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L'influenza stagionale è un'infezione virale che colpisce principalmente il sistema respiratorio e provoca l'infiammazione delle vie aeree superiori e, in alcuni casi, dei polmoni. 

Questa malattia si presenta prevalentemente nei mesi invernali, da dicembre a febbraio, con una varietà di sintomi, che possono avere intensità diversa a seconda dell'età, delle condizioni di salute preesistenti e dello stato immunitario della persona.

Vediamo cos’è l’influenza, quali sono i primi sintomi che si manifestano e come distinguerla da altre patologie respiratorie.

Definizione

1 Cos'è l'influenza stagionale?

L'influenza stagionale è causata dai virus influenzali, principalmente dei tipi A e B, che circolano durante i mesi freddi, in particolare tra l'autunno e l'inverno. 

È una patologia contagiosa che si trasmette facilmente da persona a persona attraverso goccioline di saliva, starnuti, tosse o il contatto con superfici contaminate. Infatti, il virus può sopravvivere su molte superfici come maniglie, telefoni o tastiere per diverse ore, rendendo fondamentale la pulizia frequente delle mani e degli oggetti di uso quotidiano.

Sintomi

2 Sintomi principali dell'influenza stagionale

I sintomi dell'influenza stagionale possono variare da lievi a gravi, ma i seguenti sono i più comuni e rilevanti:

1. Febbre alta

La febbre è spesso il primo sintomo e può raggiungere temperature superiori ai 38°C. È solitamente accompagnata da brividi, sudorazione e una sensazione generale di malessere. La durata tipica della febbre è di 3-5 giorni, ma in alcuni casi può persistere più a lungo. E se la febbre sale solo la sera? Scopri perché accade.

2. Dolori muscolari e articolari

I dolori muscolari e articolari sono molto comuni e possono essere diffusi in tutto il corpo, con maggiore intensità nelle zone come la schiena, le gambe e le braccia. Questi dolori sono causati dalla risposta infiammatoria del sistema immunitario al virus. Possono essere alleviati con riposo, idratazione e farmaci antipiretici o analgesici.

3. Mal di testa

Il mal di testa associato all'influenza è spesso pulsante e può essere esacerbato dalla febbre alta. In alcuni casi, può essere accompagnato da una sensazione di pressione dietro gli occhi.

4. Tosse secca

La tosse è un sintomo comune che può iniziare come lieve e secca, ma diventare più persistente nei giorni successivi. In alcuni casi, può evolvere in una tosse produttiva con presenza di catarro, soprattutto nei pazienti con infezioni secondarie.

5. Mal di gola

Il mal di gola è un sintomo precoce dell’influenza e può essere accompagnato da raucedine o fastidio durante la deglutizione. In genere, tende a migliorare entro pochi giorni.

6. Congestione nasale e rinorrea

Questi sintomi sono meno comuni rispetto al raffreddore, ma possono comunque manifestarsi. La congestione nasale può essere accompagnata da una sensazione di pressione nei seni paranasali e lieve lacrimazione.

7. Fatica e debolezza generale

La sensazione di affaticamento è tra i sintomi più debilitanti dell’influenza. Questa debolezza generale può persistere anche dopo che gli altri sintomi si sono risolti, a volte per una o due settimane, influendo sulla capacità di svolgere attività quotidiane.

8. Altri sintomi possibili

In alcuni casi, l'influenza può causare sintomi gastrointestinali come nausea, vomito o diarrea, più frequenti nei bambini rispetto agli adulti. È importante monitorare questi sintomi, poiché possono contribuire alla disidratazione. La sensazione di affaticamento è marcata e può persistere anche dopo la scomparsa degli altri sintomi.

Sintomi

3 Differenze tra influenza, raffreddore, COVID-19 e HMPV

Distinguere l'influenza da altre infezioni respiratorie è cruciale per scegliere il trattamento corretto e limitare la diffusione della malattia.

Ecco un confronto dei sintomi principali.

Raffreddore:

  • Sintomi principali: congestione nasale, starnuti, lieve mal di gola.
     
