondazione eterologa.

La fecondazione eterologa si esegue anche a San Donà di Piave, grazie al Dott. Francesco Tomei e alla sua équipe punto di riferimento per la Procreazione Medicalmente Assistita

A distanza di due anni dalla sentenza della Corte Costituzionale che dichiarò incostituzionale il divieto di fecondazione eterologa riportato nella legge 40/2004, infatti, dal febbraio 2016 è stato attivato il servizio di fecondazione assistita con donazione di ovocita o spermatozoi esterni alla coppia a beneficio - anche - della popolazione veneziana.  

La richiesta di PMA c’è sempre stata e coinvolge coppie non solo venete ma anche delle regioni limitrofe. Per l’eterologa, in particolare, le coppie erano costrette ad andare all’estero, soprattutto in Spagna, Portogallo e Belgio, dove era permessa, con costi e ricadute psicologiche, oltre che disagi ambientali, spesso proibitivi. – spiega il dott. Francesco Tomei, direttore dell’equipe medico biologica “Pro.Vitaè” – Grazie al ricorso a banche dei gameti straniere come l’IMER di Valencia, la stessa a cui ricorrono gli ospedali delle Regioni che per prime hanno attivato l’eterologa (Toscana e Friuli), è possibile oggi dare questa opportunità anche alle coppie del nostro territorio. Dal mese di maggio sono 25 le procedure eterologhe effettuate con 9 gravidanze: una percentuale di successo pari al 27,7%, dalle quali aspettiamo fiduciosi i neonati nei primi mesi del 2017”.
 
Dal settembre 2011 il dott. Francesco Tomei, Responsabile della Struttura Dipartimentale di Fisiopatologia, riproduzione umana e banca del seme e degli ovociti dell’Ospedale "Santa Maria degli Angeli" di Pordenone, pratica la fecondazione omologa a San Donà di Piave, sviluppando tecniche e protocolli sicuri per la coppia

Presso il centro di San Donà di Piave è possibile effettuare trattamenti di Procreazione Medicalmente Assistita quali inseminazioni Intrauterine IUI, e i trattamenti FIVET, ICSI, TESA, oltre che alla possibilità di crioconservazione degli ovociti e degli spermatozoi. Ogni anno si effettuano circa 150 cicli di omologa – aggiunge il dott. Francesco TomeiA questa opportunità si affianca oggi la fecondazione eterologa, praticata solo nei casi previsti di sterilità, nei quali non si potrebbe avere una gravidanza con i propri gameti e non dopo i 50 anni per la donna, visti gli alti rischi ostetrici. Anche per questa soluzione, ci si avvale della stessa procedura della omologa, e quindi degli stessi standard di sicurezza. La differenza riguarda il fatto di ricorrere a donatrici molto giovani (20-26 anni), aumentando quindi dall’1,5 al 40% la probabilità di successo in donne oltre i 43 anni. Le regole imposte dalla comunità europea fungono da garanzia sulla scorta di specifiche direttive a cui le banche ed i Centri di PMA devono attenersi”.
 
Il recente rapporto del Censis in collaborazione con la Fondazione Ibsa attesta come 1 coppia su 3 ricorra alle cliniche private per la PMA. Età media, sia dell’uomo (dai 37,7 anni del 2008 ai 39,8 anni del 2016) che della donna (da 35,3 a 36,7 anni) in crescita, livello di istruzione più elevato e una condizione professionale più stabile. Sono coppie che cercano di avere un figlio mediamente da 3,9 anni e i primi dubbi in relazione alla difficoltà di ottenere una gravidanza sono intervenuti dopo 15,5 mesi di tentativi (un tempo più lungo rispetto ai 12,2 mesi del 2008). 

