Cosa succede nello stomaco?
Lo stomaco, infatti, ha funzione di serbatoio degli alimenti e li cede progressivamente ai tratti digestivi sottostanti. Dopo un pasto, esso si svuota in circa 90 minuti per cibi liquidi, il doppio per quelli solidi. Durante questo periodo, il cibo viene miscelato con acido cloridrico e altre sostanze con lo scopo di predisporre una prima digestione del cibo. L'esofago non è difeso come lo stomaco da un rivestimento specializzato e, se il contenuto gastrico refluisce, soprattutto l'acido, reagisce con un'infiammazione. Lo stesso avviene se il materiale arriva ancora più a monte in laringe (gola) o addirittura nei bronchi. In verità, poiché piccoli reflussi sono spesso presenti, di solito l'esofago si pulisce rapidamente da solo, svuotandosi nello stomaco, e l'individuo avverte raramente il reflusso di cibo, che comunque non disturba.Condizioni predisponenti
Alcune condizioni cliniche tendono a favorire il reflusso, tra queste l’ernia iatale e l’obesità. È bene ricordare, inoltre, che la qualità e quantità dei pasti influiscono notevolmente su disturbi di questo genere: pasti abbondanti o troppo ricchi di grassi, così come l’assunzione di alcune posizioni del corpo subito dopo aver mangiato possono causare fastidi. Altre volte, la causa può essere psicologica, generalmente concomitante con un periodo di particolare stress.Sintomatologia del reflusso gastrico
I sintomi più frequenti sono il senso di bruciore dietro lo sterno che si irradia indietro tra le scapole o al collo fino alle orecchie, e i rigurgiti, spesso acidi, che sopraggiungono tipicamente di notte o in seguito a piegamenti del corpo.Possono comparire anche sintomi atipici come la sensazione di nodo alla gola con difficoltà alla deglutizione, difficoltà digestive, alitosi, nausea, laringite cronica, tosse, raucedine, abbassamento della voce, difficoltà respiratorie di tipo asmatico, dolore toracico (che a volte può far pensare a una malattia del cuore), otite media, insonnia.
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