IL PARERE DELL’ESPERTO: da una dieta sana benefici per pelle e intestino
Durante l'incontro del Tour della Prevenzione si è parlato di disturbi gastrointestinali e del rapporto tra la dieta e la salute della pelle
All’incontro del ciclo “il Tour della Prevenzione” tenutosi all’Antica scuola dei Battuti di Mestre si è parlato non solo dei più comuni disturbi gastrointestinali ma anche del rapporto tra la dieta e la salute della pelle.
All’incontro sono intervenuti gli specialisti del Centro di medicina Mestre, la Gastroenterologa Alessandra Vitalba, la dermatologa Ilaria Mattei ed il Biologo nutrizionista Nicolò Paternoster.
Ogni programma alimentare personalizzato deve essere tarato sull’individuo, sull’età e sul fabbisogno energetico, sui gusti personali e sui ritmi di lavoro e dell’attività fisica. Una dieta sana è alla base della nostra salute e lo può essere anche rispetto alla salute della nostra pelle, contro patologie dermatologiche ma anche nella prevenzione del cancro della cute.
“In particolare, il principale fattore che può influenzare la salute della cute, oltre all’eccessivo apporto energetico e malattie metaboliche, è lo squilibrio del rapporto tra acidi grassi omega 3 e omega 6, il quale influenza la salute della pelle, dei capelli e delle unghie. Anche l’idratazione corporea è fondamentale nell’influenzare la lucidità della pelle”.
I principali aspetti della dieta che influenzano la salute della pelle sono quindi: l’apporto calorico totale, l’equilibrio tra i macro e micronutrienti, l’equilibrio negli apporti di acidi grassi (omega 3 e 6), di fibre, una corretta idratazione oltre all’influenza di alcool e sostanze tossiche (fumo).
“Per quanto riguarda invece la salute intestinale, ricordiamo che l’intestino è il nostro secondo cervello, sede di importanti funzioni nervose e ospita la più estesa comunità di cellule immunitarie del nostro organismo, compreso il microbiota, insieme di batteri, virus e specie di funghi – ha aggiunto il biologo, Nicolò nutrizionista Paternoster - quando il microbiota è alterato si verificano una serie di problematiche. Ad esempio se l’assunzione di omega 3 e quella degli omega 6 avviene in rapporto errato, questo ha un ruolo cruciale nella infiammazione sistemica. Per questo è importante ridurre l’assunzione alimentare di omega 6, che troviamo principalmente negli oli vegetali, spesso usati a livello industriale per la realizzazione di prodotti da forno e snack.”
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