Con questo nuovo servizio diventiamo il punto di riferimento nelle province di Venezia e Treviso, dove il servizio PMA (Procreazione Medicalmente Assistita) è presente già dal 2007. Inoltre siamo il primo gruppo in Veneto ad avere due centri dove pratichiamo la fecondazione eterologa. Un servizio considerevole, se pensiamo che, con oltre 500 cicli di omologa l’anno, rientriamo già tra le prime 10 strutture sanitarie a livello di sistema Italia - afferma Vincenzo Papes, Amministratore delegato del Centro di medicina - Questo è stato possibile a San Donà di Piave grazie alla collaborazione con équipe medico biologiche di altissimo profilo, come quella del dottor Francesco Tomei, riconosciuta a livello nazionale e unica dedicata a tempo pieno alla PMA da Udine a Padova. Inoltre, grazie agli investimenti che nelle due sedi superano il milione di euro per nuovi laboratori, nuove sale di decorso ed installazione di apparati tecnologici specifici, e la professionalità del nostro personale interno”.
 
Il recente rapporto del Censis, in collaborazione con la Fondazione Ibsa, definisce anche i tempi di attesa delle coppie: il 33% delle coppie ha atteso in media meno di 3 mesi prima di iniziare la terapia (si sale al 49% nel caso delle coppie che si sono rivolte a centri privati), il 26% ha atteso tra i 3 e i 6 mesi (si sale al 41% nel caso di pazienti in cura presso strutture private convenzionate), il 24% ha iniziato i trattamenti dopo 6-11 mesi (si sale al 32% tra le coppie in cura presso centri pubblici), il 17% ha atteso un anno e oltre prima di accedere ai trattamenti (la percentuale aumenta al 29% tra chi si è rivolto al pubblico).

Nei nostri centri l’attesa non supera i 3 mesi, che rappresenta il tempo strettamente necessario per intraprendere tutti gli accertamenti e per preparare la coppia a questa nuova esperienza – conclude Vincenzo Papes, Amministratore delegato del Centro di medicina – Siamo consapevoli della frustrazione che può derivare dai tentativi di concepimento falliti, così come della difficile conciliazione tra le esigenze della terapia e del lavoro e la difficoltà per molte coppie di accettare il disagio che deriva dalla sensazione di essere diversi dalle altre coppie. Per questo abbiamo studiato un percorso assistito e guidato per la coppia, che deve poter vivere questo momento nel migliore dei modi possibili”.
 

Tre centri di eccellenza, la prima rete della PMA in Veneto

I trattamenti di PMA vengono effettuati all’interno del Centro di medicina San Donà, in ambienti allestiti secondo i più aggiornati standard tecnologici ed organizzativi. L’équipe medico biologica “Pro.Vitaè” è una delle più importanti in Italia a svolgere attività nel settore della medicina della riproduzione. L’équipe è composta dal Direttore Dott. Francesco Tomei, dal Dott. Massimo Manno responsabile scientifico e del Laboratorio IVF, dalle biologhe Dott.ssa Marta Cervi e Dott.ssa Cristina Favretti. Grazie ad un investimento di oltre 500mila euro, presso il Centro di medicina San Donà di Piave nel 2011 è stato creato un reparto dedicato alla PMA: 400metri quadrati con 2 laboratori (uno di embriologia e uno di semiologia, all’interno dei quali trovano collocazione 4 incubatori, 3 cappe a flusso controllato, 1 micromanipolatore, 1 microscopio invertito, 1 stereomicroscopio e il deposito criogenico per la conservare degli ovociti e degli embrioni), 1 ambulatorio chirurgico dotato dell’impianto di gas medicali e due sale decorso con 6 posti letto.

A Treviso la presenza del Servizio PMA è di più lungo corso, coincidendo con l’apertura stessa della struttura situata a Villorba, avvenuta nel 2007. Presso il Centro di medicina Treviso è presente l’équipe medico-biologica 9.baby, che nasce dall’esperienza di Tecnobios Procreazione, da oltre vent’anni impegnata nel progresso nel campo della fertilità. L’équipe è composta da oltre cinquanta operatori tra medici ginecologi, biologi e sanitari, per la maggior parte formatisi alla Scuola di Fisiopatologia della Riproduzione dell’Università di Bologna, sotto la guida del prof. Carlo Flamigni. L’équipe è coordinata dal Dott. Andrea Borini, direttore e responsabile scientifico di 9.baby.

A Mestre è presente l’équipe medico-biologica del Centro ZeroUno, diretto dal Dott. Francesco Pastorella, già responsabile clinico del Centro di Procreazione Assistita dell’Ospedale “Villa Salus” di Mestre.


Comunicato stampa giugno 2016

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