Dolore alla gola, difficoltà di deglutizione, occlusione della vie aeree, febbre e stanchezza sono i primi avvisi di raffreddore o sindrome influenzale, ma possono essere dovuti anche ad altre patologie virali o batteriche.

Vediamo insieme quali sono, come prevenirle e curarle.

Definizione

1 Che cos'è la febbre?

La febbre è un'alterazione della temperatura corporea scatenata dall'ipotalamo in risposta alla presenza nel sangue di agenti patogeni come virus o batteri, infiammazioni e necrosi.

La temperatura del corpo è il prodotto dell'attività metabolica che genera calore come effetto delle trasformazioni chimiche che si compiono a livello cellulare. Si mantiene in equilibrio grazie al rapporto tra termogenesi e dispersione: la naturale creazione e l'assorbimento di calore sono controbilanciati dalla dispersione tramite evaporazione e sudorazione.

Quando i globuli bianchi, responsabili della difesa immunitaria nel sangue, rilevano gli agenti patogeni iniziano a produrre alcune sostanze chimiche, le citochine pirogene, che vanno ad allertare il sistema di regolazione della temperatura corporea situato nell'ipotalamo. 
La temperatura viene, così, innalzata ad uno stato patologico per accelerare il metabolismo e stimolare una maggiore risposta immunitaria.

Solitamente, la temperatura corporea di un soggetto sano oscilla durante le fasi del giorno e si attesta tra i 36° e i 37,2° C e può variare da soggetto a soggetto, senza essere considerata febbre, a causa di:

  • attività sportiva
  • ciclo mestruale
  • sede della misurazione
  • dentizione
  • vaccinazione

Si considera febbre la temperatura che supera i 37,5°C e si manifesta in fasi e modalità distinte.

Definizione

Le fasi e le tipologie della febbre 

La febbre può essere:

  • prodromica con la comparsa dell'aumento di temperatura e brividi causati dalla vasocostrizione
  • acme febbrile nella quale si presentano mal di testa, inappetenza, disidratazione e ad alte temperature allucinazioni, delirio e convulsioni
  • defervescenza con l'abbassamento della temperatura per mezzo della sudorazione.

La febbre, inoltre, può presentarsi con differenti modalità in base alla patologia che la causa:

  • continua con una temperatura costante che non scende al di sotto dei valori minimi febbrili, tipica della polmonite
  • remittente con sbalzi durante l'arco della giornata, diminuzione al mattino e aumento alla sera che caratterizza la sindrome influenzale
  • intermittente con periodi di stato febbrile che possono durare svariati giorni e periodi senza manifestazioni di febbre, di solito a seguito di malattie tropicali come malaria e dengue

Proprio perché la febbre è un meccanismo di difesa messo in atto dal corpo, essa è il sintomo di una patologia e non una causa e non va contrastata a meno che non superi la soglia di pericolo con temperature troppo alte.

Possibili cause

2 Febbre e mal di gola: le principali cause

La febbre con mal di gola è un disturbo stagionale assai diffuso, soprattutto durante l'inverno e, nello specifico, nei mesi di gennaio e febbraio a causa del proliferare dei virus che causano la sindrome influenzale e il raffreddore.

Ma può essere anche la manifestazione di altre patologie, non sempre di natura virale, provocate da streptococco come la scarlattina, una malattia esantematica che porta mal di gola ed eruzione cutanea di colore rosso.

Possibili cause

Mal di gola da virus

Il mal di gola virale è un'infiammazione del cavo orofaringeo che si associa all'infezione da virus responsabili di raffreddore e influenza. 
Si contano più di 200 tipologie virali che possono provocare raffreddore e mal di gola, i più diffusi sono:

  • rhinovirus
  • coronavirus
  • adenovirus
  • virus influenzali e parainfluenzali
  • virus di Epstein Barr (mononucleosi)

I virus del raffreddore si trasmettono principalmente per via aerea, in quanto presenti nell'aria a causa di gocce di saliva provenienti da colpi di tosse o starnuti, o per contatto diretto, quindi portando alla bocca o agli occhi le mani non accuratamente igienizzate. 

Il momento di maggior diffusione dei virus che causano il raffreddore è la stagione fredda, periodo in cui si tende a permanere più tempo all'interno di luoghi chiusi e affollati.

I rhinovirus e adenovirus possono trovare un tessuto adatto alla loro replicazione nelle tonsille e causarne l'infiammazione, la cosiddetta tonsillite virale, malattia che causa febbre e mal di gola e si risolve autonomamente in pochi giorni.

La mononucleosi è dovuta all'infezione del virus di Epstein Barr, appartenente alla famiglia degli herpesvirus. È una patologia che si trasmette attraverso il contatto diretto con saliva e mucose, per questo è anche chiamata "malattia del bacio". Si manifesta con febbre alta oltre i 39°C, faringite, stanchezza, ingrossamento dei linfonodi.

Molto diffusa nei paesi industrializzati, si stima che il 90% della popolazione ne venga in contatto a volte in modo del tutto asintomatico, non presenta strascichi gravi tranne che per una spossatezza che si può protrarre per qualche mese anche dopo la guarigione. Il pericolo più grave che comporta riguarda l'ingrossamento della milza che potrebbe essere sottoposta a rottura.