  • Febbre: rara, soprattutto negli adulti.
     
  • Durata: generalmente breve, con miglioramenti entro pochi giorni.
     
  • Caratteristiche distintive: raramente porta a dolori muscolari o affaticamento marcato.

Scopri come affrontare al meglio il raffreddore.
 

Influenza:

  • Sintomi principali: febbre alta, dolori muscolari, tosse secca, stanchezza estrema.
     
  • Febbre: molto comune e spesso alta (oltre i 38°C).
     
  • Durata: i sintomi possono persistere per una o due settimane, con sensazione di affaticamento prolungata.
     
  • Caratteristiche distintive: insorgenza improvvisa e sintomi più debilitanti rispetto al raffreddore.
     

COVID-19:

  • Sintomi principali: febbre, tosse secca, difficoltà respiratorie, stanchezza, perdita di gusto e olfatto.
     
  • Febbre: comune ma non sempre alta.
     
  • Durata: variabile, con sintomi che possono durare settimane o mesi nei casi più gravi.
     
  • Caratteristiche distintive: la perdita di gusto o olfatto è un segno precoce specifico. Può includere anche sintomi gastrointestinali come diarrea.


HMPV (Human Metapneumovirus):

  • Sintomi principali: tosse, congestione nasale, febbre moderata, difficoltà respiratorie.
     

  • Febbre: generalmente moderata o assente.
     

  • Durata: i sintomi durano solitamente da 3 a 10 giorni.
     

  • Caratteristiche distintive: spesso colpisce neonati, bambini piccoli e anziani con sintomi respiratori simili a quelli del virus respiratorio sinciziale (RSV). Può causare bronchite o polmonite nei casi più gravi.

Se non è chiaro se si tratti di influenza, raffreddore o COVID-19, è consigliabile effettuare un test diagnostico (ad esempio, tampone nasofaringeo per COVID-19 o test specifici per HMPV) per determinare la causa esatta e adottare le misure appropriate.

Altro

Quando consultare un medico?

È consigliabile contattare un medico nei seguenti casi:

  • Febbre che dura più di 3 giorni.
     
  • Difficoltà respiratorie.
     
  • Dolori al petto o battito cardiaco accelerato.
     
  • Sintomi gravi o peggioramento improvviso.

Prevenzione

4 Come prevenire e curare l'influenza stagionale?

Il virus dell'influenza è molto contagioso e la permanenza in luoghi chiusi, tipica della stagione fredda, il contatto ravvicinato con persone infette e l'abbassamento delle difese immunitarie favoriscono la trasmissione del virus.
Ci sono, però, alcune precauzioni che possono essere d'aiuto per evitare di ammalarsi:

  • Vaccinazione: il vaccino antinfluenzale è la misura più efficace per prevenire l'influenza.
     
  • Igiene: lavare frequentemente le mani con acqua e sapone per almeno 20 secondi è essenziale per ridurre la trasmissione del virus. In alternativa, si possono utilizzare disinfettanti a base di alcol con una concentrazione minima del 60%. È inoltre consigliabile evitare luoghi affollati e mantenere una buona igiene respiratoria, come coprire naso e bocca con un fazzoletto o il gomito durante starnuti e colpi di tosse.
     
  • Riposo: riposare per aiutare il corpo a recuperare.
     
  • Farmaci: gli antipiretici (come il paracetamolo) aiutano a ridurre febbre e dolori, ma è bene assumerli sono in caso di febbre alta. In caso di sintomi gravi, il medico può prescrivere antivirali.
     
  • Sistema immunitario: rafforzare il sistema immunitario con una dieta adeguata e uno stile di vita attivo.
     
  • Idratazione: bere molti liquidi, specialmente caldi, come tisane antinfluenzali o brodo.

È importante riconoscere i sintomi dell’influenza stagionale per un intervento rapido e mirato. La diagnosi precoce permette non solo di alleviare i sintomi, ma anche di evitare la diffusione del virus e le complicazioni nei soggetti più vulnerabili, come bambini, anziani e persone con patologie croniche.