Possibili cause

Mal di gola batterico e da agenti esterni

Quando non sono i virus i responsabili di mal di gola e febbre, si può essere in presenza di un attacco batterico solitamente messo in atto da uno streptococco, un ceppo batterico di cui alcune tipologie convivono naturalmente nelle mucose del corpo umane, mentre altre portano una forte carica patogena e sono causa di malattie come:

  • infezioni della gola (tonsillite, faringite e scarlattina)
  • malattie della pelle (cellulite, impetigine)
  • fascite necrotizzante
  • shock tossico
  • sepsi
  • polmonite

Le infezioni batteriche del cavo orale, faringiti o tonsilliti batteriche, solitamente presentano sintomi più gravi rispetto a un mal di gola di origine virale e causano febbre alta, ingrossamento di ghiandole e linfonodi presenza di suppurazione a livello tonsillare (placche), mal di gola senza tosse.

La tonsillite batterica si caratterizza principalmente per la formazione di pus sulle tonsille e in gola che portano alito cattivo, febbre molto alta che supera i 39°C e importante rigonfiamento delle ghiandole poste sotto la mandibola nella parte alta del collo.

La scarlattina è una malattia infettiva esantematica causata dall'infezione da streptococco beta-emolitico del gruppo A che colpisce principalmente i bambini tra i 5 e i 15 anni, mentre è più rara nell'adulto.
È altamente contagiosa e si trasmette per aerosol tramite le gocce di saliva presenti nell'aria o per contatto con oggetti o superfici toccate da una persona contagiosa.
La patologia prende il nome dall'eruzione cutanea (esantema) di colore rosso che la caratterizza e presenta febbre, mal di gola, mal di testa, dolori addominali. 

Possibili cause

Altre cause del mal di gola

Spesso altre cause possono favorire la comparsa di mal di gola senza febbre come la dipendenza dal fumo di sigaretta che irrita il cavo orale e favorisce l'insorgenza di malattie della bocca e dell'apparato respiratorio.
Gola arrossata e difficoltà di deglutizione possono essere anche causate dalla permanenza prolungata in un ambiente non propriamente umidificato o dallo sforzo delle corde vocali dopo aver parlato a lungo ad alta voce.

Anche il reflusso gastrico, la fuoriuscita di acidi dallo stomaco che irritano l'esofago, può causare mal di gola e tosse.

Prevenzione

3 Prevenzione di mal di gola e febbre

Le malattie che colpiscono il tratto orofaringeo hanno il denominatore comune nella diffusione tramite particelle di saliva infette che vengono immesse nell'aria tramite starnuti e colpi di tosse o la contaminazione delle superfici.

Per prevenire l'infezione, quindi, è bene osservare delle norme igieniche di comportamento che riducano al massimo il contatto:

  • lavare spesso le mani
  • mantenere le distanze da una persona con sintomi
  • evitare la sosta prolungata in ambienti affollati
  • evitare il fumo di sigaretta

All'avvicinarsi della stagione fredda si possono iniziare dei trattamenti preventivi per rafforzare il sistema immunitario così da diminuire la probabilità di contrarre i virus del raffreddore e dell'influenza.

Ci si può affidare alla fitoterapia con l'assunzione di Echinacea e Uncaria in tintura madre o estratto secco, a partire da settembre in cicli mensili con sospensione di quindici giorni. Sono piante dalle proprietà immunomodulanti e antibatteriche che aiutano il sistema immunitario contro raffreddori e malanni di stagione.

L'omeopatia suggerisce l'utilizzo di Anas Barbariae che ha potere antivirale e immunomodulante.

Anche una sana alimentazione ha il potere di aiutare il corpo a non contrarre le malattie tipiche della stagione fredda:

  • vitamine C e D
  • frutta e verdura fresche
  • probiotici (yogurt e kefir)
  • zinco (carne, uova, pesce)
  • zenzero
  • omega3 (pesce)

Cure

4 Come curare mal di gola e febbre?

Quando insorge il mal di gola, soprattutto durante l'inverno, con molte probabilità la causa è un virus che il sistema immunitario neutralizza autonomamente in pochi giorni.

Si possono alleviare i fastidi dati dai sintomi del mal di gola con semplici rimedi casalinghi come 

  • la propoli, un antisettico naturale prodotto dalle api dopo la raccolta di polline da salici, pini, pioppi, betulle. In soluzione idroalcolica è un ottimo preparato per risciacqui e gargarismi: ha proprietà sia antivirali che antibatteriche ed è ottima anche per la prevenzione dei mali di stagione.
  • i suffumigi con acqua bollente e oli essenziali balsamici come menta, pino ed eucalipto che liberano le vie aeree e leniscono i dolori alla gola 
  • i gargarismi con acqua, limone e bicarbonato hanno proprietà antibatteriche utili a disinfettare il cavo orale

In generale è consigliato non assumere cibi o bevande troppo caldi, preferire bevande come infusi ad una bassa temperatura. Si possono succhiare caramelle emollienti come quelle a base di miele, orzo oppure cubetti di ghiaccio.

Se i rimedi naturali non sono sufficienti si può intervenire per alleviare i sintomi con antisettici in spray o pastiglie che hanno un effetto calmante sul dolore o assumere degli antinfiammatori per ridurre il flogismo e abbassare la temperatura.

Per la febbre nei bambini, si consiglia di agire solamente al di sopra dei 38,5°C con degli antipiretici come il paracetamolo, preferibilmente in gocce o sciroppo.

L'assunzione di antibiotici è utile solo nel caso la patologia sia stata accertata come di origine batterica, pertanto sarà lo stesso medico a prescriverne spettro e posologia.